Ah! per Giove!... Se li piglio, li ammazzo!
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(e inventando lì per lì)
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Ma non s'accorge, dunque, che è lì sempre lì, piantato come un intruso tra noi due?
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Stai lì, stai lì, lo mando via.
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Vuol dire che non me lo dovrai più. Cosa credi? Li serbo per tutti già. Li ritroverete al momento del bisogno.
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lasciarli. Oh, non dubitate, li custodirò, li difenderò io; li troverete intatti al ritorno. Volteggiano, stridono; è il gran giorno della partenza. ***
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Allorchè li vorrete friggere o servirvene per contorno agli umidi, li farete rammollire nell’acqua bollente.
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Anche i polpi li pulirete come i tòtani (num. 263), e come quelli li infarinerete e li friggerete.
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Pure i polpi li pulirete come i tòtani e come quelli li infarinerete e li friggerete.
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Li preparerete e li farete cuocere in tutto come i beccafichi sopra descritti.
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59. Palati di manzo. — I palati di manzo bene preparati sono cibo ghiotto. Dopo averli lavati con la massima diligenza li metterete a cuocere
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Carciofini. Se sono molto giovani potete gustarli crudi con olio, pepe e sale. Volendo cuocerli, li taglierete in quattro parti e li farete lessare
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Per brillantare gli arancetti quando sono così preparati li laverete in fretta con dell'acqua calda e, dispostili su alcune assicelle, li farete
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3 etti di maccheroni (e li cucino in acqua salata e quando sono, come si dice, al dente, li scolo, li verso in una insalatiera, e li condisco con
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alcuni fegatini di pollo e ( — tolte loro le vescichette del’amara bile — li lavo, li taglio a pezzetti, e li cucino con burro);
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infine, mezzo etto di funghi secchi (dato che quelli freschi sono ormai spariti dal mercato, eli sminuzzo; li rammollisco in acqua tiepida; li lavo e
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Ben netti i pollastri, leverai loro l'osso del petto, li salerai, li accomoderai colle loro zampe dentro e li arrostirai allo spiedo a fuoco non
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VACCI PIANO, FILO! SE LI DELUDIAMO AL PRIMO ASSAGGIO, LI PERDEREMO PER SEMPRE!
LI AVEVAMO, SIGNORE, MA NON LI ABBIAMO PIÙ!
VERGOGNATI! I PRESTITI UMILIANO CHI LI FA E CHI LI RICEVE!
... E QUANDO LI NOTI, UN ATTIMO DOPO TE LI SEI GIÀ SCORDATI... INSOMMA, ERA IL “SIGNOR NESSUNO” PER ECCELLENZA!
I GIOIELLI? MA IO NON LI HO... NON LI HO MAI AVUTI!
SÌ, ISPETTORE, I QUADRI LI HO DIPINTI IO, MA NON SO CHI LI ABBIA FOTOGRAFATI.
MA POI DOVE LI METTO? NON SONO ANCORA PRONTA A SCAPPARE E SE LI NASCONDO IN CASA POTREBBE TROVARLI.
MA LI HO QUI. PIETRE PERFETTE. DOVE LI DEVO PORTARE?
NO, LI MISE NELLA MIA CASSAFORTE LO STESSO GIORNO DEL SUO ARRIVO E POI NON ME LI CHIESE PIÙ.
Adriana, sforzandosi di essere amabile, guarda compiacentemente i regali, indi li passa a Michonnet, che li depone sulla scrivania
La Principessa e Maurizio risalgono insieme a sinistra, favellando; Adriana li accompagna ansiosamente con lo sguardo; l'Abate li segue addirittura
È lì, lì sotto, agli antipodi!…
quanto tale, mentre comprende tutta la società unificata nella nazione; non ne esprime direttamente tutte le ragioni sociali: solo o li rappresenta o li
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Pasini ministro pei lavori pubblici. Purchè li chieggano, il Ministero li presenterà. Se la Commissione del bilancio li avesse chiesti, non sarebbero
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presidente. Li prego di non interrompere, altrimenti li richiamo all'ordine.
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Fanti ministro della guerra. Li nomini, li nomini.
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Congedi, non li avevano prima e non li hanno adesso.
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Sono o non sono monaci costoro? E noi li abbiamo o non li abbiamo soppressi?
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Io li voglio sottoposti alla giurisdizione ordinaria, li voglio soggetti al corso normale della giustizia, all'impero della legge comune.
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Evidentemente queste operazioni erano tali che non si potevano compiere lì per lì; esse richiedevano
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Li vaccinari e li macellari cianno pe’ pprotettore San Bartolomeo; li falegnami, San Giuseppe; li carzolari San Grispino; le balie, le donne che
detta de li "Bbucaletti". Se faceva in Trestevere in der mese de giugno, ne ll’ottavario der Corpusdommine, e usciva da la cchiesa de San Grisògheno
Er Santo che cce protègge contro li dolori de la vessica de l’urina è Ssan Libborio. Contro la tigna e la rógna San Galicano. Contro li dolori
Apposta quann’uno se pettina o sse taja li capelli, a ttutti li capelli che je cascheno per tera, bbisogna che cce sputi sopre tre vvorte oppuramente
Ne le du’ sere der gioveddì e vennardì ssanto, li pizzicaroli romani aùseno a ffa’ in de le bbotteghe la mostra de li caci, de li preciutti, dell’ôva
A li tempi der Papa, li forzati staveno come ttanti papetti. Magnàveno mejo de li sordati, ciaveveno bbôni letti, e infinenta er permesso de fasse
Li frati cercatori, che a Roma li chiamamo frati torzóni, anticamente faceveno un po’ dde tutto. Daveno li nummeri a’ llotto, spiegavene l’insogni
A Roma li francesi ereno odiati a mmorte; e dda certi vecchi Regolanti, de vennétte contro li francesi de Napoleone I e de Napoleone III n’ho intese
Se chiama accusì, perchè è una cchiesetta ciuca ciuca, che stà ccirca tre mmije lontana da Roma, su la via Appia antica. Li ’minenti e le ’minente de
Le domeniche de li mesi d’agosto e dde settembre e speciarmente li ggiorni de la festa de la Madonna (8 de settembre e 15 d’agosto) s’usava de fa’ la
Quanno sotto a li preti se faceva ggiustizzia a li Cérchi, c’era er costume che li padri ce portaveno puro li fiji, perché je servissi d’esempio. E
— Ce ll’ho bbôni davero! — Dieci un sòrdo li fichi! — Quant’è bbôna la fica mia! — E cchi li vô’ mmósci?
Er tamburo der tempo de la Ripubbrica romana quanno sónava, li romani, pe’ mmettello in ridicolo, dicheno che ffaceva: "Bburà-ccì-ccì, Bburà-ccì-ccì