degrado della lastra in base al contenuto d'amianto. Inadeguato è apparso il metodo pratico della UNI 10608 del giugno 1997.
frantumi allo stato primitivo senza fondere e rifare la lastra per il suo processo normale ? Certamente nessuno. Ma ciò perchè mai ? Perchè questa
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lastra di Niepce del 1826, per ragioni non ricercate di impurità del peltro, sembra addirittura anticipare Seurat, impossibile invece non pensare alla
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storia è anche più eloquente di quella della fotografia, rispetto alle fasi di avvicinamento e di assorbimento della realtà sulla lastra, dall
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col colore, e di questa ne farete 8 matite. Appena che queste tinte saranno macinate le porrete subito sulla lastra a seccare; perchè perdano la loro
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Per macinare comodamente i colori bisogna tenere la colla in una boccetta; si dispongono le polveri a mucchietti sulla lastra, sufficientemente
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Bobbio. L'iscrizione riporta quel monumento all'VIII secolo, allo stesso tempo del ciborio di San Giorgio, eppure noi vediamo quella lastra esser lavorata
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. Rimestate continuamente e quando la massa è sufficientemente condensata toglietela, versatela su una lastra inzuccherata, distendetela alla grossezza
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Avrete preparato una lastra (teglia) con bordo, bene unta e foderata internamente di carta burrata ed infarinata. Versate in essa il composto
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subito in acqua fresca, e se lo zucchero si spezza come il vetro, fra i denti, e non si attacca ad essi, allora è fatto) versatela su una lastra di marmo
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galleggiare, ma rimangano totalmente immersi, vi sovrapporrete un piattino, od una piccola lastra di lavagna che entri con facilità nel recipiente, il quale
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Anzitutto è necessario un tavolo con una lastra di marmo, una credenza, possibilmente a vetri nella parte superiore, dove si possano tenere utensili
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forza sotto il palmo della mano destra, indi con ambe le mani rotondatela, formatene una palla, che l'appoggerete su d'una lastra rotonda di ferro unta di
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circa, lasciandola grossa nel mezzo e terminandola sottile alle estremità della forma d'una navicella, poneteli su d'una lastra di rame, unta
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delle pallottole della forma d'uova, ponetele su d'una lastra unta di burro, polverizzata di farina, distanti 6 centimetri l'una dall'altra, col palmo
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corda di pasta, che taglierete a pezzetti lunghi 6 centimetri circa; appoggiateli indi su di una lastra da forno, distanti 4 centimetri l'uno dall'altro
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operazione col cornetto sulla lastra burrata ed infarinata, come si disse dei biscottini secchi, solo che li farete cuocere a calor lento, tenendo chiuso il
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Preparate due ettogrammi di polenta gialla condita con burro e formaggio, e buon sugo, stendetela su d’una lastra in modo che riesca non più alta di
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Fate cuocere un branzino o parte di esso in sugo matignon lasciandolo ivi raffreddare; ritiratelo dalla cozione e mettetelo su una lastra di rame
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. Copritela con le visciole prive del nocciolo e mescolate con dello zucchero, mettetela sulla lastra di ferro leggermente infarinata: a metà cottura
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Una lastra di latta quadrilunga è adattata onde possa entrare fra le dette scanalature del fondo laterali al foro i, come si disse. La corona die
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forellata; la lastra di cui si è parlato, serve ad otturare in tutto o in parte il detto foro e moderare la corrente nell'aria.
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aumentando la sensibilità della lastra, e riducendo ad un istante, a una frazione di minuto secondo, la durata dell'esposizione.
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mostra che i raggi catodici vengono attirati dalla lastra positiva N, ciò che s'interpreta immediatamente ammettendo che i corpuscoli che li
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quale consta essenzialmente di un quadrante di lastra metallica formato a settore di circolo che porta fissato in basso un'asticina terminata a punta
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ricevono ma ne assorbono la maggior parte. Un vetro riflette solo l’8 per cento, il resto lo attraversa. Se su un lato di una lastra di vetro dalle facce
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lastra di vetro o un film di plastica, un elettrodo trasparente che funge da anodo (di solito ossido di indio e stagno), alcuni strati organici dello
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’ su di una lastra di vetro, e ponendo questa su di un piano bianco e, poi, su uno nero a fine di far risaltare successivamente le parti chiare e le
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da dare un’impressione sopra una lastra di velro collodio-albuminato in due o tre ore di tempo. L'immagine sviluppata nel modo usato è di una nitidezza
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la lastra sensibile, e con una tale modificazione la camera piegabile, che si distingue per solidità, semplicità di costruzione e leggerezza, può
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, mentre lo strato che porta l’immagine è quello che presenta la prima superficie incontrata dalla luce. La lastra che contiene lo strato sensibile si
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levarle dalla cassetta. Perciò si potrebbe incollare un pezzettino di carta nel rovescio di ciascheduna lastra, ma sarà più presto fatto il rivolgerle
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L’eccesso di albumina che si trova sulla lastra deve venir versato in un vaso ad hoc, onde utilizzarlo nuovamente dopo di averlo passato per un
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L’operazione del rendere sensibile alla luce la lastra albuminata tu la devi eseguire al semplice lume di una candela; oppure in un gabinetto assai
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lastra, e si deve fissare a priori la parte del cielo nella prova che sarà la parte per cui si prende il vetro per introdurlo nel bagno.
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finalmente con un movimento acconcio abbassare il bacino. L’aceto-nitrato viene così a ricoprire in un istante tutta l’albumina stesa sulla lastra. Per
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della lastra.
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togli il vetro spulito ed al suo posto introduci la lastra sensibilizzata. Non occorre di dover dire che la superficie sensibile deve esser rivolta
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aggiungere al collodio per dilungarlo, perchè questi, evaporandosi poi sulla lastra, non possono entrare in questione nel nostro proposito, e
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3a Inconvenienti di una troppo grande lentezza nel collodionare. — Se dopo di aver versato il collodio sulla lastra si va troppo per le lunghe nel
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esporlo per alcune ore ai raggi solari, esponendolo al sole nella bacinella che serve a sensibilizzare, coperta di una lastra di vetro per preservarlo
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derivano quasi sempre dalle impurità del bagno sensibilizzatore o da una insufficiente azione di esso sulla lastra collodionata.
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miscuglio decomponendosi prontamente ed intorbidandosi, non si dovrà lasciare tranquillo sulla lastra, ma agitarlo e trarlo in continuo moto.
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forte perchè si possano ottenere delle prove positive perfettamente nitide, e non havvi alcun pericolo di rompere la lastra dell’istrumento.
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stessa, non si ha più alcuna inquietudine per la frattura della lastra di cristallo, e la pressione è sufficiente per stabilire un contatto perfetto
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Per osservare il coloramento che riceve la lastra metallica si solleva la lamina, e tenendola inclinata a 45 gradi circa, le si avvicina un pezzo di
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oscura (fornita di obiettivo) la lastra si sviluppava in vapori di mercurio a 60-80 °C; lo ioduro d’argento in eccesso veniva dissolto non più con la
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realizzata in sei anni da R. Wood usando un obiettivo da 15 centimetri e 1,35 metri di focale. Ogni lastra copriva un quadrato di 6° di lato. Con pose
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una lastra che esaminarlo direttamente con i propri occhi durante le osservazioni notturne. Nella seconda metà dell’Ottocento gli astronomi pensarono
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Singolare il metodo di lavoro. Tenendo davanti a sé la lastra fotografica, Annie, mezza sorda, gridava di ogni stella la classificazione spettrale
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