, rompetevi sopra le uova a conveniente distanza le une dalle altre; condite di sale, pepe, un pizzico di prezzemolo trito mescolato a un poco di
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La larghezza della tavola sarà di due metri circa (V. tavola 5a); la distanza tra un convitato e l'altro sarà di circa mezzo metro; la tavola
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regolare distanza, tanti mucchietti del composto di ricotta ricoprite questa prima sfoglia con un'altra simile, regolatevi in modo che gli strati di
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e pepe. A questo punto si mettono a relativa distanza le fettoline di prosciutto in modo che ve ne siano dapertutto, e si finisce seminando del
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coltello ben tagliente fatevi una leggiera incisione circolare a due dita circa di distanza dalla sua periferia. Allora, con un pennello immerso in
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, adagiatevi come tante pallottole il composto di pesce. Fate in maniera che fra un cucchiaio e l’altro vi sia una distanza di almeno due centimetri e
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ripete l’operazione. Collocate i mostazzini a qualche distanza uno dall’altro sulla lamiera unta e infarinata, bagnateli con acqua pura o con albume
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dal cartoccio su una teglia, appena unta, tante pallottoline come un cece e poco più. Mettete giù le pallottoline a distanza di un dito una dall'altra
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, che non farete asciugare. Su una di queste sfoglie, ponete con un cucchiaino, alla distanza di un dito, tante pallottole del composto, grosse come una
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bene allineate, e alla distanza di due dita una dall'altra. Vi consigliamo l'uso del cartoccio perchè si fa più presto; ma se qualcuno trovasse la cosa
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una per mezzo di una forchetta in modo che rimangano mascherate di salsa e appoggiatele a distanza sul tavolo di cucina aspettando si freddino
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spessore di due soldi, e tagliatene tante striscie verticali di sei centimetri l'una. Ritagliate la pasta con tagli orizzontali fatti alla distanza di
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queste palle a distanza di qualche dito una dall'altra, perchè crescendo non s'attacchino fra loro. Quando avrete spinto dal cartoccio tutta la pasta
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, e allineatele nella teglia, lasciando tra l'una e l'altra una piccola distanza, affinchè cuocendo e allargandosi un poco non si attacchino fra loro
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subito. Cuocendo, si gonfiano e risultano leggerissimi e vuoti all'interno. Un'ultima raccomandazione: lasciate sulla teglia un po' di distanza tra
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burro o di strutto. Fate però attenzione di disporli a un po' di distanza gli uni dagli altri, perchè altrimenti lievitando si attaccherebbero insieme
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l'altra metà e dividerli con un tagliapasta apposito ; ma allora non avrete tagliato la sfoglia in quadretti come si disse. Calcolate bene la distanza dei
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certa distanza. Quindi fate una besciamella nel modo descritto al Num. 45, impiegando 70 grammi di farina, 20 grammi di burro e 2 decilitri di latte
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distanza di un dito e mezzo per farne tanti quadretti in forma di mandorla. Prendeteli uno alla volta per stringere colle dita le quattro punte, due
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coltello, fate ad ognuna giro giro un’incisione od anche due a una certa distanza, perchè il loro rigonfiamento in padella si svolga meglio. In questo
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del composto e sopra a questo disponete parte del presciutto e della mortadella tagliati a striscie larghe un dito intercalandole a poca distanza tra
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la conserva fosse troppo soda rammorbiditela al fuoco con qualche cucchiaiata d’acqua. Sopra la conserva distendete a eguale distanza l’una dall’altra
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bastare). Versate nella teglia un terzo del semolino e spargete sopra il medesimo, a qualche distanza l’uno dall’altro, dei pezzetti di conserva di
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tuorli. Si fa intanto una pasta tenera con un uovo ed un po’ d’acqua, spianandola non troppo sottilmente, poi si distribuisce sulla sfoglia in distanza di
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. Staccandone poscia cautamente il cordoncino, gl’intagli del cannellone arcato hanno da scorrere a sghembo in distanza d’un dito un dall’altro. Si ricolma
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’attorno in distanza di 3 a 4 dita degl’intagli obliqui. La brioche si pone tosto al forno, il cui sportello non si dovrà aprire durante il tempo che
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direzione del primo in distanza d’un dito, dipoi altri due nella direzione del secondo, alzando l’estremità del primo bastoncello prima di applicarveli
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Coperta che sia d’una tovaglia la tavola da mensa, si dispongono un numero di tondi lisci, in distanza di 60 centimetri uno dall’altro, ed alla
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, oppure la s’imbandisce anche senza il carcame. Si può anche prima d’arrostire il pezzo rompere l’osso vertebrale da due a due dita di distanza collo
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cerchio, premendolo leggermente e ungendo la superficie pure coll’uovo. Poi si scalfisca colla punta del coltello lateralmente l’orlo in distanza regolare
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carta sulla lamiera. Secondo la grandezza delle sfoglie si fa in distanza di 1 a 2 pollici dall’orlo un’incisione circolare profonda mezzo dito, da cui
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lievitare ben coperti su d'un tagliere a qualche distanza dal fornello. Quando sono gonfi metteteli uno accanto all'altro in una cazzarola empita per tre
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contemporaneamente lo stampo a ciò la pasta non si scomponga. Quando lo stampo è pieno fino a un dito di distanza dall'orlo, collocatelo al forno. Questi pasticci
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levatele la corteccia, ritagliatela a ciò riesca regolare, fatevi un'incisione nella parte superiore a cent. 1 ½ di distanza dall'orlo e friggetela nello
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sulla lamiera unta. Fate un'incisione circolare nel riso, a cent, 1 1/2 di distanza dall'orlo, e mettetelo al forno dopo averlo tutto spennellato con del
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badando che siano molto bene ripieni, legate in cima e in fondo, fate quindi delle legature a 8 cent, circa di distanza una dall'altra. Dopo aver asciugato
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, insaccatevi il composto, fate le solite legature alla distanza di 8 centim. una dall'altra. Questi cervellati servono per condire il risotto.
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brodo semplice e badando che non vi stia troppo stretta. Fate le solite legature alla distanza d'un palmo e cuocete poi il salame mezz'ora a fuoco
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i cotichini alla distanza d'un palmo circa uno dall'altro. Asciugati i cotichini due giorni all'aria esponeteli poi 4-6 giorni al fumo (vedi pag. 821).
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la distanza d'un braccio. Stendete la tovaglia e sopra di essa nel mezzo ponete i mantini piegati a scacco od in altra foggia o scherzo a piacere
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Prontate la tavola o quadrata od ovale, tenete la distanza per ogni individuo che ho indicato alla pag. 2 come pure fornitela di quanto trovasi
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una salvietta sopra un foglio di rame, infarinatela, mettete sopra di questa i craffen in distanza acciò non si attacchino, spolverizzateli di farina
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cucchialini di questo composto in poca distanza dall’uno all’altro, fatele cuocere al forno tepido che non possa prendere colore poiché devono solo sortire ed
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composto in poca distanza dall’uno all’altro, mettetele al forno dolce, lasciatele non meno di due ore e mezza, fategli ricevere il co-lore d’oro
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