Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: accennato

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Concentrazione per il partito o per l'amministrazione cittadina? La rappresentanza proporzionale degli interessi - appello al buon senso

387772
Alcide de Gasperi 1 occorrenze

Ho accennato a quest’esempio di ieri per dimostrarvi come anche adesso esistono le differenze di classi, d’interessi che tendono alla rappresentanza amministrativa, ma avviene che gli uomini della politica li assorbono o li soffocano. Lo stesso si tenta di fare cogli impiegati. L’altra volta affermarono la rappresentanza proporzionale dei propri interessi. Ed ora capirete perché questa volta i liberali cercano di soffocare questa tendenza e vi vengono a dire: basta il partito, cioè: bastiamo noi! Ora la rappresentanza proporzionale viene dibattuta, discussa, promossa in molti paesi del mondo, ed è introdotta in moltissime città per le elezioni comunali». L’oratore mostra ed illustra delle proiezioni che vennero usate in Svizzera per la propaganda della rappresentanza proporzionale. E continua: «Questo nostro postulato corrisponde al buon senso, all’equità, alla situazione ed al bene della città. Ma che cosa hanno risposto i liberali o libero-radicali? Furono sempre intransigenti, esclusivisti contro di noi. Basti ricordare le lotte elettorali del passato.

L'assemblea costitutiva del Partito popolare

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

Sappiamo che queste torve teorie e questi principi sanguigni, per ragioni a cui abbiamo altra volta accennato, trovano in parte notevole del nostro popolo buon terreno. Questo fatto è inutile negare, bisogna ammettere, anche se dispiaccia. Noi avremmo certo preferito che i socialisti nostrani, seguendo l’esempio dei socialisti dell’Alsazia-Lorena, avessero collaborato in questo grave momento al rinnovamento economico democratico del paese, trovando nel riavvicinamento dei nostri programmi, in quanto riguarda le rivendicazioni politico-sociali immediate, la possibilità di procedere in una azione molto utile al popolo e per un lungo tratto parallelamente, come avviene oltre che in Austria e in Germania, nel Belgio. Ma i socialisti nostrani della nuova maniera, trovarono più facile e più redditizia la propaganda per la conquista violenta della dittatura politica che per la rivendicazione delle nostre libertà locali; entusiasmano più agevolmente col comunismo e coi soviet che con qualsiasi riforma sociale di pratica attualità; ottengono più facili trionfi nel tuonare spietatamente contro tutte le guerre piuttosto che nel propugnare provvedimenti per rimediare alle conseguenze della guerra guerreggiata in paese (applausi prolungati). Di fronte a questa propaganda massimalista, l’unico argine di resistenza è il partito popolare. A noi tocca fronteggiare questa propaganda che dilaga, con uno sforzo più intenso di organizzazione ed una diffusione più viva delle nostre idee. Il compito è aspro, tanto più che ai nostri fianchi abbiamo altri partiti minori, che, incapaci essi stessi di un programma di ricostruzione sociale, si cacciano di traverso nelle nostre file per sgominare la nostra compagine, e racimolare aderenti fra i nostri disertori. Ma questo sforzo va fatto, a costo di qualsiasi sacrificio. Non è questo il momento di risparmiarci (approvazioni). Una nuova forza è venuta del resto ad alimentare l’attrazione della nostra propaganda, ed è il senso di solidarietà con milioni di fratelli della stessa fede che combattono per il trionfo degli stessi ideali entro la nazione. Ecco cosa vuol dire, amici miei, avere finalmente una patria.

La scopa di Francia

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

L’oratore, dopo aver accennato alla nuova situazione elettorale, conclude la sua applaudita conferenza con un appello a tutti i consenzienti. Per vincere sono necessarie tre cose 1) coraggio e coscienza d’essere la maggioranza del paese 2) contatto col popolo e agitazione incessante delle nostre idee 3) ferrea disciplina che lascia da parte tutte le questioni secondarie, per raggiungere lo scopo comune. Nelle prossime elezioni generali noi ci presentiamo con un programma apertamente nazionale e sinceramente democratico, ma vi poniamo a capo la questione detta falsamente «anticlericale» ed esattamente religiosa. Si tratterà della scopa di Francia. Attenti dunque al manego della scopa di Francia!

La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

400491
Murri, Romolo 3 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
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La teologia stessa ha forse inconsapevolmente favorito, nei secoli della decadenza, alcune maniere poco felici di porre il problema del contrasto fra la natura e la grazia, per un processo logico di realizzazione delle astrazioni al quale abbiamo già altrove accennato.

Pagina 148

Alcuni, forse molti, ebbero nel cristianesimo la voluttà dell'abbiezione e del dolore, la voluttà della morte: ed io ho altrove accennato a questa esagerazione di un giusto principio. Essa alienava gli uomini dall'intendimento positivo e dal compimento del bene qui, fra i nostri simili e vicini; opponendo la vita di là alla vita di qua, annebbiava il mirabile concetto del regno di Dio che si inizia in questa nostra esistenza presente, della vita spirituale nella carità, la quale nunquam excidit, e nel bene; ed annebbiava quel mirabile senso di fraternità degli uomini non solo fra sé ma e con gli animali e con la natura inanimata che è suggerito con così eloquenti parole nel vangelo ed ha una espressione così poeticamente efficace nella storia e nella leggenda. francescana.

Pagina 226

Così anche oggi la passione antichiesastica, ai cui motivi abbiamo in parte accennato, fa molti, non ingiusti, forse, ma incauti e leggeri nel giudicare della efficacia e dell'essere presente del cattolicismo; il quale è pur tuttavia una organizzazione meravigliosa di potenza e di ampiezza, e pel numero di coloro ai quali si estende la sua influenza e per i mezzi dei quali dispone nel plasmare e nel muovere volontà. Meno complesso certo dell'organismo dello Stato, enorme piovra che distende i suoi mille tentacoli su tutto il meccanismo delle cose e degli uomini nella vita sociale, l'organismo ecclesiastico ha tuttavia su di esso parecchi vantaggi. Innanzi tutto essa si dirama per molti popoli, e questi i più civili, estendendosi a circa un terzo dell'umanità vivente. E il suo congegno gerarchico è semplice, agile, elastico, come già quello dell'impero romano. Nel centro il pontificato, autorità monarchica, e il corpo dei suoi consiglieri, dei suoi legati, dei suoi favoriti; quindi l'episcopato, anche esso articolato gerarchicamente, con le provincie ecclesiastiche; quindi l'immensa massa dei fedeli, divisi per comunità, ed a capo di ogni comunità un parroco; oltre a questo, nelle provincie non ancora conquistate, dei drappelli di esplorazione e corpi di occupazione, i vicariati apostolici, con una apposita direzione centrale; e gli ordini monastici, corpi speciali, intesi a speciali uffici, dipendenti direttamente da un capo che risiede il più spesso a Roma, diramati per tutto l'organismo ecclesiastico con privilegi ed esenzioni che li pongono sotto l'immediata dipendenza di Roma.

Pagina 253

Il Mezzogiorno e la politica italiana

401336
Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1923
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 309-353.
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Dopo avere accennato in quel discorso al decadimento della camera, argomento oggi all'ordine del giorno; dopo aver ricordato che di tale decadimento parlavano uomini politici e uomini di studio da molti anni, e che lo stato di disagio e di urto fra parlamento e coscienza nazionale ha più di quarant'anni, aggiungevo testualmente:

Pagina 317

La stampa quotidiana e la cultura generale

402417
Averri, Paolo 3 occorrenze
  • 1900
  • Averri, La stampa quotidiana e la cultura generale, Roma, Società Italiana Cattolica di Cultura, 1900, IV-70.
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Noi esamineremo più sotto, in una seconda parte del lavoro, come i giornali abbiano più vivo o più tenue questo colore politico e come l'indole loro ne rimanga profondamente modificata: qui ci basta l'aver accennato ai rapporti che legano i giornali alla vita politica.

Pagina 24

Viene prima, come abbiamo accennato, la concezione generale della vita e della società (Weltanschauung, dicono i tedeschi), propria del giornale: ed essa, animando il pensiero medesimo degli scrittori, si insinua per tutto, dall'articolo di fondo alla nota di cronaca e dà al giornale il colore cattolico, socialista, massonico e via dicendo Un esempio facile e tipico si può averne paragonando il resoconto parlamentare di due giornali italiani d'opposto partito"> la Tribuna e l'Avanti!, il Corriere della sera e il Secolo; quanta diversità e come astutamente voluta!.

Pagina 51

E con questo, giacché vi abbiamo accennato, chiuderemo queste nostre pagine: col parlare della religione e del modo come essa dovrebbe, nei giornali, essere inculcata e difesa.

Pagina 66

Per l'autonomia politica dei cattolici. Democratici e Cristiani

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1906
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 56-72.
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Di questo clericalismo noi non solo vogliamo essere immuni ma siamo risolutamente nemici; e crediamo che, se lo Stato non può e non deve rifiutare alla società religiosa, liberamente e legittimamente costituita, quanto possa essere necessario ed utile per svolgere la sua vita interna, i mezzi esterni o coattivi dei quali il potere politico dispone non sieno tuttavia in nessun modo atti a produrre nelle coscienze prima che negli atti esterni la fede e l'attività religiosa; e respingiamo e combattiamo quelle varie manifestazioni di clericalismo alle quali abbiamo accennato.

Pagina 71

I primi cattolici in Parlamento

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari– Società Naz. di Cultura, 1908, 86-107.
  • Politica
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E di qui verrà la massima parte dei deputati cattolici; i quali, per le condizioni stesse alle quali abbiamo accennato, non porteranno alla Camera un principio netto di divisione, avendo affini, o per sentimento religioso o per interesse elettorale, molti deputati degli altri banchi, ai quali bastano, in fatto di politica religiosa, quel certo laicismo di Stato del quale i nostri istituiti e costumi politici sono già imbevuti da tempo, e l'affermazione dell'autonomia del potere civile; patrimonio morale ed esigenze politiche che il partito clericale non penserà certo, troppo avversi sarebbero i tempi, a contestare e a minacciare.

Pagina 97

Teogonie clericali

403831
Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 108-137.
  • Politica
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Abbiamo accennato ai migliori, a quelli che, almeno personalmente, sono ancora i più sinceri e subiscono la non sincerità dell'ambiente; gli altri, per la massima parte, tripudiano nell'insincerità come nel loro elemento.

Pagina 116