Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Numero di risultati: 19 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

La nostra propaganda elettorale

387785
Alcide de Gasperi 1 occorrenze

La classificazione dei partiti trentini

388046
Alcide de Gasperi 1 occorrenze

Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

391518
Toniolo, Giuseppe 4 occorrenze
  • 1906
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, voll. I-II 1949
  • Economia
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Pagina 1.111

Per tale fine pratico essa è condotta dalle stesse sue teorie a contare: — sopra il movente dell'interesse come sopra quello del dovere di giustizia e di carità; — sulla iniziativa individuale,come sulla cooperazione delle classi sociali; — sopra la libertà morale civile e sopra la coazione giuridica dello Stato; — ed anzi essa conta massimamente sulla autorità, costituzione ed azione mondiale della Chiesa;e previene così ogni abuso di statolatria, coll'affermare la superiorità intrinseca della società religiosa sulla società politica e quindi la libertà di tutte le energie spirituali, con beneficio di ogni funzione di civiltà anche economica. — Così si comprende, come spesso dottrinari di questa scuola si trovino alla testa del movimento pratico cattolico (Ketteler, Hitze, Manning, de Mun, Decurtins, ecc.); come essa, venuta ultima, pur incontri crescente rispetto nella scienza, insieme dispieghi estesa influenza nella vita sociale dei popoli, e nella legislazione politico-economica degli Stati. Le differenze fra gruppi di questi studiosi reggitori del movimento economico cristiano, non sono che accidentali (di mezzi più che di principi) e valgono a rendere più vivace la loro propaganda, la quale, nell'ordine ideale o pratico, si trova del resto preparata e apprezzata spesso da liberali illuminati (Iourdan, Cauwès, Luzzatti, ecc.) e per l'uno l'altro rispetto dai più dotti economisti di ogni scuola contemporanea (p. e. A. Wagner, G. Schmoller, Philippovich).

Pagina 1.284

Pagina 1.334

Pagina 2.112

Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza

395642
Toniolo, Giuseppe 3 occorrenze
  • 1909
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, vol. III 1951
  • Economia
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Pagina 179

Ma tuttociò non fu conseguenza fatale delle macchine, ma bensì enorme abuso umano dei benefici di esse, in danno della civiltà. A ripararvi insorgono oggi la pubblica coscienza e le leggi.

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Pagina 480

Rivoluzione e ricostruzione

398751
Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1922
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 264-308.
  • Politica
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Pagina 280

Note sommarie sui contratti agrari e le cooperative agricole di lavoro in Sicilia

399152
Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1901
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 205-216.
  • Politica
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Pagina 211

La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

400939
Murri, Romolo 7 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
  • Politica
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Pagina 15

Pagina 214

Esso è particolarmente diretto a temperare l'abuso della carne, abuso favorito anche, spesso, da una medicina alla moda, contro la quale reagisce oggi in maniera quasi violenta il vegetarianismo; sistema, questo, che fu sovente in uso nell'ascesi cristiana e che unito ad un genere di vita laborioso e normalmente tranquillo, lungi dall'essere nocivo, è vantaggiosissimo all'organismo.

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Così il diritto civile non conosce che le due forme di giustizia: commutativa e distributiva; misura della prima è l'individuo nella pienezza della affermazione egoistica rivendicante per sé le proprie facoltà e le cose possedute, ad esclusione di ogni altro e con potere di uso e di abuso; misura della seconda è lo Stato, nell'affermazione della sua forza, che circonda ed assorbe ed ordina burocraticamente, con tendenza all'accentramento ed al dispotismo, le attività dei singoli. Così che questo dritto si risolve quasi naturalmente nella forza che lo crea e lo sancisce e che pur tuttavia è insieme la negazione del diritto; donde quei due aforismi notissimi, pieni di verità e di ironia, che son come la critica del diritto stesso: la force prime le droit, e summum jus summa infuria.

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Un amore del prossimo, come quello domandatoci dal Cristo, il quale lasciasse sussistere, nei rapporti fra i singoli, quelle varie forme di violenza, di abuso, di cupidigia personale che la giustizia proibisce, sarebbe un amore irrisorio. Se non è seguace del Cristo chi non è al simile suo ciò che è un fratello al fratello, molto meno sarà chi nel simile vede non già un fratello né un uguale, ma una vittima da sfruttare per la propria cupidigia, un debole del quale profittare, un nemico da vincere e da umiliare. Nella scala dei doveri che la carità ci impone, i primi, evidentemente, sono quelli che la legge stessa, la quale esprime il senso di giustizia e di dovere che è comune, in un dato momento, alle coscienze de' socii non guasti di una aggregazione politica, accoglie sotto la sua tutela: chi non osservi questi potrà star certo di non essere nello spirito del Cristo, anche se egli si concede l'illusione di ristabilire l'equilibrio con forme di carità e di beneficenza. A queste l'egoismo e la cupidigia lasciano sempre un piccolo margine; talora non sono, anzi, se non un calcolo raffinato di egoismo e di cupidigia, esse stesse.

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Con ciò noi abbiamo anche una misura certa per giudicare dell'efficacia dello spirito del cristianesimo in un individuo od in una società; la misura cioè nella quale le varie forme di attività e di rapporti sociali, e l'attività collettiva, formatrice del dritto nuovo, si ispirano al precetto di solidarietà e di eguaglianza umana lasciatoci dal Cristo, ed escludono da sé le varie maniere di abuso e di sfruttamento cui il dritto codificato lasciò in ogni tempo un amplissimo margine; il quale solo con grande fatica, e solo sotto la pressione viva ed operosa d'un possente desiderio di giustizia, si va restringendo. Con l'applicazione di questo criterio noi verremmo forse a modificare profondamente parecchi nostri giudizii sia su persone sia su fatti storici; e discerneremmo spesso l'uomo vecchio sotto le forme ipocrite e sottili della religiosità esteriore, e distingueremmo nella filantropia quello che è cristianesimo inconscio e larvato da quel che è sentimentalismo vago od occasione e pretesto di vanità; e infine giudicheremmo molto diversamente delle vie segrete e profonde del cristianesimo nella storia e nel governo dei costumi dei popoli cristiani. Vi fu chi osservò che la costituzione americana, con il suo profondo senso di libertà e di dritto umano, è un magnifico fiore della coscienza cristiana degli esuli religiosi, cattolici o protestanti, che primi popolarono e colonizzarono gli Stati dell'Unione del Nord: e chi nella rivoluzione francese, più profondo di tutti i traviamenti della filosofia del secolo XVIII e gli eccessi delle passioni scatenatesi sulla Francia e sull'Europa, poté discernere lo spirito vivo di fratellanza e di solidarietà cristiana del quale il motto della rivoluzione rinvigoriva l'eco, affievolita dai secoli.

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Introduzione alla sez. "Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922)

403507
Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1923
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 101-131.
  • Politica
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Pagina 111