a dirittura insopportabili. Se è un cattivo segreto pel ben vivere il dir male d'un luogo che siamo costretti ad abitare, tanto più è nocivo e
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dovere di buona educazione. Una donna sciatta o spettinata e cogli stivali rotti si rende ributtante. È utile di ricordarlo. Non siamo tutti ricchi ma
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tratto di morale; del resto noi siamo obbligati tutti a credere che maestre scostumate non ce ne siano, o almeno che ora non ce ne siano più. Ma
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delle pessime, di cui poi saranno servi nello stesso modo, come noi lo siamo di quelle che, pel quarto d'ora, ci sembrano buone. Si potrebbe rispondere
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fanno compatire se non perdonare, ha detto che siamo un po' tutti figli del primo libro che abbiamo letto. La parola scritta o parlata ha una
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. Senza parlare delle aggregazioni selvagge, a cui certo non vorremo ritornare parlando di belle maniere, se noi guardiamo un alveare, siamo costretti a
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: Ti voglio cacciar via di lì!... Le parole non bastano, caro signor canonico!... Allora - che volete? Uomini siamo! - io gli ho risposto per le rime
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significa? - Significa.... Ercole, il cacciatore, lo interruppe ridendo. - Significa - egli spiegò - che noi siamo come i topi che volevano attaccare il
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cugino marchese stava ad ascoltarselo chiudendo gli occhi. - Ed ecco, caro cugino! Ci siamo riveduti in Gran Corte!... E riderà bene chi ride l'ultimo
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canonico. Siete venuti come i corvi all'odor del cadavere? No, no.... Sono più vivo di tutti coloro che vi mandano.... Andate a dirglielo. - Siamo venuti per
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siamo arrivati! Il Signore avrebbe dovuto rendermi bugiarda! - soggiungeva, quasi la sua previsione fosse stata una jettatura. Per questo, vedendola
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! Fascio? Circoli? - ripeteva ironico. - Ma li hanno messi su per comodo loro, per avere i voti. Che cosa siamo? Pecore? Schiavi? I consiglieri
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gambe ai cani. Cose del Comune, cose di nessuno! - Bravo! Siamo di accordo! - rispondeva il cavaliere, quantunque in fondo in fondo non fosse affatto
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dalla madre; dove siamo stati sorpresi, caro mio, dalla questura fatta accorrere in gran fretta. Sono stato capace di tutto questo; mi son lasciato
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viso fiamme di piacere e facendole fiorire su le labbra un soavissimo sorriso. - Non dimenticare l'isolatore. - Siamo già isolati. E la lettera
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, peggio trova! - ripeteva il notaio. - Ora che siamo pochi, qui staremo comodamente.... L' altra, la casa maledetta, la prenderà l'Agente delle Tasse
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!... - I contadini sono bruti; non hanno anima. Non ne siete ancora persuaso? - Siamo tutti creati a immagine e similitudine di Dio, contadini, signori
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quella disgraziata dovrà perdersi? Siamo tutti in obbligo di coscienza di toglierla dal peccato. Io più di tutti! - Ve l'ha detto padre Francesco
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rassicurato. - Ma allora non avevate la barba, mi pare - Che vuole? E meglio non aver l'impiccio di doversi radere, con la vitaccia randagia che siamo
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mettersi a letto senza cena. Credeva di avere la febbre. - Come siamo fragili! - pensava. - Perdiamo la testa in un baleno! Non voleva, riconoscere che
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rifiuti degli altri. - Come i rifiuti? Che intendete di dire? - Non l'ha in casa voscenza? Se la tenga. Tutta questa carità.... pelosa.... Perchè siamo
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: Noi siamo per la partecipazione della donna alla cosa pubblica in quelle forme e in quella misura che lo permetta lo stato di donna madre, donna sposa
come gruppo. Questo tacito consenso di ipocrisie è anche esso essenzialmente clericale; poiché noi non siamo qui dinanzi ad uomini che abbiano
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Non è il caso di analizzare qui i pregi e i difetti di questo programma, né le possibili sue deviazioni ed esagerazioni. Ci siamo occupati altrove
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Questo che siamo venuti dicendo varrà. anche, crediamo, a dare un idea della fisionomia che avrebbe a Montecitorio il gruppo parlamentare: gruppo
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nostri critiche; esse sono puramente oggettive, ed impersonali; come non abbiamo propositi di azione — dal campo dell'azione ci siamo ritirati da
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Lo spirito francese è eminentemente logico; esso rifugge dai sottintesi, dagli adattamenti, delle combinazioni nelle quali noi italiani siamo invece
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Briand cade?» Ed aggiungeva «Ogni volta che ci siamo fidati del Governo, abbiamo avuto la peggio; ogni volta che abbiamo resistito, qualche vantaggio
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Che la lotta fra Chiesa e Stato in Francia, come del resto in molti altri paesi d'Europa, debba continuare, noi ne siamo convinti. C'è, specialmente
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è forse difficile, tanto noi giovani siamo lontani, oramai, da questa complessa mentalità; ma potremo sbrigarci dell'arduo compito con poco; il
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Queste soluzioni sono tutte variamente interessanti ma molto generiche. Noi ci siamo posti un problema più limitato e per questo stesso più
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scotevano le dita dal gran dolore. - Siamo stanchi. Consentite che ci riposiamo un po' nella vostra grotta? - Volentieri, compari. Ma ... Grotta aperta
cosa volete? - Siamo la Provvidenza. Togliamo a chi ha troppo e diamo a chi non ha niente. Vieni con noi. Radichetta esitava, pure si era alzato in
già giunta al suo campo. Nessuno può negare aiuti al figlio del Corsaro Rosso. - E poi non ci siamo noi? - disse il guascone. - Noi tre siamo capaci di
alla mia pelle che alla loro. - Ben detto, - disse Mendoza - E noi siamo uomini da non aver paura nemmeno del diavolo, - aggiunse il guascone. - Se si
. - Guarda questi uomini, Barrejo - disse la sentinella. - Fulmini! - mormorò Mendoza. - Il guascone! Ora siamo fritti! Il conte trasalí e portò
il fiammingo. - E noi che cosa siamo? - gridò il guascone, dopo d'aver dato un lungo bacio alla fiasca. - Siamo o non siamo uomini di guerra? Spetta
siroppo. - Direte che noi siamo indiscreti, signora, - disse Buttafuoco - ma in questi due giorni di caccia ostinata non abbiamo avuto il tempo di
, marchesa - disse il signor di Ventimiglia. - Dove? - Fra le botti - rispose Buttafuoco. - Che uomini siete voi! - Eh, marchesa, noi siamo abituati a
mi conoscete di nome? - Un vecchio avventore. Aprite presto, o gettiamo giú la porta. Siamo inseguiti da alcuni banditi che ci vogliono spogliare
, dei guasconi. Noi siamo gente troppo pericolosa anche nell'inferno. - Siete un tipo meraviglioso, don Barrejo. - Niente affatto. Volete che si prenda
qui per difendere San Domingo. - Siamo minacciati? - Si dice che i bucanieri, d'accordo con i filibustieri, si preparino per un colpo di mano contro
, - disse il guascone. - Non sono un cavallo andaluso e nemmeno un mulo dei Pirenei. Gli spagnuoli ormai non ci raggiungeranno piú. - Siamo ancora molto
da una sola finestra, abbastanza vasta perché un uomo potesse passarvi. - Dove siamo? - si chiese il conte. - In qualche nido di gufi - rispose Mendoza
basco. Forse che non siamo del mar di Biscaglia? - Ma voi siete dall'altra parte. - E voi altri siete dall'altra pure. - No! ... - Voi non siete
solo. Non verrò rilevato che domani mattina alle otto. Il capitano lanciò un sonoro caramba, poi, volgendosi verso i suoi uomini, disse: - Siamo stati
? - Oh! guai se ci lasciamo prendere! Ma noi siamo furbi, e poi siamo protetti dai filibustieri della Tortue, nostri buoni alleati. - Avete conoscenti alla
nascondervelo, signor conte; noi siamo inseguiti. - Da chi? - chiese il corsaro. - Da una o da piú cinquantine di certo. - Come lo sapete? - Vivendo
ventre a terra, divorando lo spazio con fantastica rapidità. Quella corsa furiosa durò una buona mezz'ora, poi Mendoza la rallentò, dicendo: - Ci siamo
è sparsa la voce lanciata da quel taverniere del malanno che noi siamo filibustieri, il marchese di Montelimar avrà lanciato sulle nostre tracce i