Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: siamo

Numero di risultati: 66 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Le buone maniere

202314
Caterina Pigorini-Beri 6 occorrenze
  • 1908
  • Torino
  • F. Casanova e C.ia, Editori Librai di S. M. il re d'Italia
  • paraletteratura-galateo
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a dirittura insopportabili. Se è un cattivo segreto pel ben vivere il dir male d'un luogo che siamo costretti ad abitare, tanto più è nocivo e

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dovere di buona educazione. Una donna sciatta o spettinata e cogli stivali rotti si rende ributtante. È utile di ricordarlo. Non siamo tutti ricchi ma

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tratto di morale; del resto noi siamo obbligati tutti a credere che maestre scostumate non ce ne siano, o almeno che ora non ce ne siano più. Ma

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delle pessime, di cui poi saranno servi nello stesso modo, come noi lo siamo di quelle che, pel quarto d'ora, ci sembrano buone. Si potrebbe rispondere

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fanno compatire se non perdonare, ha detto che siamo un po' tutti figli del primo libro che abbiamo letto. La parola scritta o parlata ha una

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. Senza parlare delle aggregazioni selvagge, a cui certo non vorremo ritornare parlando di belle maniere, se noi guardiamo un alveare, siamo costretti a

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Passa l'amore. Novelle

241216
Luigi Capuana 15 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
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: Ti voglio cacciar via di lì!... Le parole non bastano, caro signor canonico!... Allora - che volete? Uomini siamo! - io gli ho risposto per le rime

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significa? - Significa.... Ercole, il cacciatore, lo interruppe ridendo. - Significa - egli spiegò - che noi siamo come i topi che volevano attaccare il

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cugino marchese stava ad ascoltarselo chiudendo gli occhi. - Ed ecco, caro cugino! Ci siamo riveduti in Gran Corte!... E riderà bene chi ride l'ultimo

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canonico. Siete venuti come i corvi all'odor del cadavere? No, no.... Sono più vivo di tutti coloro che vi mandano.... Andate a dirglielo. - Siamo venuti per

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siamo arrivati! Il Signore avrebbe dovuto rendermi bugiarda! - soggiungeva, quasi la sua previsione fosse stata una jettatura. Per questo, vedendola

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! Fascio? Circoli? - ripeteva ironico. - Ma li hanno messi su per comodo loro, per avere i voti. Che cosa siamo? Pecore? Schiavi? I consiglieri

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gambe ai cani. Cose del Comune, cose di nessuno! - Bravo! Siamo di accordo! - rispondeva il cavaliere, quantunque in fondo in fondo non fosse affatto

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dalla madre; dove siamo stati sorpresi, caro mio, dalla questura fatta accorrere in gran fretta. Sono stato capace di tutto questo; mi son lasciato

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viso fiamme di piacere e facendole fiorire su le labbra un soavissimo sorriso. - Non dimenticare l'isolatore. - Siamo già isolati. E la lettera

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, peggio trova! - ripeteva il notaio. - Ora che siamo pochi, qui staremo comodamente.... L' altra, la casa maledetta, la prenderà l'Agente delle Tasse

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!... - I contadini sono bruti; non hanno anima. Non ne siete ancora persuaso? - Siamo tutti creati a immagine e similitudine di Dio, contadini, signori

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quella disgraziata dovrà perdersi? Siamo tutti in obbligo di coscienza di toglierla dal peccato. Io più di tutti! - Ve l'ha detto padre Francesco

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rassicurato. - Ma allora non avevate la barba, mi pare - Che vuole? E meglio non aver l'impiccio di doversi radere, con la vitaccia randagia che siamo

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mettersi a letto senza cena. Credeva di avere la febbre. - Come siamo fragili! - pensava. - Perdiamo la testa in un baleno! Non voleva, riconoscere che

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rifiuti degli altri. - Come i rifiuti? Che intendete di dire? - Non l'ha in casa voscenza? Se la tenga. Tutta questa carità.... pelosa.... Perchè siamo

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L'adunanza femminile pro università

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

: Noi siamo per la partecipazione della donna alla cosa pubblica in quelle forme e in quella misura che lo permetta lo stato di donna madre, donna sposa

I primi cattolici in Parlamento

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Murri, Romolo 3 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari– Società Naz. di Cultura, 1908, 86-107.
  • Politica
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come gruppo. Questo tacito consenso di ipocrisie è anche esso essenzialmente clericale; poiché noi non siamo qui dinanzi ad uomini che abbiano

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Non è il caso di analizzare qui i pregi e i difetti di questo programma, né le possibili sue deviazioni ed esagerazioni. Ci siamo occupati altrove

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Questo che siamo venuti dicendo varrà. anche, crediamo, a dare un idea della fisionomia che avrebbe a Montecitorio il gruppo parlamentare: gruppo

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Teogonie clericali

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 108-137.
  • Politica
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nostri critiche; esse sono puramente oggettive, ed impersonali; come non abbiamo propositi di azione — dal campo dell'azione ci siamo ritirati da

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La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")

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Murri, Romolo 3 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 207-245.
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Lo spirito francese è eminentemente logico; esso rifugge dai sottintesi, dagli adattamenti, delle combinazioni nelle quali noi italiani siamo invece

Pagina 208

Briand cade?» Ed aggiungeva «Ogni volta che ci siamo fidati del Governo, abbiamo avuto la peggio; ogni volta che abbiamo resistito, qualche vantaggio

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Che la lotta fra Chiesa e Stato in Francia, come del resto in molti altri paesi d'Europa, debba continuare, noi ne siamo convinti. C'è, specialmente

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La nuova politica ecclesiastica

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 149-165.
  • Politica
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è forse difficile, tanto noi giovani siamo lontani, oramai, da questa complessa mentalità; ma potremo sbrigarci dell'arduo compito con poco; il

Pagina 152

Introduzione

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R. La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari– Società Naz. di Cultura, 1908, 16-29.
  • Politica
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Queste soluzioni sono tutte variamente interessanti ma molto generiche. Noi ci siamo posti un problema più limitato e per questo stesso più

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CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?

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Capuana, Luigi 2 occorrenze

scotevano le dita dal gran dolore. - Siamo stanchi. Consentite che ci riposiamo un po' nella vostra grotta? - Volentieri, compari. Ma ... Grotta aperta

cosa volete? - Siamo la Provvidenza. Togliamo a chi ha troppo e diamo a chi non ha niente. Vieni con noi. Radichetta esitava, pure si era alzato in

IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO

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Salgari, Emilio 17 occorrenze

già giunta al suo campo. Nessuno può negare aiuti al figlio del Corsaro Rosso. - E poi non ci siamo noi? - disse il guascone. - Noi tre siamo capaci di

alla mia pelle che alla loro. - Ben detto, - disse Mendoza - E noi siamo uomini da non aver paura nemmeno del diavolo, - aggiunse il guascone. - Se si

. - Guarda questi uomini, Barrejo - disse la sentinella. - Fulmini! - mormorò Mendoza. - Il guascone! Ora siamo fritti! Il conte trasalí e portò

il fiammingo. - E noi che cosa siamo? - gridò il guascone, dopo d'aver dato un lungo bacio alla fiasca. - Siamo o non siamo uomini di guerra? Spetta

siroppo. - Direte che noi siamo indiscreti, signora, - disse Buttafuoco - ma in questi due giorni di caccia ostinata non abbiamo avuto il tempo di

, marchesa - disse il signor di Ventimiglia. - Dove? - Fra le botti - rispose Buttafuoco. - Che uomini siete voi! - Eh, marchesa, noi siamo abituati a

mi conoscete di nome? - Un vecchio avventore. Aprite presto, o gettiamo giú la porta. Siamo inseguiti da alcuni banditi che ci vogliono spogliare

, dei guasconi. Noi siamo gente troppo pericolosa anche nell'inferno. - Siete un tipo meraviglioso, don Barrejo. - Niente affatto. Volete che si prenda

qui per difendere San Domingo. - Siamo minacciati? - Si dice che i bucanieri, d'accordo con i filibustieri, si preparino per un colpo di mano contro

, - disse il guascone. - Non sono un cavallo andaluso e nemmeno un mulo dei Pirenei. Gli spagnuoli ormai non ci raggiungeranno piú. - Siamo ancora molto

da una sola finestra, abbastanza vasta perché un uomo potesse passarvi. - Dove siamo? - si chiese il conte. - In qualche nido di gufi - rispose Mendoza

basco. Forse che non siamo del mar di Biscaglia? - Ma voi siete dall'altra parte. - E voi altri siete dall'altra pure. - No! ... - Voi non siete

solo. Non verrò rilevato che domani mattina alle otto. Il capitano lanciò un sonoro caramba, poi, volgendosi verso i suoi uomini, disse: - Siamo stati

? - Oh! guai se ci lasciamo prendere! Ma noi siamo furbi, e poi siamo protetti dai filibustieri della Tortue, nostri buoni alleati. - Avete conoscenti alla

nascondervelo, signor conte; noi siamo inseguiti. - Da chi? - chiese il corsaro. - Da una o da piú cinquantine di certo. - Come lo sapete? - Vivendo

ventre a terra, divorando lo spazio con fantastica rapidità. Quella corsa furiosa durò una buona mezz'ora, poi Mendoza la rallentò, dicendo: - Ci siamo

è sparsa la voce lanciata da quel taverniere del malanno che noi siamo filibustieri, il marchese di Montelimar avrà lanciato sulle nostre tracce i