le vie e sulle case; parlate al vostro clero e ditegli di parlare al popolo nelle chiese, nelle cappelle, nelle congregazioni, nelle sagrestie. Dicano
Francia e a rivendicare i diritti delle popolazioni cattoliche e del clero, contro il congresso di Vienna (1815), le intolleranze luterane e la servitù
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pervertimento dell'«ancien régime» era proverbiale il motto che tutte le classi servono al pubblico bene,il clero colla preghiera, la nobiltà colla spada
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Organizzazione pubblica del clero. ‒ Il sacerdozio nei popoli selvaggi, e ben più in quelli civili della stessa paganità, ebbe sempre influenza
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Quest'azione politica indiretta del clero cattolico, la quale proviene dalla natura della Chiesa, che è società gerarchica,distinta in dirigente e
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Momenti storici. – 1. Nel tempo bizantino il clero già munito in germe dalla Chiesa di un diritto proprio (il giure canonico), da Costantino a
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di diritto esso diviene il conte (ufficiale imperiale nella città); nei «capitolari» carolingi sono confermate ed ampliate politicamente al clero le
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, l'amministrazione civile e si prepara a più alte funzioni politiche (Balbo, Calisse); nel tempo stesso che eleva il prestigio del clero, quale patrono della
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D'altro canto i favori del popolo e delle leggi civili incrementano il patrimonio ecclesiastico. Il clero secolare e regolare (già vissuto
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), per merito di Gregorio VII, dispogliò il clero di questo carattere politico-feudale, che assorbiva quello superiore religioso, nell'atto stesso che
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4. Coll'evo moderno l'organizzazione politica del clero si trasformò, decadde e quasi disparve. Tuttavia perdurando in essa soltanto la potenzialità
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coll'alto clero, il nerbo delle assemblee intorno ai re e all'imperatore, nella «Witenagemöt » anglo-danese e poi nella Camera dei lords normanna in
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; — in cui trovarono, come già clero e nobiltà, organizzazione propria politica le classi popolari. Questo grande fatto si inizia in Italia nel periodo
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preferenza nei circoli cittadini, il clero in ambedue, — lasciava per legge sociologica tracce nello spazio, colle autonomie locali.È un passaggio da un
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del clero, della nobiltà e del popolo; — le quali contrapposero secolarmente (e non senza beneficio pubblico) forze organiche poderose
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rappresentante del popolo; — ovvero destreggiando in proprio favore nelle lotte continue e talora immani, fra clero, feudalità, Comuni. Ciò riassume le
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E generalmente vi riuscì: — sottomettendo la Chiesa (cattolica o le comunità protestanti) ad un regime politico, in cui il clero era fatto mancipio
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aristocrazia prepotente, anzi contro tutti gli organismi autonomi del clero, della nobiltà, delle Corporazioni, che tradizionalmente quel potere avevano
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NOTE SUL CLERO MERIDIONALE (f. 175, c. 50)
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comincino a (...) troppo le invadenze di altri tempi nell'organismo ecclesiastico Come il clero riduce troppo spesso l'azione dei laici a quella di
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laici cattolici e l'azione ecclesiastica religiosa del clero; per cui non di rado i laici
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Questo stato di vera e reale dipendenza del clero, è aggravato dal fatto che il sacerdote vive la vita di famiglia, ne cura gli interessi materiali e
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Tale stato di fatto, reso più grave dalla poca istruzione, costringono [sic] il clero a partecipare, intensivamente, ai partiti personali locali
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cumulo di interessi e di abitudini, che nulla han che fare con le finalità della vita religiosa. Per cui il clero è, in generale, in una condizione di
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, perché i primi ad allarmarsi sono i ricchi signori, i deputati, i sindaci, i quali premono sul clero, e per fino Sui vescovi o almeno. sulle curie
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clero una responsabilità enorme creando nuove e maggiori difficoltà"Normalmente quando si fondano opere economico-sociali, la prima condizione si è il
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guidata; ed impone al laicato, che appartiene a questa seconda, una posizione tutta passiva e recettiva di fronte al clero, in ciò che riguarda lo
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etimologicamente significhi aderente o appartenente al clero rievoca in noi associazioni di idee e di sentimenti nelle quali sono parecchi elementi d'indole
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clero, muovendo a battaglia in ordine gerarchico, I sacerdoti delle frazioni di campagna raccoglievano gli elettori della loro parrocchia in sacristia
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orrendo della monarchia: i framassoni che detestano il clero, credono all'Architetto dell'Universo: e i borbonici, infine, poichè anche di questo si