Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Numero di risultati: 71 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Ricordi d'un viaggio in Sicilia

168984
De Amicis, Edmondo 2 occorrenze
  • 1908
  • Giannotta
  • Catania
  • Paraletteratura - Divulgazione
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Quale delle città decadute, o scomparse, del mondo antico ha conservato, dopo Atene e Roma, una così vasta fama come Siracusa? C'è uomo in Europa o

eterno al passato. C'era forse maggior felicità in quella grande Siracusa antica di quello che ce ne sia nella piccola e modesta Siracusa sopravvivente

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Le buone maniere

202260
Caterina Pigorini-Beri 13 occorrenze
  • 1908
  • Torino
  • F. Casanova e C.ia, Editori Librai di S. M. il re d'Italia
  • paraletteratura-galateo
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-BERI C., Le buone maniere. 1 Queste massime della saggezza non sono mie, e non sono neppure italiane. In versi e attribuite al Fénelon, le ho

scrivendo a persona che ne copre la carica, preceduto da illustre se la persona è celebre, illustrissimo, PIGORINI-BERI C., Le buone maniere. 9

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più spiacevole dell'inurbanità è l'eccesso della forma: ogni soverchio rompe il coperchio. C'è chi tiene la cortesia e le parole gentili e cerimoniose

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quel possente anelito, per cui la civiltà si diffonde, si stabilisce e rende meno aspro e meno difficile il vivere in comune. PIGORINI-BERI C., Le

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PIGORINI-BERI C., Le buone maniere. 2

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luogo a familiarità da evitarsi; poi è assai facile che l'amor proprio dell'uno o dell'altro ne rimanga offeso. C'è chi mangia più e chi meno, chi odia

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non sono tali da essere visitati o per curiosità o per leggerezza o per vanità. PIGORINI-BERI C., Le buone maniere. 15 Essi hanno altro a fare che

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ingannatore, PIGORINI-BERI C., Le buone maniere. 3 non solo, ma la vanità puerile e meschina di ascoltare con piacere le proprie lodi fatte in sua presenza

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. La vostra suscettività giustamente ferita non deve lasciar luogo a commenti PIGORINI-BERI C., Le buone maniere. 4 volgari e chiudete così un rapporto

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, di fronte a coloro che si sono dati fin da piccini delle buone abitudini, le quali sono l'autoeducazione del carattere esteriore. C'è un precetto, un

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non rappresenti una visita. C'è anche chi manda una carta per ogni persona della famiglia: ciò è permesso e anche consigliato: così pure il lasciare

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, il che è prova che non s'è avuto il riguardo di pensare tutto quello che si doveva dire, PIGORINI-BERI C., Le buone maniere. 5 indizio di poco riguardo

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portare l'acqua tiepida per sciacquarsi la bocca, sarà bene di lasciarla passare senza servirsene. C'è chi la versa sulle punte delle dita per pulirle

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Passa l'amore. Novelle

241054
Luigi Capuana 19 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
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titolo Le Nuove Paesane, in un volume, esaurito, della Ditta Roux Frassati e C. Son tutte di soggetto siciliano e rispecchiano la vita intima dei paesi

al cappellano che il signore ora sta per portarsi in Paradiso. - E la mia coscienza, signor marchese? - C'è il Papa, infine! Una sanatoria non costa

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? Feliciano alzò gli occhi e fissò in faccia la sorella: - C'è un solo mezzo - disse; - ma noi non vorremo mai servircene. - Quale? - L'interdizione, - Che

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.... - Il mugnaio?... So! So! - C'è mancato poco che la gran ruota del suo mulino non lo abbia sbalzato per aria e sfragellato! - La mano di Dio!... E

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quale la sua timidezza non gli permetteva di opporsi. Non si erano sposati per amore. C'era stato anche un po' di calcolo da parte di lui che un po' da

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asino. Ora gli dànno noia le trombe! Si turi le orecchiaccie, si turi! Scuso, pretesti. C'erano forse le trombe quando ha votato contro di me? E anche il

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, finisco con adattarmi alle circostanze più repugnanti. E qui si tratta di circostanze piacevoli, gradevoli.... C'è un grave inconveniente in tutto

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e già mi sento lo stomaco vuoto. A sentir lui, non c' era peggiore miseria di quella di esser ricchi. Quanti pensieri! Quanti grattacapi! E come

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recitavano paternostri e avemmarie, se le erano viste comparire in camera, mezzo vestite, a piedi scalzi, atterrite, piagnucolanti. C'era voluta tutta la

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affacciò su la soglia, con aria spavalda: - Che state a guardare? C'è l'opera dei pupi forse? E chiuse la porta in faccia agl'indiscreti. Questa volta il

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Stella che periva di fame con tanti figliuoli; non dovevano esser felici loro soli. Ma fu appunto quel giorno che il postino venne a dirle: - C'è una

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Giudice di Tribunale, vestito tutto di nero, alto, magro, con la barbetta rossa e gli occhiali!... Un tradimento! C'era da attenderselo! Giudici

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vedere se passa Zitu! C'è due soldi per te; vieni a dirmelo sùbito in Pretura. Siccome i soldi glieli dava soltanto quando il ragazzo gli andava a dire

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capiti tra piedi. - C'è rimedio a tutto in questo mondo: soltanto alla morte non c'è rimedio! - diceva don Pietro sorridendo. - E.... lo sa voscenza

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figlio. - C'è forse soltanto Tinu in questo paese? Giacché lo Storto ha fretta di togliersi la figlia d'addosso, la metta all'incanto in piazza, col

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rancore verso quel poco di buono di Tinu Mèndola. - C'era voluta una gran sfacciataggine per andare a rubargliela fino a casa! - Diceva proprio

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Trisuzza anche un po' di dote. C'era da combattere con due teste una più dura dell'altra. Senza quella strega della matrigna, però tira di qua, tira di

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ne finiva più! Come se tutto quel lavoro fosse la tela di Sant'Agata, tessuta il giorno e disfatta la notte. In che modo non se ne finiva più? - C'è il

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come uno Io intende. Quel che sembra bene a me, a un altro non sembra tale... Va!... C'è Gesù Cristo che aggiusta poi tutto!... Andiamo dallo Storto.

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L'adunanza femminile pro università

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Alcide de Gasperi 2 occorrenze

superare. Per toccare un esempio vicino a noi, non si trovò ridicolo la donna—medico? Ed ora non c’è persona di buon senso che non si meravigli del

Trieste, a Gorizia!) Eppure se si ragionava non c’era che questo dilemma: o tu vai a scuola perché non è lecito marinare la scuola, oppure: stai a casa e

Comizio elettorale

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Sturzo, Luigi 2 occorrenze
  • 1908
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 322-328.
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C'è oggi qualche cosa di diverso: c'è da una parte il concreto della nostra attività, c'è dall'altra parte una voluta educazione del corpo elettorale

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sociale; non c'è una questione ideale che divida le forze vive e militanti. C'è semplicemente e si è delineata vivace una questione di persone

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I primi cattolici in Parlamento

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Murri, Romolo 2 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari– Società Naz. di Cultura, 1908, 86-107.
  • Politica
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C'è poi un'altra condizione di coseche, se da una parte favorisce, in Italia, una politica sociale conservatrice, dall'altra varrà forse, alla sua

Pagina 103

C'èun'ultima questione che noi vorremmo trattare in rapporto all'argomento presente, quella della riforma elettorale e dello sviluppo dei nostri

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Teogonie clericali

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Murri, Romolo 3 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 108-137.
  • Politica
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quei vizii del programma albertariano che pur s'era proposto, entrando nell'O. C., di correggere e di eliminare, lentamente e cautamente? Ma in ciò egli

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, né migliori né peggiori degli altri. C'era un principio di risveglio; dove esso ha avuto tempo di svolgersi e dare i suoi frutti prima della

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giovani d. c. hanno trovato nella evidente giustizia della causa di questa povera gente il coraggio necessario per agire contro quei pochi che hanno

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La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")

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Murri, Romolo 4 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 207-245.
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C'è, in questo stato d'animo, un poco di esagerazione?

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Che la lotta fra Chiesa e Stato in Francia, come del resto in molti altri paesi d'Europa, debba continuare, noi ne siamo convinti. C'è, specialmente

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questa seconda cosa era forse tutt'altro che difficile. C'è un fatto, diremmo meglio un incidente, ché caratterizza e rivela assai bene lo stato degli

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della Francia, e determinare un nuovo orientamento di partiti, sul terreno economico e sociale. C'è, è vero, in progetto, dopo l'insuccesso

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Introduzione

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R. La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari– Società Naz. di Cultura, 1908, 16-29.
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, nell'affare Nasi, lo scandalo Romano e C. rivela i guasti delle amministrazioni locali e dei rapporti degli avventurieri i quali se ne impossessano con il

CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?

660222
Capuana, Luigi 2 occorrenze

C'era una volta un vecchio contadino che abitava in una grotta in cima a un monte. Nessuno sapeva di dove fosse venuto e perché vivesse colà solo

C'era una volta un giardiniere che aveva una figlia cèca e un po' storpia fin dalla nascita. La mamma era morta dandola alla luce, e il povero vedovo