Quanto alla legittimazione ad agire degli attuali ricorrenti, devesi rilevare che, secondo la giurisprudenza più recente, la legittimazione ad agire deve essere accertata unicamente in base all’attività assertoria della parte che agisce in giudizio, indipendentemente dell’effettiva appartenenza all’attore del diritto controverso, il problema relativo a questo secondo aspetto attenendo al merito strictu sensu, e non la vera e propria legitimatio ad causami. Nel caso in esame, gli Stecconi s’erano dichiarati proprietari del bene in questione, posseduto dal Pantaleo, e su tale asserita loro proprietà avevano fondato l’azione di rivendicazione. Era, pertanto, indubitabile che fossero legittimati a proporla, come in buone sostanze ritenuto dal tribunale.
La sentenza impugnata deve essere cassata, con rinvio della causa ad altro giudice, il quale si atterrà al seguente principio di diritto:
Nel caso di specie, l’arresto è stato eseguito, ad iniziativa della Polizia Giudiziaria, ai sensi della L. n. 69 del 2005, art. 11.
2.– I ricorsi hanno ad oggetto la medesima disposizione e formulano censure analoghe, sicché ne appare opportuna la riunione ai fini di una decisione congiunta, riservando a separate pronunce la decisione delle censure rivolte, nel ricorso della Provincia autonoma di Trento, ad altre disposizioni del d.l. n. 133 del 2014, come convertito dalla legge n. 164 del 2014 (ex plurimis, sentenze n. 156, n. 155, n. 141, n. 140 e n. 125 del 2015).
(Dalla porta, a un tratto violentemente aperta, escono, discendendo dalle scale, otto gendarmi, poi, in mezzo a soldati e carmagnole, ad uno ad uno seguono gli accusati. Ultimo è Chénier. Dopo, altri gendarmi: sono tutti armati di fucili e di pesanti sciabole. Gli accusati sono fatti sedere. Chénier rimane, in quella folla, solo, col pensiero lontano, come se tutto quell’apparato di tribunale, di giustizia, di soldati, di pubblico non lo riguardasse.)
(Ad un tratto, una donna scarmigliata appare correndo dalla via opposta a quella per la quale si è allora appena allontanato l’Incredibile. È Maddalena.)
(Gentiluomini si presentano alla porta del palazzo a dritta e vengono a cercare Arrigo, che ad un cenno di Batilde si decide a seguirli.)
(s’avvicinano al verone, quando ad un tratto si sente a sinistra un aprire e chiuder di porta)
(ad un gesto di Don Carlo, il frate laico s’allontana. Carlo e Rodrigo si abbracciano con effusione)
I Paggi sono in piedi intorno ad esse. Un Paggio tempra una mandolina.
Entro una magica grotta, fatta di madreperla e di corallo, alcune maravigliose Perle dell’Oceano sono nascoste ad ogni occhio profano, custodite dalle Onde gelose.
Filippo assorto in profonda meditazione, appoggiato ad un tavolo ingombro di carte, ove due doppieri finiscono di consumarsi. L’alba rischiara già le invetriate delle finestre.
I Paggi sono in piedi intorno ad esse. Un Paggio tempra una mandolina.
Filippo assorto in profonda meditazione, appoggiato ad un tavolo ingombro di carte, ove due doppieri finiscono di consumarsi. L’alba rischiara già le invetriate delle finestre.
I Paggi sono in piedi intorno ad esse. Un Paggio tempra una mandolina.
Filippo assorto in profonda meditazione, appoggiato ad un tavolo ingombro di carte, ove due doppieri finiscono di consumarsi. L’alba rischiara già le invetriate delle finestre.
(ad un gesto di Don Carlo, il familiare s’allontana. Rimasti soli Carlo e Rodrigo si abbracciano con effusione.)
I Paggi sono in piedi intorno ad esse. Un Paggio tempra una mandolina.
Entro una magica grotta, fatta di madreperla e di corallo, alcune maravigliose Perle dell’Oceano sono nascoste ad ogni occhio profano, custodite dalle Onde gelose.
Filippo assorto in profonda meditazione, appoggiato ad un tavolo ingombro di carte, ove due doppieri finiscono di consumarsi. L’alba rischiara già le invetriate delle finestre.
(Quando Tigrana è giunta presso la taverna, Frank, sopravvenendo dal passaggio vicino ad essa, le sbarra la strada)
– La fronte sua corrugata a poco a poco si spiana e finalmente la bocca si impronta ad un sogghigno di soddisfazione!
Iris è svenuta; essa giace ora rivolta nel tetro velo del Vampiro, e intorno la Morte e la Bellezza vigilano ad eludere gli sguardi dei passanti.
(a diritta parecchi soldati si sono avvicinati ad Elena. – Procida e Manfredo hanno messo mano alla spada per difenderla: la zuffa sta per accendersi)
(Johnson è già sul solaio, Minnie discende, leva in fretta la scala e poi corre ad aprire. Rance entra cautamente colla pistola spianata, esplorando ogni angolo)
(S’avvicinano al verone, quando ad un tratto si sente a sinistra un aprire e chiuder di porte.)
Il Paggio entra dall’ingresso di sinistra; s’inchinano davanti ad Alvise.
Nella parete di sinistra sono due grandi finestroni ad arco coperti di tende, oltre i quali è la strada che sale.
(Uno si avanza lentamente, si avvicina ad Afra, si abbassa e raccoglie la moneta d’oro. È l’Hagenbach).
In fondo gran porta ad arco che dà sulla via.
(Goro accorgendosi che Pinkerton comincia ad essere infastidito dalla loquela di Suzuki, batte le mani. – I tre si alzano e fuggono rapidamente rientrando in casa).
(Goro accorgendosi che Pinkerton comincia ad essere infastidito dalla loquela di Suzuki, batte le mani. – I tre si alzano e fuggono rapidamente rientrando in casa).
(Goro accorgendosi che Pinkerton comincia ad essere infastidito dalla loquela di Suzuki, batte le mani. – I tre si alzano e fuggono rapidamente rientrando in casa).
(Lescaut continua, parlando sempre, ad affrettare, mentre Des Grieux preso d’ira impreca e Manon confusa si aggira turbata per la scena)
Si avanzano ad inchini e si schierano da un lato, avanti a Manon)
(Lescaut continua, parlando sempre, ad affrettare, mentre Des Grieux preso d’ira impreca e Manon confusa si aggira turbata per la scena)
Si avanzano ad inchini e si schierano da un lato, avanti a Manon)
(si avviano: la folla cresce: accorrono altri Studenti, l’Oste, Garzoni, Donne: l’ingombro è tale che Lescaut e Geronte non riescono ad aprirsi il passo)
Un rombo lugùbre giunge dall’alto e ad intervalli uno scroscio come di cataste o di mura che ruinino.
Questo peristilio è annesso ad una sala di minori proporzioni; nel fondo della sala un verone.
Due converse, in ritardo per la preghiera, traversano la scena; si soffermano un istante ad ascoltare un cinguettio che scende dai cipressi, quindi entrano in chiesa.
Elvira, partito Silva, fa alcuni passi per seguire le Ancelle, indi si ferma, e uscite quelle, torna ansiosa ad Ernani, che sdegnosamente la respinge.
Elvira, partito Silva, fa alcuni passi per seguire le Ancelle, indi si ferma, e uscite quelle, torna ansiosa ad Ernani, che sdegnosamente la respinge.
Elvira, partito Silva, fa alcuni passi per seguire le Ancelle, indi si ferma, e uscite quelle, torna ansiosa ad Ernani, che sdegnosamente la respinge.
. – Una scala conduce ad una torre, dalla quale si dominano i campi.
. – Una scala conduce ad una torre, dalla quale si dominano i campi.
Mentre i guerrieri cantano, Bleda seguito dai Druidi, Sacerdotesse e dai Duci, va ad assidersi al suo posto; Odabella gli è presso.
(ad un suo cenno vengono dischiusi i veroni, a traverso de’ quali scorgonsi le colline circostanti ingombre di falangi alemanne)
Salotto in casa di Violetta; nel fondo è la porta che mette ad altra sala, ve ne sono altre due laterali. Una tavola nel mezzo imbandita.
Dice che è separata dal marito e che continua ad abitare con lui. Dice che aspetta un figlio, ancora nessuno lo sa.