Le rive del Nilo. Roccie di granito fra cui crescono palmizii. Sul vertice delle roccie il tempio d’Iside per metà nascosto tra le fronde. È notte
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lontanissima, nella notte.)
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, urlante nella notte resa più sinistra da lividi lampi che solcano un cielo nero e minaccioso:)
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È notte: la luna, che si sarà alzata durante la preghiera, viene coperta da grosse nubi; il vento impetuoso soffia e sconvolge il lago.
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Nel centro la grande quercia di Herne. Nel fondo l’argine d’un fosso. Fronde foltissime. Arbusti in fiore. È notte.
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Giardini del palazzo: sulla destra, marmorea scalinata che mette negli appartamenti. La notte è inoltrata; dense nubi coprono la luna.
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La Notte abbandona il cielo; – il suo lavoro vivificatore è finito; – uomini e cose hanno riposato e sognato; – essa cede il governo della vita al
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Nondimeno, in mezzo alle tempeste delle loro liti, di comune accordo si soffermavano a riprender lena nella fresca oasi di una notte d’amore… ma all
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Nondimeno, in mezzo alle tempeste delle loro liti, di comune accordo si soffermavano a riprender lena nella fresca oasi di una notte d’amore… ma all
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rivenduglioli, ecc., ecc. È notte – la scena è deserta.
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Notte. – Un brigantino visto da tribordo. – Sul davanti una riva deserta d’isola inabitata nella laguna di Fusìna. Nell’estremo fondo il cielo in
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Notte. – Un brigantino visto di fianco. – Sul davanti una riva deserta d’isola disabitata nella laguna di Fusina. Nell’estremo fondo il cielo in
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Notte. – Un brigantino visto di fianco. – Sul davanti una riva deserta d’isola disabitata nella laguna di Fusina. Nell’estremo fondo il cielo in
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(Le campane suonano ancora l’Avemmaria! È la notte! La Wally e Walter s’allontanano pel sentiero. Pel piazzale Pastori e Contadini si inginocchiano a
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(Vincenzo Gellner viene dal fondo, passa lentamente per la via dell’Hochstoff, ed entra in una delle case che la fiancheggiano. La notte è scesa
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(Durante il 2.° tempo si scorge lo stesso paesaggio dell’atto primo, ma è il verno; è notte; gli alberi, sfrondati e stecchiti, sono sovraccarichi di
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(Durante il 2.° tempo si scorge lo stesso paesaggio dell’atto primo, ma è il verno; è notte; gli alberi, sfrondati e stecchiti, sono sovraccarichi di
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La scena si riempie di spiriti, diavoli, streghe, che danzano intorno alla caldaja. Appare Ecate, la dea della notte e dei sortilegi. Tutti stanno
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(aiutata da Suzuki, Butterfly si reca in un angolo al fondo e fa cautelosamente la sua toeletta da notte, levandosi poi la veste nuziale ed
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a calare la sera: poi notte serena e stellata).
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notte: allora Suzuki si guarda intorno e vedendo la camera buia va a prendere parecchie lampade in forma di fiori variopinti, le colloca qua e là sul
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(Pinkerton batte le mani; Suzuki e i servi corrono via. – Butterfly si reca in un angolo al fondo e fa cautelosamente la sua toeletta da notte
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a calare la sera: poi notte serena e stellata).
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(aiutata da Suzuki, Butterfly si reca in un angolo al fondo e fa cautelosamente la sua toeletta da notte, levandosi poi la veste nuziale ed
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a calare la sera: poi notte serena e stellata).
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Scena: Carcere. Margherita stesa a terra su di un giaciglio di paglia, canticchiando e vaneggiando. Notte. Una lampada accesa inchiodata al muro. Un
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conturbato medita. Mefistofele gli sta dietro come un incubo. Notte. Una lampada arde languidamente; scena quasi oscura. Il Vangelo aperto, come nel primo
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Scena: Carcere. Margherita stesa a terra su d’uno strame di paglia, canticchiando e vaneggiando. Notte. Una lampada accesa inchiodata al muro.
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Prologo in cielo vedi il Sublime, nella Notte del Sabba romantico vedi l’Orrido, nella Domenica di Pasqua vedi il Reale, nella Notte del Sabba classico
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La notte è piena di canti che giungono dalla vasta campagna, dalle lontananze dell’Appia; frammenti di canzoni portati dal vento, dispersi dal vento.
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. Porta a destra. È notte. Un lume acceso sul tavolo.
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un lanternino; a sinistra altre case. Varie strade conducono alla piazza. È notte.
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(La notte avvolge il chiostro. Sulla chiesetta si va illuminando a poco a poco una scintillante cupola di stelle. La luna dà sui cipressi.
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È ancora notte: a poco a poco la luce incerta e grigia che precede l’alba: le campane delle chiese suonano mattutino. Odesi il canto di un pastore
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È ancora notte: a poco a poco la luce incerta e grigia che precede l’alba: le campane delle chiese suonano mattutino. Odesi il canto di un pastore
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Ed ecco alcune ombre appariscono strisciando fra i cespugli: figure confuse col buio della notte, che si fanno sempre più numerose e finiranno col
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Campo d’Attila come nell’Atto I, apprestato a solenne convito. La notte è vivamente rischiarata da cento fiamme che irrompono da grossi tronchi di
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Piazza di Aquileja. La notte vicina al termine è rischiarata da una grande quantità di torcie. Tutto all’intorno è un miserando cumulo di rovine. Qua
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Campo di Bleda come nell’atto primo apprestato a solenne convito. La notte è vivamente rischiarata da cento fiamme, che irrompono da grossi tronchi
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Piazza d’Aquileja. La notte vicina al termine è rischiarata da una grande quantità di torce. Tutto all’intorno è un miserando cumulo di rovine. Qua e
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Improvvisamente si apre la finestra di Rosaura; vi appare Arlecchino colla cuffietta da notte di Rosaura, e versa sulla testa di Pantalone
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Il largo del parco dietro alla casa di Pantalone. È ancora notte, un calmo chiarore di luna, che poi impallidisce alla sopravveniente alba, illumina
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Sono trascorsi alcuni giorni. Luce e notte, luce e notte. Claggart sorride sempre quando vede il lieto «Iperione del mare». Qualche volta il suo
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La Principessa di Bouillon è seduta presso il tavolino in atto di attesa, ascoltando nel silenzio le misteriosi voci della notte.
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su uno dei candelieri di ferro; due doppieri ardono sul deschetto. Le vetrate della finestra sono aperte alla notte serena. Sul davanzale è il testo
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È notte. Il silenzio è rotto soltanto da rari lontanissimi echi di voci. Da sotto il portico della casa là in fondo una donna miseramente vestita
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Stupenda notte: il cielo stellato, e l'aria appena mossa da lievi ondate di vento. Profumi di fieni tagliati, di giardini fioriti. Silenzio. Ed ecco
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Le guardie escono dal posto di guardia. Della gente appare alle finestre e sulla piazza in veste da notte con dei lumi. Durante il coro Fadinard
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È notte. Una piazza illuminata da un lampione appeso a una corda che attraversa in diagonale la scena partendo dal primo piano a sinistra per
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lume da notte sul comodino ecc. ecc. Rientra nel bagno; esce di nuovo.)
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