Scena I.
Profonda valle in Iscozia. La riva del lago Loomond si vede in prospetto. Monti praticabili, coperti di selve a destra e sinistra, dov’è un pineto presso cui una modesta casa. Cade il sole.
Lontani suoni di cornamuse e corni che si appressano. Voci di Pastori, Donne e Cacciatori, che scendono dai monti e s’incontrano sulla scena.
Cacciatori
Sparve il sole… il calle è scuro;
lascia i boschi, o cacciator.
Pastori
Cade il giorno… asil securo
trovi il gregge col pastor.
Donne
Vien la notte!… all’abituro
torna carco il mietitor.
Pastori
(scendendo)
Viva!…
Cacciatori
(c. s.)
Amici…
Donne
Oh lieto dì!
Cacciatori
Lieto pur per noi finì.
Sulle roccie più scoscese,
nel più cupo delle selve
inseguito abbiam le belve,
né alcun colpo errato andò.
Pastori
Colli aprichi, erbosi piani
furon pascolo all’arrnento;
dissetollo un rio d’argento,
poi l’ovile il ricovrò.
Donne
Del meriggio a’ rai cocenti
noi cogliemmo aurate spiche;
or torniam dell’ombre amiche
la fresc’aura a respirar.
Tutti
Ah! ogni giorno pari a questo
ne sorrida avventurato,
e ogni core al cielo grato
lodi e grazie potrà alzar.
(si disperdono)
Scena II.
Briano e Aroldo in eguale costume di Solitarii compariscono da una vetta a destra, e scendono avviandosi alla casa.
Aroldo
(guardando verso la parte onde s’odono ancora de’ canti)
Cantan felici!… ed io l’inferno ho in core!…
Mi tradia l’infedele!…
Ah che odiarla dovrei… pur l’amo ancora!…
Briano
Ti calma… rientriamo… è tarda l’ora.
(la campana d’un prossimo villaggio suona l’Ave)
Aroldo
La campana della sera!…
Briano
Che ne invita alla preghiera.
Aroldo
Orsù al ciel la mente alziamo.
(s’inginocchia)
Briano
Sì, preghiamo.
(fa lo stesso)
Voci lontane
Or via preghiamo.
Aroldo, Briano
Angiol di Dio, – custode mio,
prega per me.
Tu mi proteggi, – m’ispira e reggi,
m’affido a te.
(entrano in casa)
Scena III.
È notte: la luna, che si sarà alzata durante la preghiera, viene coperta da grosse nubi; il vento impetuoso soffia e sconvolge il lago.
Montanari e Donne da varie parti, poi Egberto, Mina, e due
Barcajuoli.
Voci
(lontano)
Al lago.
Altre
(da altra parte)
Al lago.
Altre
(più vicino)
Al lago.
(scoppia l’oragano, il cielo è squarciato da spessi lampi; s’ode lo scoscio de’ fulmini. I Montanari accorrono chi sulla cima delle colline, chi alla sponda gridando)
Tutti
Maina a poppa.
I.
(gettano una fune)
A te, a prora…
II.
Tira… forte.
Donne
Gran Dio, pietà di lor!… Gran Dio, li salva…
(dopo varii sforzi, tirata dalla fune, comparisce una barca mezzo franta, colla vela squarciata. Vi sono due Barcaiuoli, Mina ed Egberto)
Tutti
Approda!… è salva!…
(la tempesta è calmata, i viaggiatori scendono a terra)
Egberto
Oh Dio sia ringraziato.
Coro
Bussate a quella porta… ivi dimorano,
e ospitarvi potran due solitarii.
(partono tutti)