È una popolazione robusta, la quale, abbandonata, pare che non sia contenta della sua posizione; perciò i mestatori trovano in essa qualche seguace.
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Ma l'avere una piccola somma disponibile per impedire che un lavoro cominciato, la fondazione della spalla di un ponte, per esempio, cominciata, non sia abbandonata e vada perduta, che male ci è? Io non vedo qual male ci sia. E tanto più mi pare giusto che si faccia così, inquantochè io sono certo che lo Stato prenderà al principio del 1876 più delle 500,000 lire, che noi ora stanziamo, dai residui dei bilanci provinciali cita dovranno essere versati nelle sue casse.
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Si dice che l'urna elettorale venne abbandonata nella sezione di Monastir, e che fossero rimasti presenti due soltanto dei cinque membri che costituivano l'ufficio definitivo.
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In questo stato di cose io capisco benissimo come l'onorevole Pasini, consapevole dei gravi disturbi che può arrecare l'esame di questa materia abbandonata a molte Commissioni, abbia richiesto che se n'abbia ad occupare la Commissione generale del bilancio; ma se i termini del regolamento vogliono assolutamente che l'esame della materia venga sottratto agli uffici, stimo che altro mezzo vi sia per arrivare allo stesso fine, e questo sarebbe che si volesse nominare una Commissione unica negli uffici della Camera, la quale avesse il mandato speciale di esaminare tutti i progetti di legge già presentati dal Ministero per ottenere l'approvazione di nuove e maggiori spese, salvo a provvedere per l'avvenire, quando il signor ministro delle finanze si trovasse costretto a presentare altri progetti della stessa natura.
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Questo catasto, o signori, a me che fui chiamato dall'onorevole commissario regio, un vecchio catastraro (e dovetti esserlo infatti circa 50 anni or sono, quando avevo appena abbandonata la carriera forense e gettata alle ortiche la toga, per occuparmi di affari, certo meno importanti, ma necessari per le condizioni della mia famiglia), a me che lungamente e da molti anni ho meditato su questa questione, che ho preso parte non ultima in una grande discussione avvenuta nel Parlamento italiano nel febbraio del 1884; a me che nonostante la mia inclinazione alla tassa sulla entrata e alla applicazione del sistema adottato per l'imposta sulle rendite mobiliari, ho studiato, propria senza preoccupazioni, questa grave materia, è stato forza convincermi che il sistema che prevale nel disegno di legge a cui il Ministero fermamente si attiene, è un sistema più giusto, nel suo complesso, più facile, meno vessatorio, più utile alla industria agraria, più fecondo di prosperità per la nazione, siccome quello che meglio promove l'agricoltura, questa madre delle altre industrie nazionali.
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Or bene: è questa dottrina progressista, democratica, la quale con questa legge viene ad essere abbandonata, vulnerata, violata. E si può dimenticare come l'onorevole guardasigilli, proponente questo disegno di legge, sia lo stesso guardasigilli, che presentò il disegno di legge sulle congrue?
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Voi sapete, o signori, che a Firenze vi sono tre stazioni ferroviarie nelle quali si possono distribuire i transiti; di queste tre stazioni una è abbandonata, quella di porta al Prato, e vi sono le altre due di Santa Maria Novella, e di porta alla Croce. C'è poi la stazione di Rifredi alla quale scende il bestiame mandato alla macellazione per l'alimentazione della città; e la stazione di Rifredi deve essere portata vicino alla città dove vi sono larghissime tettoie.
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Appena la Giunta municipale ed il sindaco ebbero abbandonata la casa municipale, la città rientrò immediatamente nell'ordine, quindi il prefetto non avrebbe potuto prendere l'indomani alcuna disposizione contro pericoli che erano già passati.
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Non sta punto in fatto che il prefetto abbia riconosciute valide quelle dimissioni; le ha riconosciute così poco valide che, appena giunto in Ancona, ha fatto gli uffici i più energici, perchè il sindaco e la Giunta municipale non vi insistessero, ma ritornassero all'amministrazione del comune, abbandonata fino dal momento in cui avvennero i disordini, dal mattino del 22. E fu soltanto dopo che le insistenze e le preghiere del prefetto, di cui l'onorevole Bellini ha dato già un cenno alla Camera, leggendo una lettera del prefetto stesso al sindaco, rimasero senza effetto, che il prefetto dovette invitare il Consiglio municipale a radunarsi, onde provvedere all'amministrazione del comune.
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Ma tale velocità fu poscia abbandonata, perchè si constatarono i troppo numerosi pericoli in cui s'incorreva; furono finalmente gli azionisti stessi i quali intervennero e dissero: voi correte troppo, voi sciupate il materiale, e quindi è d'uopo ridurre la velocità, avvegnachè la velocità sta sempre in proporzione del maggior consumo di esso. E sebbene gl'Inglesi si contentino generalmente di dividendi del 2 1/2 per cento (poche linee rendono di più), ciò nondimeno si fecero queste osservazioni. Ed allora la velocità fu siffattamente ridotta, che oggi l'espresso che parte sulla gran linea del Nord, e che va da Londra a Edimburgo, percorre 40 miglia inglesi all'ora, vale a dire 64 chilometri. Questo treno però, notatelo, non si ferma che a pochissime stazioni, e le prime due fermate sono ad una distanza di 80 miglia.
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Non intratterrò la Camera su ciò che riguarda la esclusione del sussidio dei corpi morali, perchè a me pare (e spero che l'onorevole ministro vorrà darci in proposito anche più esplicite dichiarazioni), a me pare, io dico, che egli abbia abbandonata l'idea di attendere un concorso finanziario qualsiasi dal municipio di Ancona per attivare la linea di navigazione tra Ancona e Zara.
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Un'altra linea media si era ideata prima di quella di Montedoro, ed era una linea che aveva forse una maggior ragione di essere, quella per la valle del Salito, ma anche quella linea per la natura dei terreni su cui doveva svolgersi, fu dal Governo, dopo maturi studi, anch'essa abbandonata. Dunque pare dimostrato che linea media, fra Girgenti e Palermo, in condizioni di possibilità tecnica e di convenienza finanziaria e commerciale non v'è; per conseguenza questo essendo, come fermamente credo, io domando all'onorevole presidente del Consiglio e all'onorevole ministro dei lavori pubblici: voi che cosa farete?
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Le città di Francavilla Fontana e di Oria hanno troppo patriottismo, per non deplorare gli eccessi a cui una parte della loro popolazione si è abbandonata.
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Credano, onorevoli sottosegretari di Stato per l'interno e per i lavori pubblici, noi (dico noi, perchè qui vedo l'onorevole Falcioni) trovammo che quella massa era abbandonata, abbandonata perfino dalle organizzazioni.
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Infatti l'Inghilterra era abbandonata da tutti i suoi alleati, l'Austria, amica sua, era battuta sul Reno e sul Po, i suoi fondi pubblici erano più bassi che all'epoca della guerra d'America, la Banca aveva sospeso i suoi pagamenti, il malcontento era universale, solo fermo e incrollabile il genio di Pitt; ma bastò una vittoria contro gli Spagnuoli, a San Vincenzo, alleati di recente alla Francia, per mutare lo stato delle cose. Aboukir poi ha dato in piena balìa degli Inglesi il Mediterraneo, che dispotizzarono a Napoli; chiuse i Francesi in mezzo ad un popolo sollevato, forzò la Turchia a dichiararsi contro la Francia, mise al coperto le Indie dai repubblicani; infine riaccese di nuovo la guerra sul continente, e Suvarow fu ad un pelo di mettere la Francia nel precipizio. Trafalgar poi impedì che le sorti del mondo fossero messe a soqquadro. È incontestabile adunque la potenza di una marina.
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Lo stesso dico riguardo a Viterbo, la abbandonata Viterbo, come diceva l'onorevole Baccarini. Ed ha ragione l'onorevole Baccarini, poichè in alcun altro dei grandi Stati d'Europa non troverete una città che è la più importante della provincia, una città popolosa, una città colta, civile, ricca di grandi rimembranze storiche, e che sia a breve distanza dalla capitale, la quale rimanga in pari tempo non congiunta alla capitale medesima dalla ferrovia.
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Ma ove mai, ripeto, questa linea dovesse essere abbandonata, per me questo abbandono vorrei andasse esclusivo vantaggio di una linea che arrecherebbe abbreviamento notevole nella percorrenza, e questa si è la linea Cavallari che secondo le dichiarazioni dell'onorevole ministro aveva un accorciamento di via di 60 chilometri. Ma debbo dire francamente che non sono contento della dichiarazione dell'onorevole ministro, che dice, facciamo prima la congiunzione della linea delle Caldare per poi fare l'altra congiunzione diretta tra Roccapalumba, Caltanissetta, Catania. E sapete perchè? Perchè riandando le discussioni parlamento dell'anno passato in ordine alla rete ferroviaria siciliana ho trovato delle dichiarazioni dell'onorevole presidente dei ministri che riflettono detta viabilità in generale; e siccome si parlava della linea tirrena, diceva che quella linea concordava col concetto generale della viabilità del continente.
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Basti avvertire che per tutto il tempo in cui essi esistettero, dal 1848 al 1852, in cui furono aboliti, non una delle massime del Consiglio di Stato, notoriamente troppo favorevoli e parziali in pro dell'amministrazione, ottenne di essere modificata o abbandonata da quel tribunale misto dei conflitti. È vero che quando nel 1872 con la legge sul Consiglio di Stato in Francia si è voluto risuscitare la medesima istituzione, fu proposto che il tribunale si componesse non di soli sei membri, tra delegati dal Consiglio di Stato, e tre dalla Cassazione, ma di nove membri, e volevasi dapprima che tre dei membri fossero delegati dall'Assemblea nazionale. Istituzione pericolosa, imperocchè, signori, i delegati delle assemblee politiche d'ordinario rappresentano lo spirito delle loro maggioranze, e queste maggioranze quasi sempre sono inchinevoli a far buon viso agli atti delle amministrazioni uscite dal loro seno, e difficilmente si piegherebbero a sottoporli alla censura dell'autorità giudiziaria.
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Assegno al comune di Roma per l'istituto di soccorso dell'infanzia abbandonata, per memoria.
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No, mi correggo: essi furono considerati, ed è appunto per limitare il soverchio numero dei petenti che potrebbero sbucare fuori dopo la promulgazione della presente legge, con documenti tutt'altro che rassicuranti, che la Commissione aveva concepita l'idea, da lei ora abbandonata, di restringere la concessione a quelli che avevano già proposta la domanda e contro i quali non si era opposto il difetto di documenti, ma si era solamente opposto il difetto dell'età, oppure la diversità di luogo.
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necessaria a tutte le classi e a tutte le direzioni della vita dell'uomo, essa costituisce uno dei più importanti doveri dello Stato; e non vi è nazione civile che l'abbia mai abbandonata, o che, pur affidandola ai comuni, non la mantenga sotto la sua severa vigilanza.
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Sulla protezione dei bambini lattanti e della infanzia abbandonata. (224)
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L'istituto decadrà da siffatto diritto ogni qual volta lasciasse scadere di oltre un mese i termini ordinari stabiliti dal regolamento del processo civile, e la esecuzione potrà essere ripigliata e continuata dal creditore surrogato a quel grado, in cui l'avesse abbandonata l'istituto.
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Ma l'opinione pubblica si è finalmente svegliata ed ha condannata questa politica nelle ultime elezioni; vi ha mostrato che il paese non voleva più i complici di quella politica e che perciò debbe essere abbandonata: io quella politica l'ho combattuta da quattro anni, e la combatto ancora.
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L'onorevole Bonghi accennò due difetti di quella legge: la coscrizione scolastica abbandonata al sindaco; la istruzione religiosa bandita dalla scuola primaria. Io non esamino, ne discuto ora, per non dover essere tratto a discorrere più in lungo, l'opinione autorevolissima dell'onorevole Bonghi. Mi limito semplicemente a dire che la legge sull'istruzione obbligatoria è manchevole segnatamente per avere stabilito un principio e non coordinato i mezzi occorrenti all'efficace applicazione del principio medesimo. Quali sanzioni, infatti, ci fornisce cotesta legge? Coloro che non mandano i loro figliuoli alla scuola non possono avere nè sul bilancio dello Stato né
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Gli edilizi religiosi, o sono opere d'arte, e la loro oonservazione appartiene allo Stato, o non sono opere d'arte, e la loro conservazione vuol essere abbandonata alla pietà dei fedeli.
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Finchè questa nuova legge non verrà, bisogna per forza stare all'applicazione delle leggi vigenti; ma in quest'applicazione stessa dichiaro che farò quanto è possibile da parte mia, acciocchè ogni indebita ed eccessiva fiscalità sia abbandonata
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Accademia della crusca
