operazione, non ci si comporti come se si passasse lo spazzolane della cera su un pavimento.
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Oh! Siete proprio di malumore. Non sta bene: Oggi che sposa la sorella, bisogna aver buona cera... Se no, è malaugurio.
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Dovreste farne una peggio voi!..... Una malia da struggere la vecchiaccia come cera al foto...
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Non posso dirlo. Una bambola di cera, e vi conficcavano gli spilli, uno al giorno... Se non si chiappa la bambola e non si distrugge, addio! Una
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Nè, forse, nessun argomento quale il ritenuto vantaggio della introduzione della cera nei colori per la conservazione delle pitture, offre campo d
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Le traccie di cera rilevate su antiche pitture sono innumerevoli tanto da far ritenere, come osserva il Girard, che l’encausto abbia durato quanto il
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I primi tentativi di dipingere a cera si iniziarono a Parigi. «Poche parole di Vitruvio e di Plinio, e queste oscure a’ dì nostri e dai critici
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Il secondo metodo si vuole che fosse praticato incidendo l’avorio, coperto di uno strato di cera per mezzo del cestrum o veruculum, foggiato come un
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pittura all'encausto, cioè con la cera, ed in avorio collo stiletto o sia schidionano; infinchè cominciarono a dipingersi le navi; giacchè allora
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della cera in ranno, ovvero, in termini più generali, in qualunque mezzo che valga ad incorporare la cera coll’acqua; la liquefazione al fuoco in olio
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L’abate Requeno sciogliendo al fuoco cera e diverse resine coi colori in polvere, trovò una composizione che, macinata ad acqua, si presta obbediente
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Però l’ostacolo insuperabile che incontrò nello sciogliere la cera col sail tartaro di M. Bachellière è vinto, senza avvertirlo, da lui stesso in un
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, ma tutta la cerografia zoppica di tal passo, onde non è a meravigliarsi se anche l’ultima trovata dell’abate Requeno di mescolare la cera con resina
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Ciò induce a credere che ritenendosi a cera le pitture pompeiane e di Roma, che pel loro stato di conservazione mostrano di avere potuto superare
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In tentativi più recenti di pittura a cera o con surrogati della cera, giacchè perdura sempre la fiducia di somministrare all’arte un modo di
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certo che l’uso della cera ebbe largo impiego nella pittura, documentato abbastanza dagli scrittori che ne videro i saggi (1), e come Vitruvio e Plinio
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È fuor di dubbio che gli artisti si servissero delle maschere di cera che si solevano formare sul volto dei defunti, determinando la tipologia del
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Nella tecnica dell’encausto i pigmenti sono sciolti nella cera fusa e sono stesi con pennello o con spatole; il supporto è prevalentemente di legno
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resto evitare benissimo l’aspetto lucente mescolando alla vernice una certa quantità di cera vergine sciolta nella essenza di trementina; in quanto alla
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pallottole di cera mista a colore che si discioglievano esponendole al calore. I ferri caldi servivano a toccare il colore, penetrare nella cera
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La tempera a cera con cui ho parecchie volte dipinto fu scoperta nel Seicento da un frate pittore spagnuolo chiamato Regueno. Consiste in un
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sfregare la pittura con una soluzione di cera, bisogna avere una superficie solida ove si possa premere con forza. Con questa tempera si dipinge come
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Le figure di gesso e i manichini di cera
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Spazzolarle vigorosamente per levarne la polvere, poi passare su di esse una flanella imbevuta in una soluzione di cera e di essenza di trementina
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dall’acqua turatela immediatamente con cera lacca.
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Adoperate cera gialla grammi 40, colofonia grammi 80, pece resina grammi 80. Si liquefa la cera, vi si aggiunge la resina e quando il tutto è ridotto
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con alcuni pezzi di cera. Si distende quest'acqua sul pavimento, senza essere calda e fregasi quindi con una spazzola. In un istante il pavimento, il
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pallottoline appiattate sulla lamiera unta di cera, cuocendole al forno poco caldo.
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amare frammezzo, formandone delle pallottoline sulla lamiera unta di cera.
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Si dispone la precedente massa in tanti mucchietti sulla lamiera unta di cera, forandoli colla punta d'una mestola intinta nell'acqua per formarli ad
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Dolci cotti al forno su lamiera strofinata con cera si lasciano raffreddare sulla medesima; per toglierveli facilmente senza romperli si scalda di
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Cera che dà un gran lucido ai mobili ed alli marmi.
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Prendete 30 gramme d'ancusa in polvere e 122 gramme di cera gialla, fate sciogliere il tutto su d'un fuoco dolce e movendo sempre; passatelo poscia
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Falstaff è occupato a riscaldare la cera di due lettere alla fiamma della candela, poi le suggella con un anello. Dopo averle suggellate spegne il
OH! IL MIO PAVIMENTO LUCIDATO A CERA!
CERA PER PAVIMENTI, NATURALMENTE! ERA L’ARTICOLO PIÙ ADATTO!
COMMISSARIO, CHE PESSIMA CERA! AVETE PASSATO LA NOTTE AL LAVORO?
Cera degli uccelli, suoi colori brillanti.
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Tucani, loro colore e nidificazione; loro becco e loro cera.
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Boyle mise un suo assistente sulle tracce dell’alchimista tedesco e venne a sapere che Brandt aveva ottenuto la cera illuminante facendo evaporare
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CERA.
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La cera comune ha la composizione indicata dalla formola C34H34O2 è gialla, con odore particolare, fonde a +62°, esposta al sole, all’aria ed all
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Il peso specifico della cera è 0,965, essa è per i 9/10 solubile nell’alcool e nell’etere bollenti; ma l’alcool freddo ne ritiene solo una tenuissima
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Primieramente si riscalda in una delle sue estremità un bastone di gutta perca, oppure un pezzo di cera resa più tenace facendola preventivamente
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Il manico di gutta perca o di cera essendo perfettamente raffreddato, si prende la lastra col suo mezzo, e tenendola leggermente inclinata si abbassa
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In un bacino di latta, più grande della carta da incerare, si fa fondere a calore moderato della cera vergine ben purgata dalle naturali sue
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Io posi allora nell'alveare in luogo della grossa striscia rettangolare un'altra striscia di cera sottile e stretta come la costa di un coltello e
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Considerando quanto è pieghevole la cera sottile, non saprei trovare in questo caso alcuna difficoltà ad intendere come le api, nel lavorare ai due
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L'opinione di Huber, che la prima cellula sia scavata in una piccola parete di cera a lati paralleli, non è pienamente fondata, per quanto mi fu dato
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di cera. Deve dunque raccogliersi e consumarsi una prodigiosa quantità di nèttare liquido dalle api di un alveare, per la secrezione della cera
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