dominante che faccia concessioni religiose, o un partito politico autonomo, ad ispirazione cristiana, con propria idea politica fondamentale. Fu il travaglio
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Il terzo postulato fondamentale che cercammo di realizzare fu la riforma dello Stato. L’oratore accenna in argomento alle note direttive del partito
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». Cosicché il calcolo parlamentare soffocò il tentativo sociale e i popolari non hanno la fortuna di un periodo relativamente tranquillo come fu quello dell
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alle prossime elezioni. Confesso che poche volte mi sono trovato in una situazione così difficile, poche volte fu così scabroso trovare la via esatta o
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mia!”. E la madre alla voce del suo figliolo, si svegliò e fu sanata. La donna è la nostra alma città che giace prostrata e languente. L’hanno voluta
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Ultimo oratore fu l’on. Degasperi, il quale dopo aver provocata una grande ovazione, coll’inviare un saluto al Maestro, oggi fatto oggetto di
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anni di lavoro, non è necessario ricorrere ad esempi lontani. La preparazione e la maturità dei nostri fu tale, che quando la proporzionale
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Questo del resto fu lo sforzo tenace e magnifico dell’illustre capo del nostro partito e la finalità dei nostri congressi: soffocare le oscillanti
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al cittadino, fu garantita all’uomo dal cristianesimo il quale di fronte all’antico cesarismo rivendicò i diritti imperscrittibili della personalità
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fascista e molto meno a chi esercitasse in suo confronto una funzione critica. La solita distinzione fra tesi e ipotesi che fu invocata ieri in
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fu quella un’epoca di grande produzione aurea. Il secondo fatto: l’epoca di Cavour. Essa fu celebre per il rialzo spaventoso dei prezzi dei viveri e
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1772 fu l’episodio, non unico né ultimo, saliente della repressione crudele del malcontento incomposto, se si vuole, ma giustificato di fronte alla
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difenderla con entusiasmo (grandi applausi). Passando a dire della attività parlamentare, afferma che per tre quarti essa fu dai popolari dedicata ai
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di professione, avvezzi a decantare tutti i giorni le conquiste della moderna civiltà, gridarono all’assurdo, al pessimista. Ci fu però chi seppe
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assolutamente compatibile cogli interessi di Fiemme». Fu perciò che in Municipio, quando di quei giorni si voleva limitarsi ad affermazioni generiche
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-Cembra, scoppiò in Dieta l’ostruzione. Dopo la chiusura della Dieta, fu giuocoforza che i deputati parlamentari riprendessero le trattative col Governo
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di S. Lugano. Le trattative furono appoggiate fin sul principio dall’on. Gentili che su proposta del Tambosi, ne scrisse al Governo, ma fu appoggiato
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comuni dell’alto Adige (sic). Le pubblicazioni che ne seguirono, l’appello rivolto da tale convegno ai fiemmesi, che fu poi largamente diffuso nella
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e del nostro dovere. Il discorso detto con grande calore e lucidità fu interrotto spesso da applausi ed infine l’oratore, contro il quale in questi
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partecipai perché trattenuto a Vienna, ma il mio atteggiamento d’allora fu molto chiaro e molto logico. Ripetutamente in lettere e telegrammi lunghissimi
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hanno potuto fare. Ma è ingiusto che si faccia loro un rimprovero, perché si è dovuto tener conto di Cembra. La Comunità fu in altri tempi disposta a
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brindando al passato, brindiamo ad un tempo all’avvenire. Ricordando i tempi in cui Don Gentili all’alba appena della nostra giornata cattolico-sociale fu
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— non fu omaggio ad uno scienziato più o meno grande, ma omaggio a idee e teorie contrarie a quelle che abbiamo creduto fino ad ora, e quello che si disse
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, e la rabbia dei nostri soldati che sapevano di non combattere per una patria loro. Poi venne un terzo periodo, di fiducia, di speranza, e fu quando
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nell’inviato del governo il rappresentante dell’Italia e null’altro. La nostra opposizione non fu fortunata. Si agì contro il nostro consiglio e così
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accompagnata. Fu perciò che immediatamente per mezzo dei nostri amici della direzione e del gruppo parlamentare popolare e direttamente in un colloquio
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capitale, se certa stampa, che avrebbe senza dubbio intensificata la campagna, dovette limitarsi allo sfogo di una dimostrazione subito soffocata. Fu con mia
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In un paese come il nostro, egli dice, ove la stragrande maggioranza senza distinzione di partito fu della guerra non propagatrice, ma vittima, in un
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Fu qui che il lungo dominio militare, la mancanza di ogni possibilità di convocare il popolo durante il periodo d’armistizio e la forzata assenza di
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2, durò fino alle 6. Interessantissima fu la discussione sulla organizzazione da darsi alla società nelle vallate. Il m. r. don de Gentili raccomandò
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programma che fu spiegato nelle adunanze e diffuso a larga mano tra il popolo; anche il numero dei soci è rilevante. Siamo ben lungi tuttavia dall’essere
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Germania. Precisiamo: un importo di 14000 corone fu versato alla Banca Cooperativa, ma dal ministero del Tesoro, per quanto se lo sia promesso, non è stato
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L‘on. Degasperi accolto da applausi, esordisce ricordando che il primo pensiero dei trentini, appena ripresa la vita politica, fu quello di affermare
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popolazioni redente. La praticata fu invece una continua contradizione contro tale direttiva e contro tali impegni. In tutte le questioni più gravi
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» sorta fu quella dei tipografi nel 1864. Nel ’68 a Vienna si formò l’«Arbeiterbildungsverein» con 5800 soci. Il movimento d’allora era così poco
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, ch’e‘ il Trentino. Una cosa sola mi preme di rettificare ancora. Il Todeschini ha detto che fu la Chiesa cattolica a rendere gli ebrei tali quali sono
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trovasse ospitalità! Ora essa è investita di piena cittadinanza in forza della legge di annessione. Amici, questa vittoria fu potuta raggiungere solo in
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anzitutto alla propaganda politica, ma quando fu manifesto che il paese sarebbe rimasto ancora a lungo senza rappresentanti, la direzione fu costretta a
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. Accenna a quelle persone di S. Sebastiano e di Carbonare che fecero inauditi sacrifici per sostenere la lotta giorno e notte. Vi fu un’epoca in cui noi
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oggi il cozzo delle idee e delle anfrattuosità della vita sociale fu tanto forte, tanto frequente. La caratteristica del nostro periodo è, e diverrà
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prima del 1807 era un comune politico complessivo; 2) che con disposizione del Regio Governo bavaro 4 gennaio 1807 fu sciolta la Comunità quale comune
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. Fu un discorso giubilare perché ventun anni fa, proprio nello stesso giorno, cioè il 17 settembre 1901, il Degasperi, allora alle sue primissime
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emancipare il movimento operaio dal socialismo, pur difendendone le rivendicazioni sostanziali fu la Rerum Novarum. Il tentativo a giudicare dai congressi
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dopo. Così il parlamento nostro cessò di essere l’organo di una maggioranza politica; fu svuotato di contenuto economico, e fu oberato di funzioni
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superata la economia pura, individualista, che sem¬brò una conquista, e lo fu, quando si trasformò l’industria piccola, di mestiere e artigiana, in
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attività che nell’insegnamento apporti sicuri elementi di progresso. Il problema della scuola non fu mai seriamente affrontato dal parlamento. Auguriamo
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all’elementare tutela dell’ordine pubblico, al quale scopo Nitti creò il corpo delle guardie regie; però fu costretto a seguire o volle seguire un
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dopo. Così il parlamento nostro cessò di essere l’organo di una maggioranza politica; fu svuotato di contenuto economico, e fu oberato di funzioni
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superata la economia pura, individualista, che sem¬brò una conquista, e lo fu, quando si trasformò l’industria piccola, di mestiere e artigiana, in
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attività che nell’insegnamento apporti sicuri elementi di progresso. Il problema della scuola non fu mai seriamente affrontato dal parlamento. Auguriamo
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Accademia della crusca
