sistema che duri nell’avvenire. Esso è quello che si dice del voto limitato. Nei comuni italiani ogni elettore può votare per soli quattro quinti dei
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proprio alcuna ragione perché si debbano abbandonare le posizioni che si occupano nei comuni alla mercé d’un avversario spregiudicato, e non si deve
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immediata delle libertà politiche, per significare la liberazione dei cittadini, delle associazioni, dei comuni, degli enti locali dall’eccessivo
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’Aventino non si discute, non si delibera, non si combatte per la costituzione dello Stato-avvenire; ma si rivendicano i diritti naturali, comuni a tutti
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, travolgendo i criteri più comuni della giustizia sociale e della libertà civile, creando, alimentando una febbre di violenza e uno spasimo di odii, che
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in cui esigenze imprescrittibili della vita politica e civile portano i popolari a manifestazioni comuni con uomini e con partiti lontani dalle loro
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. Lugano è più breve e meno costosa. Mentre la prima però passa allo sbocco delle selve della comunità e soddisfa oltre che tutti i comuni fiemmesi
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perché allora ne ho data ampia relazione ai comuni, insieme al collega Trettel, che l’ultima proposta della deputazione dietale italiana era appunto
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informazioni vocali al podestà di Trento e l’on. Conci ne informò i comuni di Cembra. Ai 28 maggio ebbe luogo ad Egna un convegno di interessati dei
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la cosa, e sovratutto si è sollevata fra i singoli comuni la questione del quartiere, cioè del peso che, virtualmente avrebbe gravato su ogni singolo
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in cui gli otto comuni più importanti, fatta eccezione di Cavalese, insistevano per la Egna-Predazzo-Moena, durante l’inverno si costituì un comitato
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dei comuni di Val d’Adige e viceversa l’obbligo della Comunità di pagare una quota per la manutenzione del ponte sull’Adige ad Egna, perché i
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consesso della comunità, le manifestazioni pubbliche della popolazione, le deliberazioni della Comunità e della maggioranza dei comuni ed il costituirsi in
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Fiemmazzi! Con piacere saluto le antiche bandiere dei vostri liberi comuni e comprendo tutta la vostra fierezza e la reazione che vi nasce nell’animo
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solo fiammazzi ed oggi qui sotto le libere bandiere dei vostri comuni non vedo che fiammazzi (applausi). Una volta la concordia c’era, ma chi l’ha
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luglio convocò i rappresentanti dei comuni a Panchià, perché tentassero un accordo sul contributo. Quale comune si ostinò a non venire e nemmeno a trattare
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come tale non attecchisce, si va dicendo che è troppo cara e che manda in rovina i comuni.
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un san Vigilio. Quelli che verranno dopo di noi e leggeranno delle generose offerte dei comuni e dei privati, saranno grati alla generazione presente e
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comuni due grandi amori: l’amore alla Chiesa cattolica, e quell’altro complesso di idee e sentimenti, che io chiamerei il «trentinismo», l’amore a
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parlare soltanto delle autonomie comunali basti questo: che su 338 comuni di cui ha potuto aver notizie, 215 hanno sindaco e rappresentanza eletti
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’incremento del concorso forestieri, ecc. Vogliamo poi il mantenimento dell’autonomia provinciale e comunale e cioè che la provincia e i comuni conservino i
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provinciale coi poteri della cessata Dieta, la Giunta amministrativa elettiva ed autonoma, i Comuni liberi da ogni ingerenza amministrativa dello Stato
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dello Stato, della Provincia e dei Comuni, dichiara di voler rispettare per proprio conto il loro carattere indipendente da ogni partito politico
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comuni. L’idea è che l’Italia ha la missione universale d’irradiare fuori dei suoi confini nazionali, la luce di quel diritto, di quelle verità, di
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alla prepotenza assorbente del dominio straniero e questi gangli a che cosa ci ricongiungono se non alle fulgide tradizioni dei comuni italiani che
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questo congresso i rappresentanti dei partiti tirolesi domandarono ad unanimità l’annessione all’Austria dell’altipiano dei 7 e 13 comuni, della
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grande maggioranza del paese e che deve sostenere pesi maggiori di fronte allo Stato e alla Provincia ed ai Comuni (applausi). Purtroppo la popolazione
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città della provincia si assegnassero otto mandati e ai 673.362 abitanti dei comuni rurali, soltanto 13 mandati, dall’altro l’Alto Adige, aderendo a
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però sempre sostenuto che tale forma doveva scaturire da trattative comuni, dalle quali essa risaltasse come corollario della soluzione del problema
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comuni. Perché mancano? Per un senso di esagerata sicurezza. Sembra a molti che il successo elettorale sia già garantito senza lo sforzo di un’apposita
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di sovvenzioni ottenute ai comuni per le sedi scolastiche. Una liquidazione onesta dei crediti di guerra importa al Trentino immensamente maggiori
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’educazione politica, doveva diffondersi in tutti i nostri comuni in modo che in ogni luogo elettorale si raccogliesse un nucleo di soci addestrati, i quali
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voti affermatisi sui nostri candidati nei vari comuni sta in proporzione diretta col numero delle copie del Trentino o della Squilla. E ancora più
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, secondo i decreti dell’autorità, doveva sussistere fino che fosse compiuta la divisione di tutti i beni fra gli undici comuni. La divisione totale
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modificazioni in base ai decreti governativi del 1838, del 1845, del 1858 e 1861 e anche per abusi subentrati nei singoli comuni. Ora il nuovo consesso
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circostanza doveva riuscire fatale alla novella democrazia! Caratteristico è che dei candidati comuni non comparve un programma comune. Ciascuno pubblicò un
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comincia a reggere, la fiducia ritorna; siamo agli inizi, occorre avere coraggio, affrontare la riforma della finanza dello stato, quella dei comuni e
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nostra civiltà, ragione della nostra bandiera, ove sta se¬gnata la croce dei comuni medievali e la parola «libertas» come la sintesi delle nostre
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si arriverà nella prossima legislatura a dar vita ai consigli dell’istruzione, del lavoro, dell’agricoltura, delle industrie e dei comuni, come vere
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comincia a reggere, la fiducia ritorna; siamo agli inizi, occorre avere coraggio, affrontare la riforma della finanza dello stato, quella dei comuni e
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nostra civiltà, ragione della nostra bandiera, ove sta se¬gnata la croce dei comuni medievali e la parola «libertas» come la sintesi delle nostre
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si arriverà nella prossima legislatura a dar vita ai consigli dell’istruzione, del lavoro, dell’agricoltura, delle industrie e dei comuni, come vere
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