sua negli eletti all' inabitazione sua nel celeste suo Padre: del che non si può dar maniera più efficace a esprimere l' unione massima delle
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ragionare a quello di chi la vede cogli occhi suoi? o l' aria celeste e lo spirito divino di cui quel volto è luccicante, e la beatitudine che sì maestosa
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vero che esistesse questo primo mobile celeste, e procedesse bene l' argomento, esso tuttavia non sarebbe cavato dall' intrinseca natura del primo
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resa splendente da un sapiente e magnanimo esempio, non debba comparire agli uomini come la più preziosa tutela de' loro diritti e come un dono celeste
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che ama questo nostro buon Padre celeste, la nostra utilità cioè, la salvezza dell' anima nostra, la letizia che in questa misera valle ne è concessa, e
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reputa a loro merito, e il fa materia di celeste rimunerazione. E tenendo io questo punto dell' ubbidienza per lo perno su cui tutto s' aggira nella vita
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giudizio temerario contro noi stessi. 1.43 Ieri ed oggi ho celebrato il santo sacrifizio della Messa per Lei, affine di ottenere che il celeste Padre
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diritti e come un dono celeste; e ad essa non si convertano a gara maravigliati d' aver conosciuto sì tardi una così semplice insieme e grande
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specifico nome d' integrazione . Tutti i teologi scolastici oltracciò, cominciando dall' antico autore de' libri de' « Nomi Divini e della Celeste Gerarchía
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...] . Ma colui, che muore col peccato originale non solo perde la vision beatifica o il regno celeste; ma ancora la vita dell' anima, perchè resta in lui il
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, contenendo un lume interno celeste, tuttavia non conteneva propriamente lo stesso Verbo divino, che doveva esser dato personalmente agli uomini coll
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quella nuova zona celeste alla verità. E la filosofia fa questo, ragionando così: Vero, che il reale diviso totalmente dall' idea è un incognito, e, se
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appunto l' essenza delle cose limitate, di cibarsene come del suo nobilissimo cibo, celeste, vitale. L' oggettivo, l' ente in sè (non reale, non ideale
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' aver ella un elemento celeste e divino, e benchè non sia stato espresso chiaramente in che questo elemento divino e celeste consistesse, fu nondimeno
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negativo ed analogico, che nella mente umana tien luogo del reale infinito. All' incontro un comprensore celeste che apprende il reale infinito, non si
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sfera del fuoco celeste ed essenziale, vivente, intelligente; la quale s' immaginava come una zona sferica la più lontana dalla terra; sicchè per emisfero
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perfezione dello spirito. [...OMISSIS...] Chiudiamo il ragionamento, e diciamo: nessuno dunque entrerà in quel regno celeste, se non vorrà farsi il più
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fosse traccia di latte sparso dalla Dea dell'aere; ovvero che fosse un solco della campagna celeste riarso dal carro vagabondo del figlio del sole; e ai
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diecimila anni di date sepolte sulle pareti dei templi e nelle viscere delle piramidi. Penetrò il senso del sapiente aggettivo dato alla volta celeste da
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vita terrena, per occuparci della celeste; ma cos'è la vita terrena, se non un preludio della celeste, un avviamento a raggiungerla? non v'avvedete che
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Accademia della crusca
