Essi avevano preso sul serio certuni insegnamenti di Leone XIII, e fondarono la democrazia cristiana. La quale ebbe un così rapido successo che già
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conquistammo una fortissima posizione. Morto, nell'estate dell'anno seguente Leone XIII, e succedutogli Pio X, chi scrive dovè chiedere ed ottenne il
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Come Pio X doveva correggere Leone XIII, Benedetto XV doveva correggere Pio X. Sgombrato, momentaneamente, il terreno dal pericolo del modernismo
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, che Leone XIII fece interpretare come nonlicet. I cattolici rifiutavano di dar la loro adesione allo Stato unitario, di entrare a costituirlo
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Nel febbraio del 1902 venne, con le celebri istruzioni di Leone XIII, il primo gravissimo colpo; e cominciò la crisi interna della giovanissima
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Il Vaticano rimase lungo tempo perplesso. Una sera del 1900, il card. Rampolla, segretario di Stato di Leone XIII, che io vedeva non raramente, mi
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ciò che accogliere docilmente il programma stesso del papa, di Leone XIII; di attuarne le direttive e svolgere le conseguenze di queste. Quando le cose
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Sino al 1902 la d.c. si era organizzata autonomamente dalla autorità ecclesiastica. Con le Istruzioni ricordate, Leone XIII imponeva che le sezioni
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Ma a Leone XIII era, nel frattempo, succeduto Pio X, con ben diverso programma; e nel marzo 1904 sciolse bruscamente l'Opera dei congressi, e
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liberalismo alla Leone XIII; se modernismo è quello del Loisy. si capisce egualmente bene che qui non siamo avanti a nulla di sostanzialmente nuovo e
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Ci fu sotto Leone XIII, frutto caratteristico del pensiero e della politica di questo papa umanisteggiante, un dilettantismo cattolico liberale che
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onore, all'attività delle organizzazioni ufficiali. Ma la sua attività di propagandista, così giovanilmente fervida sotto Leone XIII, era finita, la
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sociale cristiana, così numerosa e fiorente fra i cattolici delle varie nazioni sotto Leone XIII, pensò ed insegnò che l'economia non è che una
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Leone XIII, agli ambienti vaticani, al papa e ai vescovi e a qualche raro gesuita avventuroso che nel programma della Rerum Novarum vedevano
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Leone XIII e la sua enciclica. Rerum novarum, la Magna Charta della nuova democrazia, per compiere, a vantaggio di essa, e con la forza delle sue
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programma cui Leone XIII stesso, sulla fine del suo pontificato, strappò molte penne. Egli è piuttosto erede delle cautele che delle audacie di Leone
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