In casa Sernici era tornata la ricchezza di prima. Il conte, che aveva fatto coraggiosamente tanti sacrifizi, pur di pagare fino all' ultimo soldo i
Moschino, lo abbiamo detto, era uno spiritello curioso, sempre in giro, sempre pronto a cambiar di luogo, con la smania dell'ignoto, con un desiderio
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l'appartamento dei Sernici fosse al primo piano; saltella, saltella, arrivò in fondo; e allora gli si parò innanzi un largo androne, che da un lato menava
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, Moschino credè vedere la Caciotta andar attorno per i salotti in cerca di lui, inquieta: credè udire la voce di Rita e di Nello chiamarlo per tutte le
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capitar qua dentro? Di topi come te non ne ho visti mai. Che fai qui? Chi ti ci ha portato? - Moschino, che vide l'altro così brutto e in così cattivo
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Ma io ve la riferisco in lingua topesca: si chiama La guerra dei topi e delle rane; attenti che incomincio. Il topo istruito si ripulì la bocca, si
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. - In fatti la contessa, che si sentiva un poco meglio, s' alzava, sorretta dalla Letizia e dal conte: i topini scesero giù dal letto, e andarono a
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cuore duro più del macigno. In quel momento una testa ricciuta di bimbo s' affacciò al balcone di dove la bestiolina era precipitata: era Vittorio. Gli
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. Vittorio era un' ottima creatura: non aveva ombra di colpa in quella disgrazia; ma in tanto i fanciulli Sernici si eran giurato di non dar più via
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stato di scappare come saette, se Dodò non avesse ordinato: - Fermi! - S' arrestarono tutti e due, come cambiati in statue di sale. Al topo sconosciuto s
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. - Bravo Dodò! L' hai trovata tu eh, questa birichinaccia? Ci volevi tu! Bravo Dodò! O dov' era, dimmi? - I bimbi s' eran chinati a prendere in mano la
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pure, era molto soddisfatto della sua divisa all' antica. Stava bene in quell' abito di panno turchino con le rivolte rosse e i galloni d' argento, in
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loro Lilia col signor Mimmì Rosicalegno. Si ballerà. » NB.- Gl'invitati saranno tutti in costume.» Questi bigliettini furono spediti a dodici o
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Un giorno la contessa Sernici e i suoi bambini erano a colazione; e c'erano anche i due topi, perchè la piccola Rita s' era messa in testa d
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Allora, ma allora soltanto, una testina nera e irrequieta s' affacciò timidamente di dietro un divano; fiutò l' aria in giro per sentire se c'era
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in velluto. Gli autori di quest'opere erano i più famosi di tutto il mondo civile; giacchè la contessa Sernici aveva un'istruzione molto superiore, e
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fa e due ne pensa! - esclamò il conte prendendo in mano il topo, e tenendolo in piedi sur una tavola in atto di fargli una ramanzina co' fiocchi. E
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A quattro mesi Dodò pareva già un vecchio topo di tre anni, tanto era serio e ordinato in tutte le sue faccende. In uno scaffale della libreria s
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! - pensava Moschino; e soggiungeva a voce alta: - Oh, Dodò, un poco d' olio trovato in cucina per terra! L' avrà versato il cuoco, per caso. - Tu se
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balzava in piedi; Moschino andava avanti, e tutti e due scivolavano dalla libreria e correvano balzellon balzelloni nella stanza da pranzo. Ma una sera, i
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Signore! Signori! Amici! V’è nella storia degli italiani in Vienna dei periodi, la cui rimembranza fa nascere un momentaneo senso d’invidia: quando
robusta e fiorente virago. Dopo un inverno breve ci troviamo nella nostra primavera. Ma non siamo soltanto cresciuti di numero. In questi ultimi anni, si è
Signore, signori, colleghi! La mia relazione non sarà un nudo enumerare dei fatti e degli avvenimenti ai quali prese parte in quest’anno sociale la
Una analisi del problema nella sua portata è necessaria e s'impone. E entro in argomento.
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Però il sentimento unitario di solidarietà degli italiani è tale che una giusta conoscenza del problema può in gran parte determinare sulle
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mantenere un antagonismo in gran parte ingiustificato.
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Così noi nel periodo delle rivendicazioni unitarie nazionali contribuimmo in una vitalità individuale larga intuizione e personalità;e nel lavoro di
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vita. Vita intima, più che altro, che arriva ad un subiettivismo personale, o all'annientamento della persona in una specie di nirvana familiare e
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carattere politico municipale ecc. in corrispondenza al problema dell'Autonomia regionale e della coefficienza delle forze del Nord.
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L'avvenire politico dell'Italia e il problema pontificio in ordine al Meridionale. Se i partiti liberale e socialista potranno mettere nel vero
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la gran maggioranza delle famiglie regnanti in Europa in tutti i secoli. Invece a norma del più elementare diritto, noi reputiamo che le potestà
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Invece non è così: si tratta della libertà e della indipendenza del Papa quale capo religioso dei cattolici, esclusivamente come tale e in rapporto
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Ma in Italia una questione religiosa viva sempre, per la sua intrinseca natura tiene diviso lo Stato dalla Chiesa e lontani i cattolici dalla vita
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Domande vane: quanti siete? io dico a costoro. E se siete i pochi, anzi se men siete come partito civile e politico in Italia, a che, entrando nelle
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legittimista, ma solamente la causa della religione, del Papato, della nazione, del popolo per rigenerare e nazione e popolo in G[esù] C[risto].
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Del resto è così primitivo e meccanico questo concetto in ordine ai rimedi del mezzogiorno, che non val la pena metterlo in discussione. Ci vuole la
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Anche in ciò non siamo d'accordo: noi non possiamo avere di mira un obiettivo impossibile, né un obiettivo che comprometta una causa più alta qual'è
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divisi da barriere politiche e doganali, in un'Italia a pillole.
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Solo da poco Murri, Mauri, Pennati sono venuti fra noi a veder qualche cosa della Sicilia, quel ch'era possibile in una corsa più o meno in fretta
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percepito in tutta la sua realtà.
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Penetrare nell'intimo del nostro problema meridionale è per molti, per moltissimi, come penetrare in una contrada inesplorata, della quale i geografi
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I sensi sono aperti alla vita, e a una vita molteplice in una soddisfazione singola, per cui il sentimento individuale entra più facilmente, più da
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esuberante di vita in un moto di allegria e così pensoso, così individualista nella sua vita e così concettoso nel suo pensiero.
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tutte le maledizioni di Allah e di Maometto. Tutte le razze e tutte le sette del Marocco vi erano rappresentate. Si vedevano mori in abito di gala, con
a loro, mescolati ad un numero infinito di piante rampicanti, che cadevano in forma di enormi festoni. I tre amici, dopo aver ascoltato qualche
trova quasi sempre qualche orticello, tenuto con cura e che viene innaffiato con molte fatiche, non essendovi quasi mai abbondanza d'acqua in quei terreni
echeggiate in lontananza, mentre i fuochi si spegnevano bruscamente. Il marchese ed i suoi compagni, immobili, ascoltavano ed aguzzavano gli occhi
. È il simun che si prepara a soffiare. Fra poche ore il deserto sarà in tempesta ed è necessario cercare un rifugio onde non farci seppellire dalle
Ben Nartico, nel momento in cui la carovana si metteva in marcia. "È vero," rispose il marchese. "Quella della bestia uccisa dalla signorina Esther
, gettandosi in una folta macchia formata da querce assai basse, in mezzo alla quale potevano facilmente nascondersi. Il leone doveva essersi fermato