Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: gente

Numero di risultati: 80 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Ricordi d'un viaggio in Sicilia

168950
De Amicis, Edmondo 2 occorrenze
  • 1908
  • Giannotta
  • Catania
  • Paraletteratura - Divulgazione
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di Atene, e a cui rimase per secoli legata la sorte della Sicilia, da ogni parte della quale accorreva gente a stabilirvisi come in una metropoli

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gente più contenta della vita. Dell'ardore e dell'impeto delle loro passioni può dare un'idea verosimile, benché esagerata, il loro valente concittadino

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Le buone maniere

202346
Caterina Pigorini-Beri 8 occorrenze
  • 1908
  • Torino
  • F. Casanova e C.ia, Editori Librai di S. M. il re d'Italia
  • paraletteratura-galateo
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le fanno diventare patrimonio comune della gente dabbene e bene educata, il che non vuol sempre dire la stessa cosa. Le costumanze gentili sono una

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, rivelano un soverchio amore della propria persona. Un altro dovere imprescindibile fra gente che si rispetta è quello di parlare urbanamente e di formarsi la

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chincaglierie, può produrre delle amarezze infinite se qualcuna cade o si rompe. Le sedie volanti (trotteuses) sono le sole mobili in una sala di gente

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permalosi e di insolenti, di giuocatori e di gente allegra che cerca ingannare il tempo, intanto che il tempo, implacabile burlone, li inganna tutti

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era venerdì ma sabato; c'era il tale e non il tale altro; e constata che siete tredici a pranzo e cose simili; che vedendo della gente a parlare in

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riceve molti, ma presentano delle comodità così evidenti per la gente o molto occupata, o malaticcia, o delicata, o che vuol eludere certe leggi

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bisogno, si sa che è vessata da numerose lettere di gente che ha bisogno del suo appoggio. La data della lettera va posta in generale sul principio

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la strada, non la saluterà senza togliersi il cappello rispettosamente e dissimulerà di vederla se è occupata in faccende a cui la gente assegna un

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Passa l'amore. Novelle

241580
Luigi Capuana 23 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
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storto di nome e di fatto, soleva dire la gente -si avanzava affrettatamente per la salita, spariva, riappariva dietro gli alberi e le siepi di roveti che

e di triste. Poco dopo, le grida cessarono, la gente si disperse; e gli scarsi rimasti videro uscire il barone don Pietro-Paolo, vestito di nero, con

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.... È un ricco signore, solo; vostra figlia non dovrebbe faticar molto in quella casa.... ma, ma.... non fosse per altro, per l'occhio della gente

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certi miseri tavolini per la povera gente che non poteva neppure darsi il lusso di farli tingere imbastendo certi trespoli di legno e segando e piallando

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gremita di gente per vedere i militari. Su le due porte del Circolo, fasci di alloro e di bandiere. Le sale non bastavano a contenere tutti i membri

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l'Appetito. E appena sarebbero sopravvenuti i figliuoli.... Ah, Signore! - La povera gente, quasi per compensarsi, si sfoga a metter al mondo più figliuoli dei

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gente, non potreste farle tacere? Il padre di Vincenzino non ne può più; vi manda tanti accidenti quante volte suonano.... Ci volevano appunto le

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a perseguitare la povera gente con la scusa che avevano usurpato qualche palmo delle strade comunali di campagna! Perchè non cominciava dai

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sbraitava: - Ai casotti! Ai casotti! E quando i casotti del dazio furono atterrati e arsi: - Al Municipio! Al Municipio! Una fiumana di gente, uomini, donne

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. Qui si sta male, si mangia malissimo, ma almeno si vive tra gente per bene. Da questa parte un pretore; dall'altra un impiegato contabile della dogana

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aperto, e la camera piena di gente di questura, di carabinieri, e tra essi, seduto in angolo, abbattuto un po', il professore. Di faccia, spettinata

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! Perchè Sua Maestà non aboliva il macinato? Invece ora aveva scatenato addosso alla povera gente quei mastini dei Pesatori, affinché non sfuggisse al

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gran rivalità pel culto di quella santa, introdotto di fresco in Ràbbato dallo zelo di quei frati. La gente accorreva in folla alla chiesa del

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bottega, quasi fossero stati marito e moglie. La gente rideva, e si affollava davanti la porta della merceria per godersi lo spettacolo. Bacarella si

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strana gente! - esclamai, pensando al farmacista, che aveva fatto annerire al sole la tinta dei capelli e della barba, e al barone Saccaro co' suoi

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a qualche cosa! - fece donna Ortensia, svincolandosi e andando ad affacciarsi alla porta per accertarsi se passava gente per la via. In quell'istante

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manda in carcere la gente! Ecco la giustizia! No, non glielo voglio dare! È inutile, signor avvocato!... - Ma non vedete che piange? - le disse

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. - Perchè? Che cosa significa? - osò di domandare donna Sara. - Significa che voi siete una stupida e costei una civetta! Significa che io non voglio gente

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pensava: - Non si può fare una buon'azione, sinceramente, senza che la gente non ci vegga sotto un secondo fine!

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immagina lo Storto? E Tinu è dei Mèndola schietti, e non ha paura di nessuno. Provi a torcergli un capello! Provi lo Storto! Si era radunata gente

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anche questa, povera gente! E poi i carabinieri ci accusano di essere manutengoli!... Chi vorrebbe averci che fare? Ma con queste persone non si

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quante ingratitudini, quante noie, quanti gravi dispiaceri appunto per quella sua smania di far del bene alla gente, richiesto e non richiesto! E, soltanto

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si udivano fin dalla via e facevano fermare la gente.

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Di un partito e un programma radicali in Italia

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 192-206.
  • Politica
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là dove egli tratteggia brevemente la questione dell'anticlericalismo; sorpresa, questo nostro consenso, che gli viene da gente la quale anche egli

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I primi cattolici in Parlamento

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari– Società Naz. di Cultura, 1908, 86-107.
  • Politica
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morali di nostra gente possano essere utilizzate, è necessario combattere questa tenace sopravvivenza di cultura e di costumi feudali in molta parte

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Teogonie clericali

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Murri, Romolo 2 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 108-137.
  • Politica
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giovani d. c. hanno trovato nella evidente giustizia della causa di questa povera gente il coraggio necessario per agire contro quei pochi che hanno

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. Un padre gesuita, uno dei due o tre che in tutta Italia abbiano serenità di giudizio e una certa modernità di idee, che osò attaccare questa gente

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La nuova politica ecclesiastica

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 149-165.
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certa stabilità nelle mani di gente assennata e per bene, aliena dai mutamenti, rispettosa della Chiesa e dei suoi diritti, se non per intimo

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CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?

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Capuana, Luigi 7 occorrenze

diminuire, ingrossò ancora di più. Il lupinaio non sapeva spiegarsi come mai la gente ammattisse tutt'a un tratto pei lupini, quasi fossero più dolci

fornelli, risciacquando il bucato e innaffiando i fiori, cantava, cantava, cantava. Aveva una vocina sottile, intonata, che faceva fermar la gente ad

sorridenti appena avevano ricevuto di che sfamarsi, la gente li aveva soprannominati Pane e Cacio: Pane il bruno e Cacio il biondo, che sembrava

gente. Si stesero per terra e si addormentarono. Parecchi giorni dopo, ecco di nuovo quei due, ma questa volta travestiti da muratori, con un palo e un

presenza di tanta gente, fossero scappati tutti a rifugiarsi nelle cime più irte, tra le boscaglie più fitte. Una mattina erano arrivati in un punto dove

presenza. L'amore del figliolino le infondeva coraggio. E così, prima della mezzanotte, arrivò nella radura dove, secondo la gente, venivano le Fate a

pian terreno e lavorava, lavorava da mattina a sera, filando, tessendo, cucendo, secondo le richieste della gente. Di quel po' che guadagnava, un terzo

IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO

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Salgari, Emilio 5 occorrenze

maggior parte infruttiferi, capace di mantenere tanta gente. Le due navi, che erano giunte dai mari del sud, avevano consumate tutte le loro provviste, ed i

veduto, compare, della gente cosí insolente? chiese. - Quando io sto gustando del buon vino, divento sordo, - rispose il basco, il quale rideva sotto i

, dei guasconi. Noi siamo gente troppo pericolosa anche nell'inferno. - Siete un tipo meraviglioso, don Barrejo. - Niente affatto. Volete che si prenda

Barrejo. - Sapete bene che gli è necessario. - Siete della brava gente, - disse il gentiluomo turennese. Prima del tramonto, se la fortezza non si

fiammingo, guardando con profonda ammirazione il guascone. - Prima era un giaguaro che faceva scappare la gente che poteva darci delle noie, ed ora