Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: fece

Numero di risultati: 63 in 2 pagine

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Ricordi d'un viaggio in Sicilia

168900
De Amicis, Edmondo 2 occorrenze
  • 1908
  • Giannotta
  • Catania
  • Paraletteratura - Divulgazione
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Palermo è la città di Sicilia che fece una più maravigliosa cresciuta dopo il 1860. I Siciliani hanno ragione d'andarne alteri. E' una grande città

mare disegnava le sue forme nell'oro. Dev'essere stato un tramonto simile quello che fece dire al Carducci: Bello come un tramonto di Siracusa

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Passa l'amore. Novelle

241568
Luigi Capuana 18 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
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la fiancheggiavano; evidentemente, persona che veniva da lui. L'occhio acuto, addestrato a veder bene anche da lontano, gli fece distinguere

aveva osato aggiungere qualche parola alle insistenze della madre, si era sentita rispondere un: - Zitta, sciocca! - che la fece piangere mezza

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gli occhi stralunati, agitando convulsamente il foglio della citazione, senza riuscire a parlare. Lo sdegno e l'ira lo soffocavano. Mariangela fece

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, il dottor La Barba Io salutava cavandosi il cappello. Egli fece uno sforzo per rizzarsi ed evitar di riceverli, ma ricadde sul sasso, appoggiandosi

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, sgombrata dalla catinella la seggiola, la offriva a don Pietro brontolando: - Voscenza ci benedica! Si accomodi. - Eh! Questo tempaccio! - fece don

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risoluzione di star zitto, a ogni costo, non gli fece chiuder occhio durante la nottata. Non dormiva neppur lei. La sentiva voltare e rivoltare al suo

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risposta, fece un energico gesto che significava: - Mi dovranno tagliare le mani prima che io metta fuori due soldi! E non lo diceva per tirchieria o

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lo fece dire due volte. - Aspettate; torno sùbito, - rispose. E corse alla casetta lassù, dove sua moglie preparava una buona minestra di fave sul

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due, domani quattro palanche, finchè un giorno non gli vide commettere un sacrilegio che lo fece inorridite. Il leprino lo avea fermato davanti a una

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era scappata via con quell'amante, ma era andata in campagna, da certi suoi lontani parenti. Alla sentenza del marito, la signora Dea fece una

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appena si accorse che il barone, riaffacciatosi al terrazzino, guardava verso l'albergo, si cavò il berretto e gli fece una profonda riverenza. - Brava

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tosse di cima alla scala li fece voltare a guardare in su. La Trisuzza, vedendosi scoperta, scese rapidamente i pochi gradini, e, non sapendo come

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, - fece don Pietro, - ti parlo per tuo bene. Voglio aiutarti, voglio aiutare tutti e due a mettervi in grazia di Dio.... Non dovevi farglielo, no

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del morto, fece uno sforzo per metter a posto le mascelle, chiudergli la bocca, e legò le due punte su la testa del cadavere. La rigidità era

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, stendendo il braccio a traverso. - Ah! - fece don Pietro. - Dobbiamo attendere il vostro compagno assieme col massaio.... Posso sedermi su quel sasso

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che si spazientiva di non riuscire. - voscenza permetta, - disse Trisuzza. E fece sùbito da sè, rizzando la testa, rossa in viso dalla vanità che le

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penserà lui.... - Si udiva un'altra voce, quella di Trisuzza certamente, ma non si intendevano le parole. Don Pietro si rizzò, si stirò, si fece il

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io? A buscarsi il pane. - Entriamo in casa un momento. Devo parlarvi. Lo fece entrare di mala voglia. Don Pietro si sedette, ed essa rimase in piedi

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Comizi fiemmesi

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

mediante la stampa con interesse e larghezza d’idee il movimento. Anche durante la campagna elettorale non fece irrisorie promesse: è falso quanto

I primi cattolici in Parlamento

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari– Società Naz. di Cultura, 1908, 86-107.
  • Politica
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, (allarme del quale si fece sollecitamente eco molta parte dell'episcopato, legata a famiglie ricche ed aristocratiche da utili consuetudini)"In una

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Teogonie clericali

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 108-137.
  • Politica
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, quando non era ancora proprietario dell'Osservatore Cattolico ed iniziava la sua carrie¬ra, fece ammirare al piccolo gruppo dei suoi amici O' Connell e

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La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 207-245.
  • Politica
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lo studio e la risoluzione delle questioni più gravi e fece anche sciogliere, per questo, la Commissione permanente nominata dall'episcopato nella

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CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?

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Capuana, Luigi 9 occorrenze

. Appena Saltacavalla seppe che il Re aveva mandato a chiedere in isposa la figlia del Re di Francia, si fece avanti stropicciandosi le mani

sue sorelle minori. Cacio fece una bella riverenza e diè principio al canto. Quando giunse al punto che diceva: - Tocca a voi di fare il più! il Re

; non voglio nidi su la mia pianta. E il giardiniere, presi quei fili di, paglia, quelle piumine, quel po' di refe, ne fece un batuffolo e lo buttò

Re fece la grazia al lupinaio e alla moglie, e la Regina, incantata della bellezza e della modestia della ragazza, se la tenne nel palazzo per

un bel regalo, tornate a casa vostra; e più amici di prima come suol dirsi. La vecchia non rispose niente; fece un fagotto dei suoi quattro stracci

compatimento e di perdono, se non aveva saputo frenarsi. Si fece animo, si chinò sulla gabbia dove il pettirosso saltava da uno stecco all'altro, e

, la signora fece fermare la carrozza e attese che quella ragazza, così bruna da sembrare una mora, vestita poveramente, e con quel fagottino sotto

la casa di comare Formica. - - Tu sei pazza, moglie mia! - E tu sei sciocco, marito mio! La cattiva donna tanto fece e tanto disse, che indusse il

, il Cielo gli fece la grazia; e il giorno che il capo dei Ministri andò ad annunziargli: - Maestà, è nato il Reuccio! - il Re, fuori di sé dalla

IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO

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Salgari, Emilio 17 occorrenze

via, chiusa da uno steccato, fece fare al cavallo un fulmineo volteggio e riprese la corsa di ritorno. I cavalieri che lo avevano seguito giungevano

uomini, come seccato di quella curiosità, poi si levò garbatamente il cappello, strisciando con un moto grazioso sul tappeto la lunghissima piuma e fece un

conte con ira. - Gettarci in mare, forse? Il signor di Ventimiglia fece col capo un gesto negativo, poi muovendogli incontro col cappello in mano

in quel momento la ronda, che si era rinforzata di altri due archibugieri e che era sempre seguita da quel dannato taverniere, fece la sua entrata

alzato, ciò che voleva significare che l'udienza era finita. Il conte fece un profondo inchino e uscí insieme ai suoi tre spadaccini, non troppo

aver ripreso respiro, fece cenno ai suoi amici di seguirlo senza indugio. Si cacciò tra le splendide piante e, dopo aver percorso quattro o cinquecento

dinanzi all'ostacolo ed allargò le gambe, mandando un grido. Il guascone fece fuoco alla distanza di venti passi. La detonazione fu seguita da un nitrito e

breve silenzio, rispose: - La vostra domanda mi stupisce un po'. - Ah! - fece il conte. - Mi direte allora chi era, quindici anni or sono, il

, si fece udire. - Il gattaccio soffia, - disse don Barrejo. - Deve essere arrabbiato. Ora t'accomodo io! Era tutt'altro che un gattaccio! Si trattava

interruzione, mentre al di là apparivano delle splendide piantagioni d'indaco e di zucchero. A mezzanotte il conte fece mettere i cavalli al passo, per non

ricevere degnamente il conte. - Eccoli! - gridò in quel momento una delle tre guardie. Don Barrejo fece un salto indietro e si portò sotto le finestre

. - Avresti almeno potuto pregarli di lasciarci libero il passo per raggiungere la fregata. - Uhm! - fece Mendoza, strappandosi tre o quattro capelli - I

fece una smorfia, poi si slanciò come un toro furioso contro il taverniere, vociando come un ossesso: - Largo ai guasconi! La sua draghinassa piombò con

fra le splendide palme, quando alcuni archibugieri, che si tenevano imboscati fra le macchie, balzarono fuori, gridando: - Ferma! Buttafuoco si fece

interamente illuminato. Si guardarono l'un l'altro, fissandosi intensamente con ira: poi il capitano, che pareva il piú impaziente, malgrado l'età, fece tre o

massacrarci a vicenda. - Che cosa volete dire, señor? - Che con un po' di dobloni si potrebbe accomodare questa faccenda. Il capo squadrone fece un gesto di

incontrarla sul vascello e vi fece far fuoco sopra piú presto che poté, affondandola; e cosí fu, senza saperlo, lo sterminatore di quei disgraziati