Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: accordarsi

Numero di risultati: 4 in 1 pagine

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Per la solenne inaugurazione della cassa rurale di prestiti S. Giacomo

398285
Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1897
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 30-45.
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Ad un tal limite, che forma la maggiore delle sicurezze della Cassa e di voi, se ne aggiunge un altro: io dico il limite che l'assemblea di tutti i soci assegna, determinando il massimo dei prestiti da accordarsi ad ogni singolo socio.

Pagina 35

Note sommarie per le organizzazioni professionali nell'interno della Sicilia

398975
Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1901
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 197-204.
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Infine, se il magazzino può avere un capitale sufficiente, potrebbe accettare la merce manufatta come pegno nei mesi quando la si preparano i lavori per i mercati di està [sic], o quando le richieste della clientela vengono meno; con la cautela però che il lavoro manufatto non superi le richieste di piazza, e alla concorrenza dei fidi che potrebbero accordarsi ad ogni capo-fabbrica [sic].

Pagina 201

La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

400879
Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
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Il fanatismo, che fu già rimproverato sino alla nausea ad alcune manifestazioni passate di zelo ortodosso, minaccia oggi di risorgere, alimentato e diffuso contro la Chiesa, per opera di partiti che si dicono giovani e che in questo sono vecchissimi e illiberali: sia permesso a noi, che siamo irresponsabili di quelle antiche violenze, protestare contro le nuove; e nel nome della dignità e della sincerità della coscienza umana chiedere agli uomini di tutti i partiti e di tutte le opinioni il più largo rispetto dei convincimenti altrui, ed invitarli ad accordarsi a vicenda, nei limiti della legge, ampia libertà di propaganda per ciò che par giusto e umano ed ideale. Vincerà, noi sappiamo, la causa del bene e di Dio; e se, nella lotta, noi stessi che vogliamo esserne i difensori impareremo a conoscerla meglio, ed a meglio illustrarla, ed a meglio convergere verso di essa ogni aspirazione ideale dell'umanità, e a dar convegno in essa a tutte le anime che cercano onestamente e sinceramente il bene, sarà molto di guadagnato, per noi e per la Chiesa.

Pagina 251

Teogonie clericali

403807
Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 108-137.
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Gli uomini del centro ed i pochi democratici tipo Toniolo hanno tutti rinunciato a qualche cosa del loro programma, del loro passato, delle loro convinzioni, non già per accordarsi in un programma comune, che non c'è, ma semplicemente per passare. Prima ancora di nascere, essi si sono assunti la responsabilità dell'appoggio a un governo volgare, insincero, incapace, addormentatore, come fu quello dell'on. Fortis e come è ora quello dell'on. Giolitti. Il movimento sociale l'hanno quasi intieramente sacrificato. Se il prof. Toniolo non vivesse tutto nei suoi pensieri e nei suoi fantasmi, noi vorremmo chiedergli con quale sincerità egli dice, o lascia credere, di ritenere che la politica di oggi ha qualche cosa di affine con quella che egli bandiva ai quattro venti sotto Leone XIII, quando proclamava la decadenza delle classi alte e della borghesia capitalistica dal dominio politico male esercitato, e l'alleanza definitiva della Chiesa con le classi popolari, le quali avrebbero ormai dovuto essere far tutto. La politica che prevale è precisamente l'opposto di questa concezione devotamente rivoluzionaria; e pure il Toniolo è uno dei fattori di questa nuova politica e sta organizzando, col denaro dell'episcopato italiano e del clero l'«Unione popolare». Nella sua azione,oggettivamente considerata, non c'è sincerità.

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