, dicevamo, avrebbe sentito uscire da una finestra la dolce voce di Jolanda, la figlia del Corsaro Nero, che gridava: "Ah, non me lo vuoi comprare quel
quel lume gittava a quando a quando de' riflessi mobili e vivi. Una voce, la voce cara e dolce che il topino fuggiasco conosceva, gridava davvero
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Moschino lo mordicchiavano per chiasso, e gli davan la baia. - Rifà almeno il letto, buono a niente che sei! - gridava Moschino dopo aver addentato quel
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fosse troppo stretto per lui. I fratellini facevano: cip, cip, cip, con garbo, lui invece gridava: cipí, cipí e non smetteva mai. — Ecco, lo chiameremo
vicino a Passeri. Anche gli altri passeri tremavano di paura e gridavano: — Scappiamo al bosco! Andiamo via da qui! — Restate qua! — gridava Cipí dalla
fitto. La caligine gli bruciava gli occhi, la stanchezza gli fermava le ali e lui gridava: — Mamí! Mamí, — e intanto precipitava sempre piú in fondo
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saltò fuori dalla mano e scappò via. — Forza, Cipí, vola! Vola sin qui! — gridava la sua mamma dal tetto, — vola dalla tua Mamí! I ragazzi lo rincorrevano
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Cipí passò davanti a tutti. — Vola anche lui come me! — gridava mentre — precipitava. — Mamí, mi viene incontro! Ad un tratto, quando gli sembrò di
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accoppia! Qualche volta, a sera, ansanti s'accorgevano... di non aver mangiato. — Che importa? — gridava Cipí. — Mangeremo domani! — sospirava Passerí
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! — Che c'è? — chiese Cipí sporgendosi fuor dalla tegola. Ma dovette ritirarsi in fretta, perché un altro vento, venuto dal mare, furioso gridava: — Uuuuu
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al cielo. Qualche foglia, molto affezionata al ramo, non voleva staccarsene e faceva sberleffi al vento. — Via! Via! — gridava il vento scopando i rami
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. Ad un tratto sentì un grido e sùbito accorse. Giulio s'era cacciato tutto sotto le coperte e gridava: - C'è un uomo sotto il letto; aiuto, aiuto
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per la casa in cerca del portapenna. - Chi me l'ha preso? Chi l'ha visto? - gridava. Dovette andare a scuola senza averlo trova, e finì col dire una
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, gridava l'urgenza del punto sorgivo della sua bellezza, lo sguardo. Gli occhi della modella addormentata erano chiusi, e nulla le toglievano: la figura
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Sultano altrettanto grande e potente, e gridava: «Gentile Bellini!» E sognò che lui, Gentile, andava davanti al Sultano: ed era l'uno e l'altro insieme
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la Regina. — Evviva! Evviva! Urrà! — gridava Tit. — E lo stracciarolo? Non eri con lo stracciarolo? — chiese sottovoce Caterí. — Ma sí, infatti l'ho
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non capissero niente, correvano anche loro. Anchise gridava: — La mia paga, ehi! La mia paga! — E il milionario, sperando di riavere le sue cento
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ogni colpo che faceva partire, ella gridava: - Viva Sant'Agata! - Se la vedeva davanti, con quel viso bruno e quegli occhi neri, e coi capelli che le
esercizi militari... Glielo gridava quasi senza voltarsi, correndo, dalla paura che sua madre non venisse ad afferrarlo per un braccio e non lo legasse alla
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Un corvo si era posato a volo sul dorso di un grosso cane di San Bernardo in corsa. - Amici - gridava lo stupido uccello aggrappato ai peli del cane
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Giovanni, il burattinaio, un omone con una gran barba, affacciava la testa di tra le quinte, e gridava al colto pubblico e all'inclita guarnigione
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Giovanni, il burattinaio, un omone con una gran barba, affacciava la testa di tra le quinte, e gridava al colto pubblico e all'inclita guarnigione
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parole: quando il Manin gridava al popolo dal poggiuolo delle Procuratie: Al mare, al mare, o Veneziani, al mare, e quando nella Lunetta 13, avendo una
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“MENTRE CAPPUCCETTO ROSSO GRIDAVA DI TERRORE, UN BOSCAIOLO UDÌ I SUOI URLI...”
MA POI CHE UN RAMOSCELLO GLI STRAPPAI, UDIMMO VOCE CHE GRIDAVA: “VILE!... TU UCCIDI UN UOMO MORTO E NON LO SAI!”...
COME LE PECORELLE ESCON DAL CHIUSO, SOVRA DI NOI CALARONO AD ONDATE TREMILA PAPERINI A BECCO IN GIUSO! “O MANI, O DURI PUGNI, OR M’AIUTATE!” GRIDAVA
. Vistosi perduto, il malvivente faceva il gesto di estrarre una pistola e gridava: «Lasciatemi stare, o vi ammazzo ». Quindi si divincolava fuggendo in
realtà delle cose, finché venne ad un tratto a farceli aprire la voce rude del signor Sella che ci gridava in aspro modo: memento che a capo di questa
la mia auto è stata fermata dalla folla dei dimostranti che gridava: «Pane, pane!» .
Giunti all’Albergo del Quirinale, l'ispettore di P. S. Marchioni li invitò a sciogliersi. La folla gridava, tempestava.
Delirio. - L'aumento dei pazzi in questi giorni fa impensierire. Anche ieri una povera donna, tutta discinta, gridava per le vie:
, ferma — gridava al figlio: — c'è un ferito, bisogna soccorrerlo ».
Il Caletti scese, sconvolto. Gridava: «Non ho visto niente, quei fari mi hanno accecato. Dio che disgrazia!» . Alle sue grida si univa il pianto del
anche da noi potrà essere predominante nel governo il partito socialista, quello che ieri, anche dopo la vittoria, gridava evviva Lenin ed evviva la
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Quest'ultima asserzione, fra parentesi, io l'ho sentita da un botanico moderno, valente nella determinazione delle specie, il quale gridava che il
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Singolare il metodo di lavoro. Tenendo davanti a sé la lastra fotografica, Annie, mezza sorda, gridava di ogni stella la classificazione spettrale
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Tentò persino perquisire il sindaco, che fra questa popolazione si trovava; e gridava ai suoi uomini:
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e con altri mezzi anche peggiori usati verso chi gridava più forte.
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infondeva nella sua esecuzione una vita indiavolata, mi gridava i nomi degli strumenti, li imitava con la voce, urlava nei punti di grande sonorità
Morte ai preti! Morte a nessuno! gridava il solitario dall’alto del balcone alle moltitudini rispondendo alla terribile loro esclamazione! Morte a
tua vita!" "Voga! Voga! - gridava ancora il principe impaziente di raggiungere il fuggente tesoro. - Voga, e se non basta un marengo
che dà la disperazione. Invano Manlio gridava non lo strangolasse, invano, che anzi quando conobbe la voce amica dell’artista per impulso di simpatia
Così gridava, ancora pochi anni or sono, il venditore di focaccine all’essenza di rosmarino.
Il cialdonaro, il venditore notturno di cialdoni dalla voce stentorea che gridava: — Cialdonâroo, cialdonii: quattro per un bajocco!
Andava in giro nella settimana che precede quella Santa e gridava: — Lo scacciaraagnoo! Ripuliteve la caasa, donnee!
Andava con la sua ruota, si soffermava ogni breve tratto, e con voce squillante gridava: — Arrotinoo, signori!
Lacero, con il sacco sulle spalle, si fermava ad ogni tratto di strada, poneva la mano all’orecchio, e con voce gutturale, gridava: — Aèoo! Grida che
), chiamate Lanternoni. Egli per invitare la gente a comperare la sua merce, gridava con voce stentorea: — A ccinque una grossata, dieci una pavolata, venti una
quale si pranza. Egli gridava: La Persa, la menta, le viòle e ttutte sorta d’erbe fine e odorose. Un tale di questi venditori ci ricamava anche dei
una scimitarra; e di quando in quando gridava: Viva la Santa Lega!; questo vomo perchè soleva gridare per Roma: Fate-ben-per-voi era anche dal popolo