dottori della chiesa che a partire da Aristotele si sono confrontati, indicando anche la linea - in qualche modo continua - che unisce il pensiero
politico moderno e il pensiero politico degli antichi, almeno quando si tratta di filosofi dell'età classica, in particolare Aristotele.
? Aristotele, Storia degli an.
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«malinconico» (o «atrabiliare»). Quest’ultima tipologia, dominata astrologicamente dal pianeta Saturno, era considerata fin dai tempi di Aristotele quella in
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Platone può essere tradotta in una di Aristotele: questa equivalenza resta alla base del posto paritetico assegnato ai due nell’affresco famoso, non ha
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È sotto questo duplice aspetto, di principio e di connessione necessaria che la causa appare teorizzata da Aristotele nella Metafisica 1, dove
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...» Ora, porre la qualità come una quantità che costituzionalmente non si possa misurare, non è un assurdo: né era assurdo, per Aristotele 31 di
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Il divario corrisponde a quello che Aristotele pone tra tragedia e commedia: le persone della tragedia sono figure storiche, il cui agire e patire
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della filosofia dell'esperienza. Le due grandi fonti del pensiero estetico sono la Poetica e la Rettorica di Aristotele, e le loro derivazioni latine.
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La Rettorica è il trattato dell’arte di persuadere o del discorso; ma, specifica Aristotele, del discorrere nell’Areopago, cioè della discussione
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Rettorica di Aristotele, e nel De oratore di Cicerone, che ne dipende. Vi sono vari modi di persuadere: presentando la prova, dimostrando con argomenti
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ogni scienza e della stessa economia;fino a che Boezio (m. 525), al tempo di Teodorico in Italia, traducendo Aristotele, iniziò quella serie di studi
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, almeno nelle grandi linee, e oggi relativamente mature, come tutti i sistemi filosofici da Aristotele a s. Tommaso, agli scrittori di etica e diritto
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queste forme di schiavitù si connettono così intimamente al pensiero, agli ordinamenti, e agli interessi della antichità, che uomini di genio (Aristotele
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, Aristotele; ricondotti ad una legge provvidenziale del cosmo e della umanità da s. Tommaso e Dante; illustrati nell'economia delle specie organiche da Milne
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aspirazione, desiderio di vita, essi stiano come chiusi in una stufa, disputando solo sulle regole sillogistiche di Aristotele, o sugli errori di
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, compiacimento di esteti o di professionisti, sapienza messa insieme studiando Aristotele o il Maestro delle sentenze o i naturalisti contemporanei
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antichi biologi, a dir vero, e primo fra tutti Aristotele, si erano posti il problema dell’eredità, avevano cercato di indagare come e in qual misura i
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Aristotele così definisce i sessi: « maschio diciamo l’animale che genera in un altro essere, femmina quello che genera in sé stesso » (De Gen. An
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Aristotele, 23, 285.
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La concezione linneana è sostanzialmente quella di Platone e Aristotele, che era stata trasferita nella filosofia cristiana: ogni specie esiste in
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Aristotele dedicò diverse opere alla biologia: La storia degli animali, Le parti degli animali, e il trattato Della generazione. Tutte queste opere
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persino Aristotele, il grande naturalista e filosofo greco, che fu maestro di Alessandro Magno, e che Dante chiama « il maestro di color che sanno ». È
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È assai dubbio però che, come vogliono alcuni autori, si possa addirittura ammettere che Aristotele sia stato un evoluzionista molto avanti lettera
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. Idee analoghe - non lontane, dunque dalla osservazione già fatta da Aristotele - furono espresse anche dal Robinet (1735- 1820) di Rennes, che le
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È questo il tempo in cui cominciano a farsi strada i dubbi sulla legittimità del finalismo, dell’armonia prestabilita ammessa da Aristotele, e
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Aristotele, 17, 20-23, 68,70, 99.
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idoneità all’ambiente non sembravano spiegabili altrimenti, da Aristotele in poi, che con l’ipotesi di una forza superiore ed esterna agli organismi
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Intorno a queste difficoltà, da Aristotele in poi, si è discusso, e si potrebbe ancora discutere lungamente. Non si può pretendere di esaurire un
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la teoria (la chiama «teoria») della creazione esposta nel primo libro della Genesi, e con la teoria di Aristotele della generazione spontanea, e
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L'aristocrazia della scienza, che Aristotele diceva impossibile, ma che pure domina da molti secoli in China, è la sola che possa star a petto della
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E l'osservazione risale ad ARISTOTELE; il filosofo nota, ad es., come il remo immerso nell'acqua, pur essendo intero ci appaia spezzato. Ma il senso
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enunciato si ravvisa una veduta della più alta importanza, che può già riattaccarsi ad ARISTOTELE, e che KANT ha posto a fondamento della sua «Logica
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taluno volle ricercare il germe nello stesso concetto di ARISTOTELE, riattaccandone la causa alle fonti onde questi trasse «l'arte del discorso», tende
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Infatti già ARISTOTELE prese come base della sua costruzione la Geometria e la Retorica.
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Aristotele, la grande sintesi
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-348 a.C) e soprattutto con Aristotele (384-321 a.C.). Il loro pensiero è troppo complesso per affrontarlo qui: basterà qualche nota che riguarda l
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Aristotele adottò questo modello e lo complicò aggiungendo 22 sfere. Ma soprattutto ne fissò i presupposti teorici. Sopra il cielo della Luna i moti
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questi, i pitagorici, Eraclide Pontico (385-322 a.C.), Seleuco di Seleucia e lo stesso Aristotele, che indicò come prova della sfericità terrestre l
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Anche lui eredita i principi, meglio, i pregiudizi, di Aristotele sulla circolarità e uniformità dei moti celesti. Da Ipparco deriva l’atlante
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mezzo l’etere, l’inafferrabile quintessenza di Aristotele. Ultima, la sfera delle stelle fisse, lontana 20 mila raggi terrestri. Come si vede, nella
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in latino dell’Almagesto e del De Coelo di Aristotele, avviando il recupero di conoscenze che si erano perdute.
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doveva aver letto Tolomeo. Per Dreyer, la Divina Commedia rispecchia le idee cosmologiche correnti nel Trecento, improntate a un Aristotele di riporto.
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aristotelico, dove non dovrebbe esserci nulla in quanto l’universo di Aristotele è chiuso, ha un bordo dove tutto finisce. Dante alza lo sguardo ed è
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centro, liquidi tutte le astrusità e gli errori del sistema tolemaico. Niente affatto. Tolomeo, sulla scorta di Aristotele, riteneva che le orbite
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trovarsi al di là della Luna, nel remoto cielo delle stelle fisse, che di conseguenza, contro il parere di Aristotele e della Chiesa, risultava soggetto a
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affermato Aristotele duemila anni prima, passarono dalla meteorologia all’astronomia e le sfere di cristallo scomparvero, lasciando i pianeti soli a
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orbite perfettamente circolari di Aristotele e Tolomeo neanche davanti all’evidenza che non funzionano.
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Questo lavoro (1) intorno alla filosofia d' Aristotele nacque tra le mani dell' Autore senza un disegno premeditato, e quasi contro la sua intenzione
L' esposizione del sistema metafisico di Aristotele, quale si può raccogliere da' libri a noi pervenuti, induce nell' animo di chi lo considera un