!... Perchè questa povera gente non deve avere più nulla, nulla della famiglia ? - andavo pensando. - Perchè devono essere costretti a rinchiudersi qui, ove
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tutto da solo!" "Possibile?" "Certo, io andavo avanti come sempre, quando fui attaccato e con la mia spada feci tanti di quei buchi nel corpo dei
Andavo sempre in campagna dalla nonna, per le vacanze. Facevamo i bagni nel fiume, giocavamo a briscola e all'ometto nero sotto la pergola del
- Quello non cambia. È avanti, che bisogna guardare. - Forse... gli altri. Ma io... - Tu vai a scuola, immagino. - Ci andavo, si. - Quindi dovrai
: voglio dire, una donna! Per una donna, precisamente. Diretto a casa avevo preso non so più come la via diametralmente opposta a quella di casa mia. Andavo
, in semplice prosa, in prosa da processo verbale. E andavo, andavo, andavo sempre diritto innanzi a me, ripetendomi il verso famoso:
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Perché in principio davvero non facevamo nemmeno l'amore. Per un poco siamo andati avanti cosí. Io lo andavo a trovare, la sera, mi sedevo lí sul
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Sí. Io ho cominciato a piangere, e ho pianto non so quanto tempo, avrò pianto per due o tre giorni, senza mangiare e senza dormire. Ogni tanto andavo
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Poi, sono stata qualche giorno a letto, e Topazia mi curava. E quando sono stata bene, andavo in giro con lei per la città, e l'aspettavo
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Certo. Viaggiavo, andavo in giro, e avevo ragazze.
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Pochi giorni prima d'incontrarti. Gennaio, era. Io me ne andavo in giro nella pioggia, e avevo una grandissima voglia di morire. Camminavo sul ponte
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Io sí. Io ho una memoria incredibile. Quando andavo a scuola, imparavo tutto subito, i fiumi, le capitali, le guerre, tutto, tutto. La maestra diceva
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quella precauzione ai pensionanti sbadati. Dovevano essercene parecchi di questi sbadati, perchè ogni volta che io andavo a trovare il mio vecchio
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andavo a trovarlo appunto per godermi le sue improvvisazioni, che spesso valevano più delle sue lezioni all'Università davanti a tre, quattro, cinque
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ha sbagliato. Andavo pei fatti miei. Guarda, ti sei messa in capo questa storia della gna' Lola, giusto quando c'è qui in paese suo marito! Vedi
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rintracciare la strada? Non lo so; io andavo, andavo, senza pensare alla meta, ma sicuro di non mancarla.... Quando mi trovai nella via in cui abitava l'amico
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veramente mi sembrava di non potermi più sollevare di terra. Me ne andavo sulla riva del mare, poichè in casa della zia soffocavo, e stavo giornate
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E quasi ogni volta che andavo da lei le portavo una lettera e gliela deponevo di nascosto nel paniere da lavoro; e lei non mi rispondeva, ma non
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sentivo che era ben altra la mia passione. Me ne stavo di nuovo a casa, di nuovo con un senso misterioso d'attesa: solo la mattina presto andavo a far le
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disgraziato, perchè il marito la trascurava o le ripugnava: o forse anche per distrazione, nella noia senza riparo della sua vita. Io andavo tutti i
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tutto: e non vedevo che un punto solo, in questa caligine, e verso il quale andavo ciecamente. Ed ecco il tempo che sembrava interminabile passa: è
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effetto dei pensieri che mi distraevano, andavo verso i monti invece che tornare a casa. E dapprima credetti di far, senza saperlo, bene, e di
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movimento delle ombre cessò. Dopo tutto non andavo a fare nessun male: perchè aver paura? Eppure perchè desideravo che la persiana fosse stata chiusa
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Quei, lumi si avvicinavano, o per meglio dire io andavo verso di loro senza badare ad altro: mi sembrava di sentir l'aria rinfrescarsi; forse ero
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dimenticai di aver la bambina morta fra le braccia. Eppure ripresi a camminare: e andavo o credevo di andare ancora verso le colline, verso il fiume
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,,. "Il PIatano,,: non potevo sbagliarmi. E andavo andavo, nel sole di primavera, lungo la strada provinciale, col mio cestino, colmo, pensando a questo
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di attesa che mi faceva sperare mio malgrado, non andavo a denunziarmi. Ma a giorni si ridestava in me una sensualità feroce: mi pareva di aver diritto
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ero proprio piccina andavo a scuola, ma ci andai solamente due inverni perchè una vicina mi mandava insieme alle sue figlie, e quando venivo a casa
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ricordava d'un morto appunto in un giorno così lieto. Il camposanto era deserto. Andavo dietro a coloro, camminando lentamente, da visitatore, ma senza
portamonete è ridicolo, e il primo a riderne sono io; ieri l'altro però questa storditaggine mi ha fatto rabbia. Andavo piano piano per via Quattro
madre e partii soldato. Ero a Verona e potei per un po’ frequentare l’accademia. Ci andavo volentieri per godermi i calchi del Pollaiolo, di
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Malgrado i risultati più che soddisfacenti che ottenevo lavorando con la tempera a colla e con l’emulsione d’uovo e l’olio di lino, andavo sempre
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alle sospensioni. In realtà, i primissimi oggetti che ho creato quando andavo a scuola sono stati un casco sporgente che alterava la percezione e un
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se avevo ragione di vantarmi. Ed ero ringiovanito quando, prima dell'apertura dell'Ufficio andavo colla figliola a spendere o in Pescheria o nel
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minestrone, tu non mi buscheri più! — andavo spesso esclamando pieno di mal animo contro di lui che era forse del tutto innocente e senza colpa veruna.
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Più tardi; mentre con la forchetta, io andavo sbriciolando il mio banale tonno all’ olio, prima di ricoprirlo con la salsa, non potevo togliermi, no
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― Non offenderti cara (m’ha detto) ma proprio ieri, mentre andavo sfogliando il grosso pacco delle mie ricette cucinarie, me n’è capitata sotto agli
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«Faccio questo mestiere perché esistono le donne. Da ragazzo andavo alle feste, accompagnavo le ragazze che poi si mettevano sempre con altri. Così
prendeva sesso. Poi un giorno le dissi che andavo a comprare le sigarette e sparii per sempre. Da allora non mi sono più venduto». Al di là della
corte contadina con il senso dei giorni, delle stagioni, lo stare insieme. A Treviglio andavo dalla nonna che aveva la stalla, mentre la famiglia di
Getty: «Ci andavo solo qualche volta».
volta che andavo a trovarlo a Trieste. «La mia unica malattia vera — mi rispose una volta, che diceva di sentirsi male, ed insistevo per sapere che cosa
Andavo a trovarlo, a Trieste, alla Libreria antiquaria che possedeva in via San Niccolò. Se deva in fondo, separato dal pubblico con cui non aveva
ero obbligato ad interrompere le ricerche in causa al male di capo. Mi affacciavo ad una finestra, e se il tempo lo permetteva andavo fuori sul
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Un’altra lettera racconta la vita nomade del musicista: “Andavo da Sunderland a Newcastle, dove assistevo al concerto abituale di Avison, l’organista
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venuta ad- dosso! Non potevo uscire di camera: andavo dal letto al lettuccio. Se per caso giravo gli occhi allo specchio, vedendo un coso allampanato, con
. - Volevo ben dire! - rispose questi. - Andavo spesso dalla cugina, come tutti la chiamavamo in famiglia, perché ella mostrava una grande predilezione
giorni. Anch'io andavo a scuola: ma non saprei dirvi se la mia scuola fosse elementare, o ginnasiale, o liceale, perché mille anni fa, ossia a' miei
insistito fin da un mese prima, quel libro del Verne che si chiama Nel paese delle pellicce. Io cominciai a leggerlo, ma non andavo mai in fondo, perché
passione dalla quale con tanti sforzi, con tanta costanza, andavo appunto in quei giorni cercando di liberarmi. V'era quasi giunto: l'amore non più
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