parla, si discute, si suona e si canta: folk, malavita, protesta, rivoluzione. A me sta bene. Purché i vicini non protestino, i ragazzi possono
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che, se vengono zittiti dai vicini, questi spettatori altisonanti spesso si offendono, rispondono male e fanno sottili ironie sul sistema nervoso
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, diciamo così, per poter mangiare senza invadere lo spazio e intralciare i movimenti dei suoi vicini. Le tavole stipate e sovraccariche sono faticose
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affinità e simpatia. Uomini e donne alternati, coniugi possibilmente lontani, innamorati possibilmente vicini. Se sono presenti, Dio guardi, i quattro
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. Si vorrebbe però che non ce li teneste piazzati in permanenza, e ben allargati in fuori, come oggi si tende a fare un po' troppo spesso: i vicini non
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più difficile. Naturalmente teneteli vicini a voi e lontanissimi dai signori di riguardo senza figli. E per amor del cielo non reprimeteli
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convitati, così non si guardano i tavoli dei vicini, se non di sfuggita e impersonalmente. Non si commentano (né si indicano!) i modi, le facce, i
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, ricordate che alla gente non piace mangiare capelli, sia pur bellissimi. Non leggete i giornali o i libri dei vicini, cosa per alcuni oltremodo irritante
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fronte, non pencola addosso ai vicini. Se il treno è affollato e il viaggio è lungo, quando si alza cede volentieri il posto a chi sta in piedi: non fa
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. Incontrando nei corridoi, nei soggiorni, in sala da pranzo altri ospiti dell'albergo, salutate sempre: buongiorno, buonasera, sorriso. Coi vicini di
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vicini di ombrellone il saluto è d'obbligo, qualche scambio di frase è normale, l'invadenza è proibita. Se i vicini d'ombrellone vi chiedono un favore
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sera ricevete amici e prevedete un po' di baccano, chiedetene preventivamente scusa ai vicini; moderate comunque il chiasso dopo la mezzanotte. Se
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se urlate come ossessi. Quelli che sentono tutto sono vostri vicini di casa. L'unico sistema per migliorare l'ascolto è avvicinare molto la bocca al
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l'unico mezzo per sentirsi vicini alle persone care, o per rompere il cerchio incombente della solitudine. Quindi usiamolo pure per telefonate non
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tavolo centrale gli sposi coi loro amici, ai tavoli vicini gli altri, alternati secondo buonsenso, affinità o caso. Noiosità media. La colazione a
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, come si fa a non ricambiarlo? E poi ci sono le molte persone (segretarie, fattorini, portinai, vicini solleciti) che durante l'anno vi hanno fatto
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fastidioso per gli eventuali vicini di divano e di poltrona, coinvolti loro malgrado in quel continuo su e giù. Per contro, ci son quelli che, chiunque entri e
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guardando con sospetto i vicini. - Non ritirate una carta dopo averla giocata. - Quando mescolate, fatelo sobriamente, senza prodezze spettacolari alla
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, saltare; scherzi, canti, rida, ma impari a moderare la sua voce, perchè questa può recar noia al babbo, alla mamma, ai vicini; giuochi pure col gatto, coll
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continuamente scontenti di questo o di quello. Si ricordino però che all'albergo non si è in casa propria, e quindi bisogna pensare ai vicini, ai quali
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non si serve di questo mezzo di trasporto, ma se per una ragione qualunque lo adotta, non abbia l'aria di temere che i vicini più modesti le
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vicini di casa, in città e in campagna, bisogna usare i massimi riguardi; non disturbarli con rumori di nessun genere, non usurparne i diritti, non
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ritardo alle funzioni sacre, disturbare i vicini per procurarsi un buon posto, interrompere la devozione ed il raccoglimento con chiacchiere, rumori non
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aspirano ad aver diritti uguali a quelli degli uomini. Interrompere i giuochi con chiacchiere, giuocare svogliatamente, ingerirsi nel giuoco dei vicini, sono
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Imprestiti - Fotografie - Autografi . . . . . . . 189 Come si saluta - Rottura d'amicizia - Riguardi verso i vicini - Sigaro e Sigaretta
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comuni: ai vicini rispondono in persona, con una visita fatta insieme, se intendono continuare la relazione, o inviano un semplice biglietto che
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gatti. Non si parla servendosi; è facile distrarsi e cagionare danni agli abiti dei vicini; non bisognerebbe neppure parlare avendo la bocca piena, ma
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buttarsi addosso ai compagni ed agli amici in segno di confidenza eccessiva e disdicevole, non bisogna pestare i piedi ai vicini e comunque molestarli
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troppa mostra coi vicini. Nel servirsi bisogna dare sempre la precedenza ai più anziani ed alle donne, ed evitare di sorpassare la tavola colle mani
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personale di servizio, a non pestare i piedi ai vicini, a non ingombrare i sedili coi bagagli, a non usare sotterfugi per rubare il posto altrui, ad
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vicini, ciarlare con essi, fare ad essi dei dispettucci, sottrarre loro qualcosettina, anche di minimo valore, fare occhiate o boccacce convenzionali ai
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persona scomposta ed indecente. È sconvenienza quella di sottrarsi a destra o a sinistra, di ridere, di chiacchierare coi vicini, di sedersi scompostamente
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germogliare propizio il cattivo seme della discordia, della tentazione, della volubilità. Noi non siamo mai così vicini ad essere infelici come quando non
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un piatto o un bicchiere, che la serva ha risposto male, che ha litigato con la donna di servizio dei vicini, che il bambino ha fatto uno strappo
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ogni punto della terra si è ugualmente vicini al cielo e all'infinito. »
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un arcangelo di condiscendenza: i vicini persone stimabili, onorate : la città dove abita, la più bella del mondo. Le malattie, la sventura, possono
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ritratti sono vicini a chi ebbe tanto caro il volto che rappresentano : nel sonno, nella veglia, fra i fiori, come un tempietto di Dei tutelari, per
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discordia ed anche l'avversione profonda, possono separare irreparabilmente l' uomo e la donna che camminano vicini e che ci dànno la falsa visione della
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, scompagnato da quelle due vite, o da quei due palpiti di una sola vita, sono poco più che un miraggio. Lontani dal Trentino o vicini al paese che li
Vicini, sottosegretario di Stato 19534
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Vicini, sottosegretario di Stato (R. S.) 19527
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Vicini» .
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Vicini sottosegretario di Stato per l'istruzione pubblica. Le due leggi dell'8 aprile 1906, provvidero allo stato giuridico ed economico degli
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vicini raccoglievano venti, e lui raccoglieva cento, per lo meno. I vicini si rodevano. Una volta quel campicello non lo avrebbero accettato neanche
camera, si precipitano giù, nelle braccia dei vicini che domandano ansiosamente: - Ma che cosa c'è? che cosa c'è? - Un uomo sotto il mio letto!... l'ho
destra e a sinistra, avvisando le autorità di tutti i paesi vicini, dando i connotati del fuggiasco, mentre era aperta una severissima inchiesta per
facendomi dei brindisi e invitandomi e ribere, sicché si dovette stappare un'altra bottiglia... Intanto anche le paste sparivano e i più vicini a me
Accademia della crusca
