XVIII: si sa come la dottrina aristotelica non fu appieno conosciuta dai moderni sensisti per un soverchio d' avversione pregiudicata e pel vezzo
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publicanus (Luc. XVIII) »; perchè lo stato interno e morale dell' anima all' uomo è impenetrabile, e solo a Dio palese, « qui scrutatur renes et corda
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pace e la salutare concordia delle cattoliche scuole nel secolo susseguente XVIII, e l' illustre card. Giuseppe Agostino Orsi, ne mena alti lamenti nel
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allora anche nella Palestina «(Jos., Antiq., XVIII, 20) », il suo Vangelo l' ultimo degli Evangelisti, mosso dalle istanze dei suoi discepoli, dei
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trionfo del bene, rendono quel corso, quasi contemperato di varie note, una cotal musica dilettevole al divino intelletto. Nel secolo XVIII i sofisti
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la vedemmo nel secolo XVIII andarsene per le nostre contrade. Al quale miserevole termine, benchè più cause insieme concorse la riducessero, tuttavia
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rimoverà dal loro Iddio (1). Ma quando nel capo XVIII di questo libro stesso prenunzia il grande Profeta simile a lui, e dice espresso: « Lui
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dica, anzi il MAGGIOR ATEO che nel campo della filosofia sia comparso nel secolo XVIII. Egli dunque ha due tendenze: 1 La prima è di sollevar sè stesso
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