, ognuno dei ragazzi riceve la sua lettera. La mamma ne ha abbastanza della sua cura ad Aix-les-Bains, e soprattutto di esser separata dai suoi bambini, e
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non è più « sua figlia », ma nel coricarsi dice ai suoi fratelli: - È però molto piacevole pensare che essa avrà tutto quel che le occorre e che
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spaventarsi, scorge un superbo gatto nero d'Angora. Nicoletta congiunge le mani in atto di ammirazione. Essa ha tutte le felicità in quel giorno: i suoi tre
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mente rimane coi suoi cari fogliacci, e risponde distrattamente, quando risponde, ai suoi nipoti. Finita la minestra, Maria porta il pollo e lo passa
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ama molto «i suoi ragazzi ». - E ora dovete andare a lavorare, - aggiunge. - Sì, Maria, - dice Francesco in tono dignitoso - ma però devi lasciarci
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bicchiere.... e prova subito dopo a fare un brutto giuoco che alla mamma non piace, a tirare cioè delle molliche di pane ai suoi fratelli; ne tira una anche
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tutti i particolari. Nicoletta dà in esclamazioni, s' intenerisce, si commuove. I suoi fratelli si congratulano. Maria sarebbe molto sorpresa se vedesse
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stropiccia gli occhi e guarda i suoi fratelli. È punito: non se lo dimentica, e nemmeno se lo dimentica la vecchia governante. Essa si volge verso lui
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Ma lo scarificatore fa il miglior lavoro. Coi suoi coltelli lunghi, e forti, penetra più facilmente, e più addentro, nelle terre compatte, e le
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suoi fiori, i suoi frutti. DOMANDE: 1. Come si nutre la pianta dal terreno? 2. L'umore succhiato dalle radici serve subito alla nutrizione? - Chi lo
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parmigiano, giallo giallo. Ma non disse nulla ai suoi bambini, Tonino ed Alfredo. Quando questi tornarono dalla scuola mangiarono d'appetito la merenda
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ai suoi compagni. Questi, che stavano cheti cheti e tutti intenti a fare un compito, si spaventarono assai. La signorina rimproverò severamente il
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' più ordinato, sarebbe una gran bella cosa, e chi lo conosce gli vorrebbe anche più bene, perchè, nonostante i suoi difetti, Lucio è buono.
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Un giorno Enzo disse ai suoi compagni: - Io ho un leone e un lupo. Li accarezzo, dò loro da mangiare, vado a cavallo ora su l'uno ora su l'altro ; ed
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IV. Il babbo. Il signor Guglielmo gradì molto la letterina e il pensiero gentile dei suoi figliolini. Li baciò con affetto e disse loro: - Grazie
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suoi compagni. Quando lo vedevano gli gridavano attorno per canzonarlo: - Paura, paura! - Quanti fanciulli vi sono come Gennarino; fanciulli sciocchi
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Un giorno la signora maestra cundusse tutti i suoi scolari a fare una passeggiata fuori di città. - Che bel sole! - dicevano i ragazzi tutti contenti
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vivezza, e gìi cechi suoi scintillavano d'una leggiadria, di un fuoco, che parevano chiamare i baci. IL DESIO. CANZONE DI VITTORINA.
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donna onesta, utile a te stessa, alla famiglia, ed al prossimo. Interroga sempre la tua coscienza, e segui i suoi consigli, se vuoi essere buona
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esse fa male. Se Agnese non si corregge di questi suoi difetti, nessuno la vorrà più per compagna, perchè dove c'è lei non si sta bene. Giovinetta
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, ci ama, e ci fa del bene ogni giorno, ogni ora, ogni istante della nostra vita. Giovanetta, adora il Creatore; ringràzialo dei suoi continui benefizi
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23.Consigli d'oro. Carlambrogio insegna l'attività ai suoi figlioli con l'esempio, e coi consigli: spesso ricorda loro queste sentenze: Le gambe sono
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29.L'angelo della casa. Una giovinetta è l'angelo della casa, se teme Iddio, e osserva i suoi comandamenti; Se venera, ed obbedisce i genitori; ama i
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nettezza; Se non è contenta del proprio stato, e invidia l'altrui; Se fa consistere la religione nella bigotteria; e per essa trascura i suoi doveri
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IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA Oggi Mario è tornato a scuola. Egli ha ritrovato la sua maestra dell'anno scorso, i suoi vecchi compagni e qualche scolaro
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invitato suoi piccoli allievi a meditarle. Quando sentono più viva la voglia di marinare la scuola essi devono ripetere mentalmente: Giovane ozioso
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I PROVERBI DELL' ESTATE Anche l'estate ha i suoi proverbi? Ma certo! e come sono allegri! Giugno, la falce in mano e le ciliege....al pugno. Una
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castagne e incomincia a distribuirle. Ciascuno siede in silenzio gustando la sua parte e mamma Vittoria guarda i suoi bimbi contenti.
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imposte serrate, e prova come un senso di malinconia. - Dove sarà la mia maestra? Tornerà un altr'anno? - E suoi compagni? Essi sono qua e là per i
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LA GUARDIANA DELL'UVA Si chiama Brunetta ed è bionda, d'un biondo oro. Ha i lineamenti gentili, e pure nei suoi poveri panni di campagnola ha un fare
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scuola s'inclinavano e tutti i presenti facevano il saluto romano. Mario, che era in fila coi suoi compagni proprio davanti alla lapide, si sentíva
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prende e lo porta di sopra, nella sua culla di vimini presso il letto dei suoi genitori.
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LELLO Lello è l'uomo più alto di Villa Castelli. Chi lo vede con i suoi nipoti, che sono tutti piccini, si mette a ridere. Sembra un pino circondato
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. Egli sa dov'è la sua casa e quella dei suoi compagni; e della sua casa egli conosce tante cose, che certo la maestra ignora. Che cosa, dunque, deve
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castighi da nessuno. Anche Mario ha promesso alla mamma di essere sempre savio. Che bella cosa se sapesse mantenere i suoi proponimenti fino alla fine
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I BURATTINI Ennio ha portato in regalo ai suoi amici di Villa Castelli un magnifico teatrino con quindici burattini. I ragazzi stasera, assisteranno
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CHI TROPPO VUOLE... Rosa non è mai contenta dei suoi polli: ha una gallina nera che ogni giorno le fa un uovo e pure essa continua a darle da
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. Mario è coi suoi compagni, ma ci sono anche i bambini della prima classe e i ragazzi della terza e della quarta. Di fronte a loro schierano le
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paziente. - II bravo lavoratore fu assolto e ammirato da tutti quelli che erano accorsi al dibattito e i suoi accusatori rimasero umiliati e
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paese. Mario, quantunque i suoi compagni gli dicessero di non farlo, scese giù per il dirupo, aggrappandosi alle ginestre, raccolse il fagotto, e a
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UNA STORIELLA DA RIDERE Questa storiella venne narrata da Sèrafo mentre con i suoi amici stava mangiandosi una scodella di fragole dolcissime e
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Al terzo piaceva giocare alla palla, ma quella mattina non giocò alla palla. Prestò i suoi servizi a un droghiere e rincasò con una boccetta d'olio e
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inscrive i suoi messaggi sugli alberi e sui frutti, anzi ogni settimana ella opera i suoi mutamenti, che indicano il passaggio delle stagioni. Voi dovreste
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centesimino in tasca. In casa non c'era legna per fare il fuoco, non c'era farina per fare il pane. Un mattino il babbo disse ai suoi: - Che faremo
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lodoletta delle praterie vicine, tutti affamati. Sempronella così sollecita per i suoi animali domestici, era altrettanto pietosa verso i liberi e
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LETIZIA DI PASQUA La campagna si è spogliata della sua tristezza e ha disteso al sole i suoi abitini nuovi, i suoi abitini più coloriti e più freschi
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MIA SORELLA «Sempronella ha un anno meno di me. È di poco più piccola, di poco più grassottella. I suoi occhi sono grandi e azzurri, con le ciglia
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dell'intaglio. Venne la guerra, dovè andare soldato. Lasciò a mezzo i suoi lavori, chiuse la bottega. Lo mandarono in caserma. In caserma lo vestirono
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malinconia; la polvere cade a poco a poco sui banchi vuoti. Il maestro sale ancora una volta sulla cattedra, dalla quale soleva vedere tutti i suoi
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villaggio e siamo entrati la prima volta in una scuola. Il maestro ci ha accolti come fossimo suoi figlioli. Ci ha detto che in un anno impareremo a
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