(e si abbandona sul divano, languida)
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, e sul loro cammino la strage... la strage degli uomini... dei cosidetti merli in frak...
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(baciando là dove essa indica ossia sul braccio)
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. Nell'angolo di destra una porta d'entrata che dà sul vestibolo. Porte laterali - in primo piano - a sinistra e a destra. Pochi mobili, ma ricchi e di gran
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angolo, sopratutto sul pavimento.
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là, sul terreno, quando ho sentito il: «signori, a voi!...» invece di sparargli contro... lo avrei volentieri abbracciato... E quando s'è trattato di
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Ah! Bista!... Meritavi che ti inchiodassi sul terreno!
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(riapparendo col cappellino in testa, un mantello sul braccio e un piccolo nécessaire a mano)
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fondo. Ma subito ha un'esclamazione di meraviglia vedendo Bista in frak, soprabito sul braccio, gibus)
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audacemente scollato, il mantello sul braccio, truccata e dipinta come una mondana di stile, la sigaretta tra le labbra, giocando in pieno la sua nuova parte
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(E siedono sul divano in disparte, continuando a voce bassa. Dalla parte opposta, gli altri riprendono)
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sul figlio, va dietro il paravento. Si ode cadere a terra il coltello, mentre il gran velo bianco sparisce come tirato da una mano invisibile
Fra questi ruderi un uomo, nelle tenebre, sta scavando una fossa. È Simon Mago. Sul margine della via un altro uomo guarda, immobile come in vedetta
Nerone depone l’urna sul suolo, presso la fossa.
Fanuèl torna a sederlesi a lato. Rubria posa la testa sul petto di Fanuèl.
Fanuèl esita sorpreso, poi sale anch’esso sul tumulo ov’è Simon Mago. Le trombe continuano a squillare.
Accorrono sacerdoti a spegnere le fiamme sul corpo di Dositèo e con grande agitazione lo trasportano in parte non vista del sacrario, a destra.
Tigellino abbassa il cappuccio della lacerna sugli occhi e s’avvicina alla via, ripartendo la sua vigilanza ora sul corteo, ora su Nerone.
Sul lato destro della via, dalla parte di Roma, s’innalza un grande sepolcro che si prolunga nell’erba; gli si allinea d’accanto, progredendo verso
Asteria s’avanza come persona esausta e dolorosa. Giunta sul limite dell’uliveto s’appoggia al tronco d’un albero, guardando il casolare. Le sue
in giro dal tempiere. Un vecchio coi capo coperto da un palliolum che gli ripara anche le spalle, e sorretto da uno schiavo, sale sul basamento dell
al di là della cortina, sul limitare della cella.
e i ruderi, le preclude ogni via ed essa rimane come impietrita, col braccio teso, atrocemente pallida e cogli occhi sbarrati e fissi sul tumulo da
pantomimi colla maschera muta sul viso chiude il corteo.
gemme. Ha, come Tigellino, un focale di seta annodato intorno al collo, sul petto una collana d’ambra mista a molti amuleti: dalla cintola gli pende un
pergolato sostenuto da quattro colonne. A destra v’è una fonte rustica sul cui margine di pietra è deposta una ciotola e un’idria. Poco discosto v’è un
sentirsi a disagio nel pronunciare un discorso in mezzo ad amici che meglio forse avrebbero affidato tale compito a un giovane sul cui animo non sia ancora
scuola cattolica sociale, avrebbe voluto e potuto svolgere in favore del paese. Un altro punto sul quale si concentrarono in questi ultimi anni gli
partito dominante sollevato l’accusa di «sovversivismo» contro i cattolici, i quali militano nel Partito popolare italiano. Nessuno può ritenere sul
accentramento dello Stato. Quando al congresso del partito in questa Venezia Sturzo riferì sul decentramento parve ai più che si trattasse d’un problema
in un momento di serenità. Constatiamo tuttavia con piacere che finora incidenti gravi non si ebbero. L'incidente di Cembra, sul quale non è fatta la
bisognerebbe che i popolari ovunque si trovino, sul terreno parlamentare o nei comitati locali, di queste virtù della milizia politica sapessero dare l’esempio.
sul terreno politico, quanto maggiore è la loro chiarezza e la loro fermezza sul terreno delle dottrine e quanto è più intensa la vitalità del loro
era divenuto monopolizzatore anche sul terreno economico sociale, della libertà ha fatto addirittura il fulcro del suo programma, onde, nella presente
quando un orrendo delitto politico non aveva ancora proteso sul regime la sua tragica ombra ed i fiancheggiatori non avevano ancora proclamato fallito
, dobbiamo considerarli senza illusioni eccessive, ma anche senza esclusivismi. Sorpassarli vorrebbe dire correre il rischio di trovarsi domani sul terreno