più che una sottile linea verticale appena visibile in tutto quei verde. Esso fa le fusa e strofina la testa sul collo della sua cara padrona. «Non
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contro la sua faccia. - Matù, - mormorà essa. - Matù ti conosce dunque bene? - dice la signora d'Aufran, sorpresa. - Oh, sì! - risponde Nicoletta. - È
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non è più « sua figlia », ma nel coricarsi dice ai suoi fratelli: - È però molto piacevole pensare che essa avrà tutto quel che le occorre e che
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sua apatia, non si sa per qual miracolo. Maria non insiste, ma Francesco la consola chiedendo ancora dei fagiolini. Dopo la colazione di Nicoletta
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fruttificare. Per ciò il terreno, d'anno in anno, si impoverisce, fino a che non avrà più di che nutrire altri ricolti; esso perde la sua fertilità
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terrosa che, per la sua qualità opposta, può correggerne i difetti. Tra queste sostanze la più utile, e la più generalmente usata, è la marna
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natura dei terreni, e dei lavori che vuol fare. Ma badi che un aratro, qualunque forma abbia, deve essere semplice nella sua costruzione; saldo nelle
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dolore per il suo babbo e per la sua mamma!
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Maria sì, perchè e bella per la tua no perchè è fatta di stracci.- L'Emilia rimase mortificata e si strinse fra le braccia la sua pupattola. Non era
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Tornata dalla scuola e salutata la mamma, la Maria correva sùbito dalla sua Bebé: - Svegliati, dormigliona! le diceva rizzandola. E la bambola
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vero niente di tutto ciò. Lo chiamavano «Spaccamonti». Una sera la sua mamma lo mise a letto e ritornò in cucina per rattoppare i calzoncini del figliolo
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Lucio ha un grave difetto: quando deve andare a scuola manca sempre qualcosa nella sua cartella. Ieri mattina era tardi, e Lucio incominciò a correre
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Lucio è il fratellino della Maria. Frequenta la prima elementare. Per la via cammina serio e composto come un ometto. Ieri mattina incontrò la sua
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il burro. Assaggia una, assaggia due, assaggia tre volte... finì per mangiarselo tutto. Ma ora è là nella sua cuccetta, e guaisce, guaisce perchè sta
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volevano bene. La Maria la voleva sempre con sè a giocare. E aveva tanti giocattoli la Maria! L'Emilia vuole tanto bene alla sua bambola! Invece Emilia
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La mamma dell'Emilia era caduta ammalata. La piccina non andò alla scuola per tre giorni, e non toccò mai la sua bambola. Rimase sempre presso il
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affetto. - Il cuore poi ha sempre bisogno d' amare; il cuore sente bensì e gusta quello che accarezza la sua parte di creta, ma intende e ama ciò che
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misurando l'armonia, sapeva esprimere tutta la soavità, tutta la malinconia dell'anima nelle fresche semplici note della sua voce. MARIA.
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più sovente, venuta la sera, le due damigelle accompagnavano Maria alla casa di sua madre; là s' intrattenevano alquanto a frascheggiare con la
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Passò quel giorno, e il di appresso e l' altro ancora. Maria non voleva abbandonare la sua solitaria cameretta; e una muta malinconia occupava il suo
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di sua sorella: essa, voi non ve ne siete accorto.... da qualche tempo, non ha più bene.... » « E dunque, venga. » Era di fatto il fratello di Maria
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patria, si ponesse fra i candidati delle elezioni, per cominciar la sua via politica nel parlamento. Egli intanto menò splendida vita in Londra
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innanzi, quell' uomo dabbene era morto, lasciandovi sole Caterina, la sua donna, e Angiola Maria la sua cara figliuola. In tempi migliori, vivente
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mancava a compire la loro felicità: la parrocchia era lontana dalla sua terra, e la strada rotta e aspra, a traverso di monti e vallate. Nondimeno
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23.Fattura degli abiti in casa. Io conosco una giovanetta proprio ammodo. Giuseppina (così ha nome) governa la sua casa, come la più attenta e
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d'una fanciulla consista nella bellezza del corpo, e trascura la bellezza dell'anima, che è molto, ma molto più importante. Caterina, sua compagna
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buone maniere con tutti; Se è contenta della sua condizione; Se lavora con lieto animo, e più per gli altri, che per sè; Se è modesta nei desiderî, calma
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6.La stalla e la casa di Carlambrogio. Carlambrogio sa quanto giovi un'abitazione sana, e l'ha procurata a sè e agli animali. La sua casetta guarda
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deve! Guai a chi fa piangere la sua madre! Dio conta quelle lagrime, e la cattiva figliola piangerà poi per tutta la vita. La buona figliola rispetta
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ricuperare il senso del mistero, di utilizzare la nostra intelligenza incitandola a ridonare al mondo la sua purità e la sua bellezza. Non ci crediamo, troppo
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IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA Oggi Mario è tornato a scuola. Egli ha ritrovato la sua maestra dell'anno scorso, i suoi vecchi compagni e qualche scolaro
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rispondergli secco: - Se tu fossi stanco dal lavoro, dormiresti anche sui pruni. - Gigione capì l'antifona e, senza proferir parola, continuò la sua strada.
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cosa chiedeva la povera scolaretta? La sua letterina diceva proprio così: «Sento che non posso vivere senza una bambola!». La Principessa volle che
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castagne e incomincia a distribuirle. Ciascuno siede in silenzio gustando la sua parte e mamma Vittoria guarda i suoi bimbi contenti.
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pare di essere ringraziato per la sua fatica, quando vede qualche vacca, mansueta mansueta, voltare lenta la testa verso di lui, e guardarlo con i grandi
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buoni e silenziosi. Mario e la sua sorellina, che ricordano il loro nonno morto da poco tempo, stanno accanto alla loro mamma e chinano il capo
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UNA BRUTTA DIMORA Mario va malvolentieri in compagnia di Federico quand'esso lo vuole con sè a casa sua. In che brutta cascina abita! Davanti alla
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. Dove dormirà il povero vecchio che cammina a fatica reggendosi sul bastone? E avrà ancora qualcuno della sua famiglia che gli voglia bene? Che pietà
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credo che la sua preghiera sia ascoltata, perchè, Chicchi non conosce ancora nessuna malizia. Quando Chicchi ha finito la sua preghiera, la Narcisa, lo
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vecchietta. Si caricò sulle spalle la legna e gliela portò a casa, poi riprese la sua via, contento di aver fatto una buona azione.
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sua. Una notte, mentre il bimbetto dormiva tranquillo gli parve di essere svegliato da una vocina che gli sussurrò all'orecchio: -Se vuoi venir con me
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. Egli sa dov'è la sua casa e quella dei suoi compagni; e della sua casa egli conosce tante cose, che certo la maestra ignora. Che cosa, dunque, deve
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ai bambini, in altri si fanno focacce in cui si nasconde una fava. Chi la trova nella sua parte comanda per tutta la serata i giochi da farsi. In altri
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"MOSCHINO" Mentre Mario mangia, «Moschino» entra in casa a chiedere la sua parte. «Moschino» è un povero cane di nessuno e di tutti; è un cagnetto
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L'AIA DI MARIO Nel pomeriggio, Mario non ha più scuola, e se non piove, esce su l'aia a giocare. Come gli piace la sua aia! Sembra una piazza fatta
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con se i loro caprettini. Com' erano bizzarri! Talvolta qualcuno ad un tratto springava quattro salti, poi si portava belando accanto alla sua mamma
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BIANCHINA Bianchina è tornata dalla scuola, e ha descritto alla mamma la sua nuova classe. C'è la cattedra bella, lucida per la signora maestra. C'è
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ha colpa. Egli è figlio di povera gente; a casa sua stanno tutti in una stanza, e una sorellina piccola ha gualcito il foglio e con la penna lo ha
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COSTANZA E PREVIDENZA Sempronio segue con l'occhio una formichetta che, spuntata fuori della sua buca, accorre verso il cadaverino di un bruco
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stesso alle sue piante, e una gran parte della sua giornata trascorre in mezzo ad esse. Egli s'interessa alla loro vita, le osserva crescere
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