(scoppia l’oragano, il cielo è squarciato da spessi lampi; s’ode lo scoscio de’ fulmini. I Montanari accorrono chi sulla cima delle colline, chi alla
melodramma
– Spessi lampi e tuoni.
melodramma
Il tuono mugghia più che mai, i lampi si fanno più spessi, si odono dall’interno flebili voci. Poi sortono alcuni solitarj; all’avvicinarsi di questi
melodramma
Il tuono mugghia piucché mai, i lampi si fanno più spessi, si odono i Frati cantar Miserere. All’avvicinarsi di questi Don Alvaro torna in sé, e
melodramma
Detti e Bice che comparisce nel fondo della via in costume virile, con stivali e speroni, e lentamente si avanza verso l’osteria. Spessi lampi e
melodramma
continua a bere. Spessi lampi e tuoni.
melodramma
continua a bere. Spessi lampi e tuoni.
melodramma
destra più in fondo vedesi il castello di Stankar; la luna piove sua luce sulle sparse tombe ombreggiate da spessi cipressi; tra queste una ve n’ha di
melodramma
destra più in fondo vedesi il castello di Stankar; la luna piove sua luce sulle sparse tombe ombreggiate da spessi cipressi; tra queste una ve n’ha di
melodramma
continua a bere alla bottiglia lasciata dal Duca – Spessi lampi e tuoni.
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