S'è per domani, sì, zio Brasi. Oggi son venuto a far, la Pasqua a casa mia.
Pagina 15
Corro a governare le mie bestie, e vado a dirglielo. Non dubitate, son cristiano anch'io.
Pagina 17
stare che son di mio marito. - La volontà di Dio era per tentarlo! Egli si metteva a cantare sotto la mia finestra per far dispetto lei che s'era
Pagina 20
Che colpa ci ho io? Vedete come son ridotta? La gna' Lola è meglio di me, lo so! Ha il collo e le mani cariche d'oro! Suo marito non le fa mancare
Pagina 32
Tu piuttosto! Vuoi farmi l'affronto di mostrare a tutto il mondo che non son padrone di muovere un passo; che mi tieni sotto la tua scarpa come un
Pagina 38
Sì, è vero, son pazza! Non mi lasciare con questa pazzia in testa!
Pagina 39
Scellerata non siete voi, comare Santa. Scellerati son coloro che ci mettono questo coltello nel cuore, a voi e a me. Chè se gli si spaccasse il
Pagina 43
Voi che ci credete? Che ci credete che pensano sempre a una cosa quando son via, in mezzo alle altre donne? e non le guardano neppure? Lo volete
Pagina 50
Aspettatemi alle ultime case del paese, che entro in casa un momento a pigliare quel che fa bisogno, e son subito da voi.
Pagina 54
Santa, chè son io che l' ho fatta cadere nel precipizio; e quant'è vero Dio, vi ammazzerò come un cane, per non lasciare quella poverella in mezzo alla
Pagina 55
San Remo, 10 novembre. SON qui da ieri sera. Venite. VIOLA.
. — Però io non son pratica di queste parti. — E narrò che veniva in città per cercare di allogarsi. Il Pigna, allegro di sua natura, fingeva di credere
del letto, sotto il crocifisso. Le mani gli tremavano. Poi, in mezzo al baccano, si udì gridare dietro il portone: — Aprite, signor Canonico; son io
. — Ora ne son certo. Il caso è grave. — Lui! — fu la prima parola che scappò alla madre, senza sapere quel che si dicesse. —Si; il polso me l'ha detto. Lei
Pagina 12
Sorrento, 25 marzo. È proprio vero. Sto meglio, son quasi guarito, intendete? Il male non era così grave come si temeva. Chi ne sa nulla? Questi
Pagina 123
. — Ella!.. è impossibile!.. Guardate bene!... — No! Me l'ha detto il medico. Ed ora ne son certa. Vi ama da morirne... — Vi giuro !... Vi giuro che
Pagina 18
s'incontrarono con quelli di Anna arrossì; e fu quella l'unica volta che fra di loro divampasse un ricordo del passato! — Ora son nonna! — osservò sorridendo la
Pagina 34
Prendete una libbra e mezzo di patate cuocetele nell'acqua e quando son cotte pelatele e pestatele nel mortaio e poi mettete in una casseruola un
Pagina 007
ad attaccarsi; poi levatele e passatele in un tegame a raffreddarsi e quando son fredde aggiungetevi un bel pugno di formaggio grattugiato e tre ova
Pagina 008
che sono state in concia e cuocetele a un bel fuoco e quando diventano rosse levatele che son cotte.
Pagina 013
, si forma una polentina poi si distende su alle costelette dalla parte di sopra e finite di cuocerle e quando son cotte mettetevi un mezzo bicchiere
Pagina 013
Per sei persone prendete una libbra e mezzo fagiolini e cuoceteli con acqua e quando son cotti vuotate via l'acqua e asciutti metteteli in umido con
Pagina 020
non s'abbiano a rompere i pezzetti. Quando son cotti, passateli in un tegame a raffreddare e raffreddati che siano aggiungetevi quattro ova con un
Pagina 021
bianco; e quando son cotte, che ci vorrà circa un'ora, vuotatele in un tegame; poi prendete mezza libbra di mandorle pelatele e pestatele nel mortajo
Pagina 025
bicchiere di vino bianco e fatele bollire circa un'ora. Quando son cotte passatele per lo staccio in un tegame e lasciatele raffreddare; poi prendete mezza
Pagina 026
Prendete le coscie dell’oca impanatele e ponetele sulla graticola. Accompagnatele, quando son cotte, con salsa piccante.
Pagina 061
Vastarini Cresi. Io ringrazio l'onorevole presidente; ma siccome son certo che le spiegazioni che darà il presidente non saranno difformi da quello
Pagina 5881
Ed ora, fatte queste due osservazioni, le quali mi son parse giuste, sebbene mi sieno state piuttosto ricordate da coloro che vi sono interessati
Pagina 8914
della Plebe Francese: "Il mio nome è Vittorio Alfieri: il luogo dove io son nato, l'Italia: nessuna terra mi è patria. L'arte mia son le muse: la
a tutte queste ansie, a queste perplessità dello spirito! Lo scenario è compiuto - le tinte locali son date - la ribalta è abbastanza illuminata - il
basso! - gridò il Virey; - si vuol partire immediatamente. - Più basso? - esclamò l'auriga di cielo in tono più beffardo. - Io son disceso di quattro
Parigi. «- E voi pretendereste che io salissi in quel cassone? - esclamai arretrando; - ma dunque ... non vi son più ferrovie? ... non vi sono locomotive
vista Fourrier non potè trattenere un grido di gioia. - Son dessi! - esclamò lo scienziato. - Le mie creature! ... Rondine e Lucarino, i miei figli di
annunzieranno fra poche ore. Le belle pigianti al levar del sole son balzate dai loro letti di piume di cigno per gettarsi nella folla chiassosa che invade
apparenze, son parvenze, son coscienze, son memorie palpitanti, favellanti in amistà della storia d'altre età!
Lettor, che bella notte! La luna è argento fino, le nuvolette invece son zaffiro e rubino; come tiepida è l'aura, come tutto riposa! Oh l'antica
Steno, orribile famíglia macra e gialla. Son gli stocchi che guizzano come in mano a ribelli, son gli arazzi che sembrano ali di pipistrelli; son le
meglio impara!- E non son più due spade, son due lampi che guizzano; or volano, or s'abbassano, or rotano, or si drizzano, or si arrestan di un tratto
, e non vi son mariti né consiglio dei Dieci; L'amor libero e santo, e Iddio ne fan le veci... Spira vento propizio, fidato ho il gondoliere, qui le
l'arpa ad armacollo, perché lo stuoli li seguita fra i gigli e fra i roveti? Lo stuol lo ignora e mormora: quei due, son due poeti! E meste donne, e
". V'ingannate, signore: la Dio mercé son scaltro, né saprete che avvenne nel cor di Bella Alvaro. Sol vi dirò che quando il freddo corpo ignaro a fior d'acqua
ispiratrici agli amanti che in terra fur timidi e infelici! I castighi, là in cielo, son castighi d'amore.
,- firmagli il passaporto per un altro paese, ammazzalo! la bella s'anco diggià non t'ama, ti adorerà pel colpo della tua nota lama. Le son fatte così; vesti
- I miei giorni in un sogno dileguano; son già lungi, ben lungi i più belli! Come un volo - di uccelli - che emigrano e che solo - precipita in mar
prepara al sole, han nei capegli l'umide radici delle viole, han nei pugni gli steli che diverranno abeti; i morti nella terra son tranquilli e lieti
vostro permesso, diverso come or sono, stato sarei lo stesso! Ora tutto è svanito! e ( perché nol direi? ) i nostri dì son tetri senz'essere men rei
vecchiaccia! Non son uso ad attendere per veder la tua faccia; apri o getto la porta! - Pur nessuna risposta Come al vento d'autunno una tarlata
olezzi, dei raggi serbati ai fiori e agli astri che ancor non son nati! Sol io non valgo una viola, una lucciola? Via! mi esaudisci e mi dona, o
La stanzuccia di Steno stava accosciata in alto di un palazzo affittato da un ebreo di Rialto; palazzo in cui da secoli i topi son signori, e che
gambe e piedi e dita bianche e scure, le ho ben contate un giorno, son tredici pitture! ". E più il povero Ebreo non l'avrebbe affittata, se Steno, il