parecchi mi scrissero, e altri mi dissero presso a poco quello che segue: - Abbiamo seguito il suo consiglio, o meglio, ci siamo provati a seguirlo
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grazia di Dio, - A questo punto siamo arrivati! Ma è un'aberrazione, una demenza universale. L'Italia va in isfacelo. Quando non c'è più lingua non c'è
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poi ci riescono alla peggio. Se nel dir la cosa più semplice, come, per esempio, che siamo andati a cercare un tale a casa, che abbiamo salito quattro
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parlato; fra le quali e le proprie, che non ignoriamo, e che usiamo anche spesso, ci siamo avvezzati a non far differenza. Di tali parole e locuzioni non ti
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, parlando italiano, siamo tutti riluttanti ad usare parole e frasi che non appartengano a quello scarso materiale linguistico che si possiede
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, oltre che un piacere di natura artistica, un vantaggio, di cui gli siamo grati. E ti sarà incoraggiamento e compenso quello ch'io molte volte osservai
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... Vorremmo, se fosse possibile, che il Milizia stesso potesse vedere il progresso già ottenuto in cotale arte dai suoi tempi sino ad oggi e siamo
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danno tramandatoci da un passato di cui non siamo responsabili, da quello che si verrebbe procurando da noi stessi — certo è che il ritocco non può
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alle nostre condizioni. Noi siamo un popolo stretto da ogni parte da avversari nazionali, che s’annidano sui nostri valichi alpini che scorazzano le
ricordiamo pure che noi non siamo che una parte dell’esercito che avanza e che è più facile criticare che fare. E qui l’oratore racconta popolarmente
eravamo caduti in ginocchio con lui, mentre le campagne dai nostri gioghi alpini mandavano giù giù per la valle il loro richiamo. Siamo tutti
La crisi è apparente, perché molto si è trasformato in questi 14 anni — e specialmente dal 1898 in poi — di cultura, di mentalità; ci siamo
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Forse siamo meno pochi di quel che sembra. Ma che conta? Pusillus grex quia complacuit patri vestro dare vobis regnum.La forza delle grandi vitalità
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la forza della vita religiosa. Esempio doloroso della Francia. Quel che è avvenuto da 40 anni in Italia — Siamo pochi?
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E rimane allora un'ultima forma di lotta, che è solo assai impropriamente tale, ed è quella della quale noi siamo, più che fautori convinti
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interrogazione quando si minacciava la sospensione dei lavori; ma, poichè siamo in tema di ferrovie, mi permetto di richiamare l'attenzione del Governo circa
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permetterei di dirgli appunto che siamo stanchi di promesse non mantenute.
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l'onorevole Camera, che noi siamo in buona compagnia; avendo il Consiglio di Stato dato parere favorevole per l'esonero da qualsiasi imposta, perchè la
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Dirò tuttavia all'onorevole Chimienti, che noi siamo pronti ad accettare che egli trasformi la sua interrogazione in interpellanza. Ora mi limito a
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De Bellis. Siamo tutti cattolici.
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, compiono quello filantropico. Solamente noi medici, che siamo a contatto con la sventura e con la morte, possiamo dire quale opera filantropica questi
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Cornaggia, le disposizioni della legge del 1887 e quelle che noi siamo chiamati a votare. Così voi salvaguarderete gli interessi dei privati, a cui queste
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ministro dirà forse anch'egli la sua opinione) che noi siamo disposti ad esaminare benevolmente tanto tutto quello che l'onorevole Gianturco ci ha messo
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del Governo siamo arrivati a questo punto, ed ora la Camera italiana non ci dirà certamente di ritornare indietro.
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lui!» lo rimbeccò Pratella. «Siamo due a non capire» soggiunse Rossi. «Siamo tre - feci io. - Se intendi di affermare che la vita ha soltanto valore per
esplodenti ... Ma io non volevo discutere di questo, io volevo semplicemente raccontare ... - Ci siamo! - Ci siamo, signor canonico, perché non ci
dirigibilità degli aerostati diverrà un fatto compiuto, come si dice in politica. - Ci siamo! - esclamò l'abate Venini. - Ecco una delle solite storielle
, pensavo freddamente: - Come siamo già estranei! - La risoluzione di dividerci per sempre era stata presa, di accordo, il giorno avanti, dopo cinque anni di
? Ebbene, in nome di essa, io ti rispondo che, per ora, non ha spiegazioni di sorta alcuna da darti. Siamo nel campo delle ipotesi. Ne facciamo una al
temperamento, tal carattere. Noi sogliamo stimare non naturale quel che non saremmo capaci di fare e che pure vediamo fare dagli altri. Siamo buffi
nuovo ad andare? ( Si toglie rapidamente la pelliccia ). Via! ... Potrebbe essere una tentazione ... Tutto ci tenta quando siamo disposte
Pietro Carrara riprese: - Quanti anni son passati? Non m'importa di ricordarlo precisamente; è sempre poco piacevole sentirsi confermare che siamo
in qualche occasione; a Catania forse, l'ultima volta che siamo andati colà per la malattia della marchesa. È uomo all'antica, buon amministratore
il bel complimento che ci ha fatto, siamo preparate a tutto noi signore. Inoltre, non vogliamo privarci del piacere di sentirlo parlare. - Io sono
importa poco. Qui non siamo in Tribunale. Io penso che se si vuole fare il bene si deve farlo col proprio nome. Ma io non vado in Chiesa, ho idee diverse
fermo nella fede cattolica. Io parlo unicamente a quei giovani che mi hanno scritto così." Trasse una lettera e lesse: "Noi siamo stati educati nella
era necessario. Senza di esso la riunione poteva riescire peggio che inutile, pericolosa. "Ecco" diss'egli "siamo parecchi cattolici, in Italia e fuori
Drepano di Trapani; ora, noi corrispondenti di questi tre giornali siamo tutti amici bell'onorevole Orlando e formiamo Fopinione pubblica. Franco non
centro del piazzale. Roberto e il Varvaro scambiarono poche parole e quest'ultimo, volgendosi a Giovanni, gli disse: Da un pezzo il padrone ed io siamo
, - odio le piccole città dove siamo guardati come bestie feroci. Mi lasci vedere la villa, passeggiare e montare a cavallo; a Castelvetrano vi andrò il
. 0144 Oggi, - aggiunse l'operaio; - tutti fanno sciopero negli stabilimenti di Marsala, e noi siamo qui a mangiare un buon piatto di maccheroni. Chi
sempre. Tu ed io siamo due persone ben distinte, - rispose il duca; - non vedo dunque quale sconvenienza ci possa essere. Del resto, morirei se non
con squisita cortesia gli onori di casa. Siamo lieti di annunziare che quella signora è la celebre scrittrice " Melusina " la finissima romanziera
siamo onesti, eppur non lo diciamo. È vero! È vero! - urlava la folla. Passiamo ad esaminare il candidato avversario sotto un altro aspetto. Egli si è
cervo sospi- rando. - Noi, abitatori del bosco, non pos- siamo essere felici, poichè ci minacciano di continuo i fucili dei cacciatori e i cani avidi
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; intanto io vi porterò qualche cosa da man- giare. Quel che ci sarà, lo divideremo fra noi. Ma ci sarà poco. Siamo vassalli del Conte, e non c'è
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scosse e Nennella mandò un grido. - Perchè siamo cresciuti? Perchè non siamo più bambini? - Come mai, mamma, siamo così cambiati? Eppure siamo stati
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, poi la piazza, e salì tanti e poi tanti scalini. - Non siamo arrivati ancora? - do- mandava il grasso e ben pasciuto maggior- domo. - Salite
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una vecchia. - Sapreste dirmi in che paese siamo? - Siamo nel reame di un Re poten- tissimo, che oggi fa sposo l'unico suo figlio; anzi vado al
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porta, por- tone o cancello erano chiusi ermeticamente e non si sentiva neppure un rumore. - In che razza di paese siamo? - domandarono gli
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