, forse invano, a lasciarla. - Se richiesto, di' con franchezza i tuoi gusti e le tue preferenze. Non dire: «Oh, per me va bene tutto, per me è lo stesso
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male nuovo, con una nuova preoccupazione... Oh certo certo si sviluppa in lei il germe di qualche malattia grave e terribile... Dovrà morire, a
una data felice... Oh, un ballo, una prémière al teatro, un five o' clock, una gita, un piccolo lieto avvenimento qualunque della sua vita di fanciulla
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mezzo usò il destino per toglierci dalla beata serenità della nostra ignoranza nella quale vivevamo così felici? Oh, spesse volte un piccolo mezzo, una
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triste vita; e voi Giulia, Elvira, Adele, lontane, perdute. Oh i diversi destini, di tutte noi che sbocciammo insieme, che crescemmo nello stesso vivaio
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sospettiamo, esse soltanto possono ridonarci la pace... » Oh, quanto alla sicurezza, ne convengo, ma ridonare la pace, poi ! E quante volte queste
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materno si fonde al primo vagito del figliuolo ch' è finalmente visibile sotto i suoi occhi. Oh chi saprà ridirla l' emozione infinita, l'esultanza
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fautori di danni contro i quali dovrebbe avere la forza di combattere vigorosamente per riuscire vincitore. E se non l' avrà questa forza ? Oh mamme
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togliere all' altra parte ciò che credono non possa più meritare. Oh quanto soffrono ! Io so d' infanzie ch' ebbero ogni sorriso avvelenato da questi
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quando il loro fisico ne permettesse il compimento, augurarsi la morte per sfuggire all' ingiustizia, alla crudeltà! Oh stringiamoci ai nostri bambini
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suoi occhi l' imagine di lui che l' attende, che l' attende e che l' adora e che avvincerà a sè — oh certo! — per tutta la vita: ripete a se stessa
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ingenua o imprudente, e la ritrova — oh dolore ! — nelle pupille, nel contegno, nelle parole dell' uomo per cui doveva essere invincibile come Venere
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amabilmente... Oh, che cosa diviene, a confronto di questa inenarrabile tortura il dolore più grande, ma diviso, ma liberamente espresso, ma
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durevole e più grave anche, la maggior parte delle volte, della colpa, forse, oh, forse si ritrarrebbero in tempo. Sia la violenza stessa di cui sono
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rinnovata, si prende come prima, in apparenza e in realtà. Ma ella non si sente più, oh, no! quella di prima. Il turbine della passione le ha
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isposa dal fratello Paolo, bellissimo, lasciandolo prendere in isbaglio per lui, brutto e zoppo d'un piede. Offesa per offesa. Oh, prima di scacciare
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' ingegno più vivo. Oh, il contrasto crudele che insorge allora nell' animo della donna, se la sua coscienza è ancora sensibile, se non errò per vizio
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fronte; oh, ditemi, poveri cuori, quante volte li trovate voi a soccorrervi ? quante volte si risponde al vostro appello disperato? Siete sole su un
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pensiero e il genio del suo autore. Chi sono le ispiratrici ? Oh, non formano una classe speciale come le artiste, come le interpreti, e non è
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che la conforti; oh allora la povera maestrina novizia si smarrisce, piange in segreto, si sente precipitata in un abisso... Molte volte è giovane, è
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, li spargono ovunque, vittime innocenti del turbine della vita... Oh aghi, aghi, chi vi canterà degnamente ? Aghi buoni, umili, filosofici, saggi
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' ombra senza lasciar traccia.... Oh, dove sarete voi ora, voi che soffriste meco, che vedeste le mie tristezze e le mie lagrime, voi che pregaste con me
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parole. E perchè questa incoerenza ? Oh i motivi sono tanti: la proposta del marito stesso, l' invito d'un'amica, la facilitazione d'un posto o d'un
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la donna nubile e sola, non è la massima delle malinconie? non è la desolazione più profonda » Oh, mie care! ma qual'è quello stato della vita che
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... Oh si risparmi, la fanciulla, questo martirio del futuro ; risparmi a sè stessa l'onta di vendersi così. Piuttosto lavori coraggiosamente, si
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felici — oh no — ma si è in pace perchè nulla si teme più nè si spera dall' avvenire. E così abbiamo la convinzione di dover proseguire fino alla morte
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quiete dell' inevitabile. Oh morti nella vita: crudeli abbandoni, malattie insanabili, reclusioni eterne, chi potrà pronunciare verso le misere anime che
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. Così le bionde dalle sopraciglia brune sono bellissime, per il contrasto del volto bianco e dei capelli d'oro. Oh bei capelli femminili, degni « di
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I CAPPELLINI Il cappellino è il primo sogno di vanità dell'adolescenza, (oh il ricordo d'un lontano cappellino bianco, guarnito di rose e di mughetti
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, dovrebbe tenere un indirizzo solo, e molto, oh, molto pedestre... Ma la donna prima di essere compagna dell'uomo nel senso fisiologico, lo deve
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sappia degnamente apprezzarli. E così accade spesso, oh assai spesso! nella vita femminile. Ecco una creatura che sortì da natura il dono
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suo povero cuore da tutto il peso d'amarezze e di ribellioni che vi si è accumulato in quelle ore di asservimento. « Oh, pensa la meschina, meglio
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interessa vivamente ancora. Odia tutti i lavori d'ago : dal ricamo al cucito; adora la lettura — oh questo sì — non farebbe che leggere : è un'avidità
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cognate.... Oh, le cognate sono come i satelliti della suocera : aggravano tutte le circostanze, moltiplicano le pene. Talvolta la suocera sarebbe dolce
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(Oh! Oh!)
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(Oh! oh! — Interruzioni al centro)
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(Oh! Oh!)
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(Oh! all'estrema sinistra)
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, cominciò a rimestare col suo bastone, e intanto cantava: Oh, il bel ranno! Oh, il bel ranno! Presto fuori salteranno. Infatti ecco il figlio maggiore
. - Oh, che buon odore di carne cristiana! L'Orco si fermò a piè dell'albero, e cominciò ad annusar l'aria: - Oh, che buon odore! Il Re aveva i brividi
finto gioielliere mostrò l'anello incantato. - Oh, che bellezza! Oh, che bellezza! Quanto lo Fate? - Reginotta, non ha prezzo, ma prenderò quel che
affacciato a una finestra del palazzo reale, e vide passar la Reginotta. - Oh! Com'è brutta! La voglio qui! La voglio qui! Il Re la fece chiamare
, mentre mi saliva un nodo alla gola e, pallido come un morto, ripetevo dentro di me: - Oh povero Cecchino! Oh povero Cecchino! - In un momento io e il
dire con voce tremante per la commozione: - Oh caro! Oh caro! Ah che gioia, che grande gioia mi hai recata, ragazzo mio!... Oh che grata sorpresa
venir subito l'acquolina in bocca. - Oh, eccoli finalmente! - ha esclamato la mamma vedendomi, con un respirone di sollievo. - Dov'è Maria? Dille che
sapere che gran male ho fatto alla fin fine, per copiare un pensiero dallo scartafaccio di mia sorella! Oh! ma da ora in avanti, o bene o male, giuro
, nessuno ci sente.. A un tratto, ha dato un grand'urlo: - Ah! Una vipera!... Uh!... Ah!... Oh!... Ih!... Eh!... - Che urli!... Il fischio della
giornale di memorie, e ora posso copiare in pace. "Oh, se quel vecchiaccio del Capitani non tornasse più! ed invece, è venuto anche stasera. È impossibile
!... Mi ero nascosto dentro l'armadio... Che risate matte ho fatto, con quei ritratti!… Su uno c'era scritto : Un vero imbecille!... Su un altro: Oh
mi era così antipatica, ora mi manda tutto in solluchero!... Oh mamma mia, cara mammina che mi facevi fare spesso da Caterina gli spaghetti con