Il dolore e il compianto per i morti e la cura della tomba, è di tutti i popoli di tutti i tempi. Il vivere è un correre a la morte; tutti lo
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C'è chi, per darsi aria di spiriti superiori, affettano indifferenza per le tombe e sorridono a chi professa apertamente il culto dei morti. Lo
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di otto giorni per gli auguri di capo d'anno, onomastico, nascite, nozze, morti, con due sole parole di rallegramento, auguri, condoglianze. Manderà
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stolido. La casa dove viviamo, dove sorridono i nostri cari, dove piangiamo i nostri morti, deve avere da noi tutto il rispetto, tutto l'amore, tutta
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aver completamente obliato l'uomo che primo di ogni altro l'amò e la volle sua, rendendole felici gli anni trascorsi insieme. I morti sono in Dio
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. Stanchi morti ma, si spera, contenti lo stesso. Agli sposi nuovi noi comunque auguriamo, fervidamente, di riuscire a evitare il ricevimento-rinfresco, o di
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anni ventuno, è necessario oltre il consenso dei genitori il consenso dell'adottante. Se il padre o la madre fossero morti o nella impossibilità di
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Giuseppe e Luigi sieno morti tutt' e due nell'età di sessant'anni. Ma Giuseppe ha saputo trovar il mezzo di vivere molto più di Luigi, benchè sia morto
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risponde: « No, mi scusi, ma i morti mi fanno senso... ». Si ringrazia assentendo, quali che siano i nostri sentimenti. Giunti davanti alla salma, si fa il
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saggio Indiano Manù «Una donna sterile deve essere sostituita l'ottavo anno; quella i cui bambini sono tutti morti, il decimo anno; quella che non
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telegrafo col contenuto del cablogramma? Eppure il modo di pensare degli antichi non era del tutto incoerente. La morte reca con sé la morte. I morti e
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occhiali affumicati verdi. Non diffondano le notizie tristi; se in un disastro ferroviario sono stati, secondo un giornale del mattino, venticinque morti
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Quindi é inurbanissimo uso il parlare di morti a mensa. Per la stessa ragione
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matrimonii e le morti dei Membri della Famiglia Reale, sono presentati al Senato, che ne ordina il deposito ne' suoi archivii.
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, tanto migliori sono le carni loro. È buona precauzione il non cibarsi di animali morti di malattia, sia perchè le loro carni sono sempre di cattiva
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successive, dallo strazio, dalla disperazione, sino alla più dolce mestizia. Ricordatevi di vivere: ma non dovete dimenticare i morti, che vi hanno amato
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cartoncino: vale a dire che genitori, o zii, o fratelli maggiori, o tutori, o qualunque parente faccia le veci dei genitori morti, dichiarano le nozze della
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gentile: ma non oltrepassava i limiti della classe patrizia. Poi, a mano a mano, per tante ragioni, più o meno malinconiche, per morti, per partenze, per
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religiose funzioni e particolarmente le messe pei morti, con cui da parenti e da amici si intende di suffragare alle anime e rendere onoranza alle
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, le morti, gli attentati nefandi non hanno il più delle volte altra causa all'infuori dell'ubbriachezza. «Son vittime costoro, scriveva un giornale
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nostri si smaltiscono come i confetti. I conviti, le danze, le feste tutte terminano pressoché sempre con morti e ferite di coltello. Ho avuto anzi la
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giudice ogniveggente, interpretano a lor modo le sciagure e le morti; per cui il soldato, il cittadino morti difendendo il paese, l'uomo di Stato affranto
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perdite annovera fra i morti un corazziere prussiano, il quale fu trovato coi polsi segati e colle orecchie recise, ecc.» mi pare che non si abbia
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lasciano ai dì nostri dietro di sé una enorme quantità di mutilati e di morti; eppure è un fatto che la strage negli eserciti, più ancora che al fuoco
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più delle malattie, delle morti del loro bue, del loro ciuco, del loro maiale che non di quella delle loro mogli, delle loro figlie, della loro
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, che vegeta molle ed inerte, che tradisce col suo aspetto desolato le morti molto più orribili della sue attività, della sua semplicità, del suo cuore!
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tavola, di molti e sinceri compianti sul pover uomo che se n'è ito, di molte e gravi riflessioni sulla quantità straordinaria delle morti, sui generi di
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dei ritardi frapposti alle convalescenze, delle ricadute, delle morti cagionate da questo falso sentimento di umanità, da questa carità mai intesa di
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Non fate né allusioni, né complimenti al buon appetito dei commensali. V'ha poi un vecchio proverbio che raccomanda di non parlare di morti a tavola
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MANZONI — Il 5 maggio. Darò termine al mio libro con una rimembranza ai poveri morti..... — Ma questa, caro mio, passa ogni misura! Oh che? non ci
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FOSCOLO oh certo non fa d'uopo ricordare che vi hanno per coloro che sopravvivono degli obblighi sacri verso i morti; e non verrà mai meno nelle
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La civiltà, coi morti! Voi vedete che cosa io intenda per questa parola applicata ad esseri che non sono più fuorché nelle nostre memorie e nei
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che pur le sono di tanto superiori? Meno tristi certuni non isparlano, è vero, dei loro morti, ma li dimenticano! Il sudario che ha tolto alla loro
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Parliamo dei nostri morti; parliamone con riverenza, parliamone con affetto. Vadano i loro nomi frammisti ai nostri discorsi; salutiamo coll'alba che
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ode la prece ed il pianto dell'infelice consolato e difeso. Onorate le memorie dei morti; quanti martiri là entro, in quel mesto ritiro, che il mondo
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Ma torniamo un momento al soggetto delle usanze che corrono ai nostri giorni riguardo ai poveri morti. Dico il vero: io non mi sento di approvare
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che fanno parte del corteo io le credo così scempie e così villane cose come l'insultare agli stessi morti; e penso sia dovere in tali casi di ogni
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E adesso mi perdonino i morti, se di loro ragionando, il mio linguaggio non fu affatto degno di loro; i vivi mi perdonino di aver suscitato con un
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Visite agli infermi. . . . . . . . .» 466 Lettere. . . . . . . . . . . . . . .» 475 XIX. Conviti. . . . . . . . . . . . . . . . » 481 XX. I morti
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quelle creaturine delle vane paure con racconti d'incantagioni, di stregherie, di spiriti vagolanti, di morti risuscitati e va dicendo; col minacciarli
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morti da secoli e i nepoti nascituri son tutti una cosa ed un'anima, e a tutti è Dio il Dio vivente; quindi è che i doveri verso i congiunti anco più
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mesta cerimonia in suffragio di marinai francesi morti nell'Jonio per un tragico accidente, e, deplorando che l'iniziativa del rito religioso fosse
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chi non è più, è l'ultima maniera di far ricordare chi ci fu caro, e di far rallentare un poco lo svelto camminare dei morti... Ma è cosa disdicevole
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Il capitolo è triste. Ma ogni nato deve morire, e benchè il De Maistre abbia trovato il modo d'ingannare la paura dicendo: gli altri son morti, ma
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regalo: nascite e morti vi lasciano la loro traccia: così un matrimonio, un viaggio, il crescere in età dei fanciulli, il declinare dei vecchi
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merito di aver fatto diminuire di gran numero le morti nelle statistiche delle malattie dell' infanzia, potrà risparmiarsi ansie e dolori nient' altro
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morti non sono perduti, sono solamente gli assenti : e il culto che si tributa loro è intimo, è dolce e continuo, libero da ogni tinta lugubre. I
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LA MORTE NELLA VITA Solamente chi piange per i vivi sa quanto sia dolce piangere per i morti! Non mi ricordo più chi pensò e scrisse questo fine
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CIÒ CHE ABBREVIA LA VITA È provato dagli studi e dalle statistiche, che la causa principale delle morti immature non risiede tanto in qualche germe
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e non ho bisogno di aspettare il novembre, continua il poeta, e la malinconia di tutte le cose o la festa dei morti per provare la tristezza della
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