Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: mio

Numero di risultati: 80 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Ricordi d'un viaggio in Sicilia

169022
De Amicis, Edmondo 2 occorrenze
  • 1908
  • Giannotta
  • Catania
  • Paraletteratura - Divulgazione
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Fu quella la stazione più lontana del mio viaggio. Al ritorno non mi restava a vedere che Taormina, che a mezza via fra Messina e Catania. Ma non si

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O mio benevolo lettore, che andrai un giorno a Catania, ricordati di fare il giro della ferrovia Circumetnea, e dirai che è il viaggio circolare più

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Le buone maniere

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Caterina Pigorini-Beri 1 occorrenze
  • 1908
  • Torino
  • F. Casanova e C.ia, Editori Librai di S. M. il re d'Italia
  • paraletteratura-galateo
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passi degli autori antichi e moderni. «Io ho osato, dice egli, di prendere talvolta in qualche opera celebre quello che ho creduto convenire al mio

Passa l'amore. Novelle

241662
Luigi Capuana 21 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
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... 4- Verga. Dal tuo al mio . 3 50 DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE Moncaldo...... di Enrico Castelnuovo. L'amore di Loredana... Luciano Zùccoli. Centocelle

n'importa. Mio padre mi ha cacciata via come una cagna! -Perchè? -Perchè.... -Dite pure, figliuola mia! -Perchè vuole che io vada a servizio.... -Che male

tutti in miseria. - Io, signor canonico, voi lo sapete bene, ci sono stato tirato pei capelli. Ero tranquillo, nel mio possesso; e lui è venuto a dirmi

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le spalle.... e farvi ruzzolare le scale fin da questo momento. Il palazzo è mio; ed io, almeno per ora, sono qui padrone assoluto.... Ma vi

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argomentaziono del suo ragionamento. - Ma, barone mio!... - gli si rivoltò all'ultimo. Il barone parve volesse sparire sotto terra, tanto fu visto

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mio cognato.... - Grazie! Date qua.... Grazie! Gli occhi torbidi e stanchi gli si rianimarono un poco. Le mani palpavano con un tremito di carezza il

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quella precauzione ai pensionanti sbadati. Dovevano essercene parecchi di questi sbadati, perchè ogni volta che io andavo a trovare il mio vecchio

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camera altrove? No, no! Ho orrore degli sgomberi. E poi non sarei filosofo se non prendessi il mondo come è. Le altre pensioni, caro mio, sono peggio

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sbagliato. Il professore ha cangiato camera; al numero nove. Il mio stupore fu grande. Sapevo che il numero nove era la miglior camera della pensione

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cosa le è accaduto, professore! Oh, Dio! Mi guardò, scrollò il capo, con un triste sorriso su le labbra. - Niente, caro mio! Non c'è altro di mutato

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scappa quasi impazzita, urli, bestemmie, uomini che cadono come mosche, e il leprino, sanguinante, che grida: - Zi' Croce, fratello mio, non mi

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, raccontò il caso occorsogli: - Avanti! — brontolò il canonico, tirando su una presa di tabacco. - Il poter temporale, figlio mio? Quistione di pagnotta

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Gesù Cristo che non ti ha dato altro! Guarda mio fratello. Non ha niente, e fa il signore. È guardia campestre; e va a cavallo da mattina a sera. Che

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.... a che scopo conoscerci? - Pel solo piacere di conoscerci. - Ho sempre terrore di qualche equivoco. - Per le lettere? - No. Penso al caso che mio

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prima Dio e poi l'abito sacro che portate addosso. Qualunque altro.... - Non ne parliamo più; voi siete il padre. Io ho fatto il mio dovere di

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pulizia! - esclamò il mio cicerone. E col gomito e con la testa m'incitava a guardare il barone Saccaro riapparso sul terrazzino centrale del palazzo

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. - Figlio mio, sono la tua mamma! E questo è tuo padre! - diceva la donna al bambino che li guardava sbalordito, quasi diffidente di quei visi nuovi

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.... Mio figlio non c'entra nè punto nè poco. - Perché non si fa trovare dunque? - Perché non deve cimentarsi, non deve perdere la libertà, con lo Storto

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, sbalordito, non sapeva che cosa rispondere. - voscenza non mi riconosce, - riprese colui. - E se le dicessi anche il mio nome non mi riconoscerebbe

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aiuterebbero a coltivare il fondo, senz'altra spesa che un boccone di pane. - Per ora ho le mie braccia. Il mio fondicello non è un fondo. - Ma, insomma

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. - Io non m'impiccio degli affari di mio figlio. - Ha ingannato quella ragazza. È giusto che ripari. - Vuole saperlo voscenza? Mio figlio non prende i

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La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")

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Murri, Romolo 2 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 207-245.
  • Politica
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di apaches pieux. A proposito di essa, un mio amico mi narra un incidente inedito che val la pena di raccontare. All'ora nella quale si sapeva che il

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A parer mio, occorre distinguere. Un forte gruppo parlamentare, appoggiato da una organizzazione politica extraparlamentare assai fiorente in Francia

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Introduzione

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R. La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari– Società Naz. di Cultura, 1908, 16-29.
  • Politica
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Sino il mio amore per la Chiesa è intensamente italiano; poiché la Chiesa non é un sistema astratto di formule e di gesti ma è tradizione viva- di

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Prefazione

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R. La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 7-14.
  • Politica
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oggi i paesi latini. e non essi-soli, e che ha l‘adesione, se si può dirlo, di tutto il -mio pensiero e di tutto il mio spirito.

CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?

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Capuana, Luigi 6 occorrenze

sparita. - Ah, maritino mio! Questa è la nostra fortuna. Hai sentito? Figliola o figlioletto. Costei era una Maga o una Fata. - O una pazza - soggiunse

: - Nonne, Nonne buone, venite! Il mio bambino ha bisogno del vostro aiuto. Vedendo,che le Nonne non venivano, quantunque pregate e ripregate, la

aspetterò che vengano su. - O che sono fiori i quattrini? - Provate e vedrete! Intanto lasciatemi filare. E filando cantava: Fuso mio, gira e trotta, La

così lamentose, da far venire la malinconia perfino al sassi. Il vicinato brontolava: "Malannaggio la cèchina e chi l'alleva!". Mio marito ... - Va bene

! - Andate via! Via, fuori dai mio regno! Quanto più lontano potete. E guardatevi bene di capitarmi tra i piedi! Nessuno sapeva spiegarsi quelle minacciose

come quella dei pulcini appena nati. E il corpicino pareva già un po' dimagrito, quasi rattrappito. - Figliolino, figliolino mio! La Principessa aveva

IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO

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Salgari, Emilio 16 occorrenze

governatore di Maracaibo. - Io, - rispose il marchese. - Dunque voi avete fatto appiccare mio padre, - gridò il conte, con uno scatto improvviso. - Non posso

. - Il figlio del Corsaro Rosso! - esclamò il capitano del galeone. - Il nipote del famoso Corsaro Nero! Da un gentiluomo il mio equipaggio non avrà nulla

riuscire nel mio intento. Una zucca guascone vale sempre qualche cosa di piú delle altre, almeno cosí dice un nostro vecchio proverbio. Vuotò un

. Scese da cavallo e s'avvicinò alla marchesa che lo guardava sorridendo, e le mise sulle ginocchia il volatile dicendo: - Lo conserverete per mio

conte d'Alcalà, - disse il guascone, ridendo a crepapelle. - E grande di Spagna, - aggiunse il marinaio. - Si era appropriato perfino il mio cognome

. - Buttafuoco - rispose il bucaniere sorridendo. - Un nome di battaglia, non è vero? - Il mio l'ho dimenticato - disse il cacciatore, corrugando la

, camerata. - Meglio falchi che gente da appiccare, mio caro Mendoza - rispose il conte. - Non dico di no, signore. Ai baschi come me non è mai piaciuta

del Consigliere, si era fermato per interrogare Mendoza. - Al mio posto, - gli chiese, - che cosa faresti tu? - Io non metterei i piedi là dentro

accettato il mio invito. - Gli uomini di mare son ruvidi, marchesa; ma non rifiutano mai un invito, specialmente quando vien fatto da una signora

gravissime rivelazioni? - Su che cosa? - Sui progetti dei filibustieri, per esempio. - Voi avete una fantasia meravigliosa. - Me lo diceva anche mio padre

pareva di buonissimo umore, nonostante la presenza delle cinquantine. - L'ora è molto tarda, tuttavia farò del mio meglio per tenervi compagnia. Il

salvezza non mi è costata troppe fatiche. - Ma senza la tua idea a quest'ora saremmo nelle mani del marchese ed avrei forse fatta la fine di mio padre

è vero, marchesa? - chiese il conte. - Tutt'altro! ma avrei preferito di essere scortata da voi vestiti dei vostri abiti. - O entro il mio vestito

- Il bacan tarda questa sera. - Raddoppia la carica della pipa, mio caro Mendoza. Io vi ho cacciato dentro due dita e ora tira magnificamente. Che

figlio del terribile Corsaro Rosso che vi ha fatti tremare e del formidabile Corsaro Nero mio zio. Chi oserà assalirmi? La Folgore non trovando entro

; noi non dobbiamo fermarci qui, cosí vicini al mio bracco. Ripresero la loro ginnastica indiavolata, scivolando fra i rami e le liane, ora