maggior numero di aderenti, insistere unicamente sulla fede nel messaggio di Cristo. Io risposi domandandogli se realmente egli credeva più facile la
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Che l'accettazione del messaggio di Gesù debba esser resa facile, o meno difficile, può esser detto in due sensi assai diversi. Nell'uno di essi, si
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A ogni modo, esso non era affatto l'intento di chi quella sera distingueva fra Cristo e il suo messaggio. Quel procedimento fu spesso seguito dalle
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L'altro modo di rendere più facile il messaggio è opposto a questo primo; e consiste proprio nel presentarlo secondo il suo vero significato e valore
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Ora, qui è la differenza prima ed irreducibile. Noi riteniamo che questo sia non già il messaggio, ma la persona del Cristo; cioè il modo come Egli
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Ma qual'è, davvero, il messaggio dei Cristo? Il L. affronta subito la questione sostanziale, nelle parole che ho riferito, e dice in che esso
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fine, più matura, più consapevole, la quale ha il dritto e il dovere di far suo il messaggio del Cristo. il contenuto spirituale del cristianesimo
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Ma questo, dice il L., non è il messaggio del Cristo: questa è la vostra filosofia.
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Non è il messaggio di Cristo? Adagio. Se questa fede è in me, so donde mi è venuta; so quali spiriti viventi me l'hanno comunicata e in nome di chi
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Senonché, ripete il L., non è questo cha voi credete messaggio di Gesù. Egli non disse questo. Egli non vi riconoscerebbe.
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Ma, se forse il signor L. ed io non possiamo intenderci in questa concezione di Cristo e del suo messaggio, non parmi che egli abbia il diritto di
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E in quella filosofia precritica si intende bene la concezione del messaggio che il signor L. ci presenta, pur con così viva fede; e solo secondo
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illusione e un errore, rispondo che quel messaggio di Gesù è passato, per sempre, con le orecchie mortali ed i cuori mortali che lo ascoltarono, e nulla può
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A chi ci oppone che il Gesù dal quale quel messaggio discende, nato in Nazareth e morto crocifisso sul Calvario, non è più Dio né figlio primogenito
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Trovano accettabile il messaggio di Cristo, continua il L., sol perché essi lo hanno reso tale, {{196}}rinnovandone tutto quello che può essere
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diciamo è che il messaggio di Gesù non ci viene dal di fuori; è la Parola detta interiormente al nostro spirito, quando in esso la storia cristiana si fa
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«Senza dubbi esso (il messaggio) è semplice, quando è ridotto a una mera cosa naturale». Strane parole per noi che neghiamo la natura. La realtà e la
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con la coscienza del valore divino del suo soffrire. L'altra concezione non è il messaggio di Gesù, ma, se mai, l'umano errore del Gesù dei sinottici e
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e me ne dispiace per il Gesù storico del L. e delle Chiese; ma ciò mostra solo come il messaggio storico del Gesù di Nazareth si sia spiritualmente e
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«Cristo è il superuomo. Al cristiano apparisce come una assurdità aspettare dal superuomo soltanto delle parole, (un messaggio) e non dei fatti
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«L'insegnamento morale di Gesù, così come il suo messaggio profetico, fu orientato verso l'oltretomba. Atteggiamento ultra-mondano, inclinazione
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messaggio, che facendo buono il mondo della mia vita e dei miei rapporti, attuando ora e qui il Regno.
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Da quanto ho detto spero apparisca la necessità di distinguere nel messaggio storico di Gesù due cose: una dottrina di vita, edi valori umani, e la
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anticipazione di una palingenesi cosmica, è voler mantenere a forza un dissidio sempre più manifesto fra il pensiero contemporaneo e il «messaggio» cristiano.
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E ci pare che la questione dell'unità religiosa, della stessa vita religiosa dell'umanità c'imponga di porre in prima linea il messaggio di Gesù e
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fu, in ordine a questo problema di universa cultura umana, il messaggio proprio dei modernisti? E in che modo è possibile ed utile, ripigliando il
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