Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: male

Numero di risultati: 65 in 2 pagine

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La fatica

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Mosso, Angelo 12 occorrenze
  • 1892
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
  • UNICT
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solo un chilogrammo, per far sollevare tre chilogrammi occorreva una corrente elettrica troppo forte, che avrebbe fatto male, e della quale non ho

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semplici. Quando uno che non sia abituato agli alcoolici, beve la sera un bicchiere di vino o di birra, si sarà accorto che al mattino ha un pò male di capo

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catarro cronico del naso. Tre anni fa, dopo aver dormito male la notte, si accorse nel giorno successivo che non poteva più pensare. Tale sensazione

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gobba avanti il petto, altri dietro sul dorso; tutti, chi più chi meno, riescono con la gabbia del torace viziata. Perlochè il male non si limita

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prendeva in mano un autore tedesco od inglese. Il male di capo che succede ad un intenso lavoro cerebrale, corrisponde all' indolenzimento che proviamo

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molto stanco, le gambe mi dolevano ed avevo un po' male di capo." Il giorno dopo il professor Aducco scrive alle 11 antimeridiane e all'una

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li sorprende lungo la strada e sui valichi delle Alpi. Sono male vestiti, esausti dalla fatica, e quando soffia la bufera, devono rimanere presto

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disposizione. Altre volte ci crediamo male disposti, ci sediamo al tavolino e lavoriamo meglio degli altri giorni. Così succede pure nel far lezione che non

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sovranamente buono, dopo la triste esperienza della sua giovinezza voleva evitare e correggere un male nella educazione degli altri, e soggiunge: "Mi sono

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sentissi male. Lo stomaco fiacco con assoluta mancanza di appetito; la viripotenza annullata". Pregai un altro mio arnica, che fu parecchi anni ministro

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ad ogni lanciata se ne perdono molti per istrada. Nel primo anno i colombi si orientano male. Riferisco qualche esperienza che ho fatto. Il giorno 8

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uno digerisca o dorma male o faccia qualche eccesso, perchè subito la curva cambi non solo per la durata del lavoro, cioè per il numero delle

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XVII Legislatura – Tornata del 12 marzo 1892

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Biancheri 8 occorrenze
  • 1892
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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credo che l'onorevole Arbib, nel discorso che ha pronunziato teste, si sia male apposto quando, additando le discordie che regnano fra quelli che

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aggravasse il male; ed io, forse, a questo parere non mi piegherei interamente. Giacchè non ritengo che la situazione finanziaria d'oggi sia peggiore di

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(mi pare che così dicesse; se riferisco male, mi corregga) contro l'evidenza dei fatti, che sarebbe, se non altro, provata dalla voce competentissima

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Sonnino, il quale asseriva ieri che nel bilancio male si legge presentemente, e peggio si leggerà in avvenire; noi vi domandiamo: È egli opportuno, è

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sarebbero necessari per rimediare ad un male materiale deplorevole, ad un disordine morale gravissimo.

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Credo che l'onorevole Prinetti, facendo questo ragionamento, fosse male inspirato. Se si accettasse la sua teoria, si verrebbe al corso forzoso. Ma

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dell'economia nazionale dicendo le cose quali sono, indicando qual'è la gravità del male.

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Badate però che, in materia di finanza, è meglio essere pessimisti che ottimisti. Se voi non conoscete la gravezza del male è impossibile che

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XVIII Legislatura – Tornata del 9 dicembre 1892

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Zanardelli 4 occorrenze
  • 1892
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Vendramini. Credo di non avere scelto male questo capitolo per richiamare l'attenzione della Camera sopra due argomenti, sui quali, del resto, credo

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sussistenza, non può condurre una vita regolare, e finisce male, dedicando spesso la sua attività a cose certo non corrispondenti alle esigenze della moralità

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alle male azioni per procurarsi i mezzi di sussistenza, che i condannati troverebbero più facilmente nel luogo di loro abituale dimora. L'onorevole

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l'esonerazione, se non ho male inteso, di quest'obbligo di prestare la garanzia.

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XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892

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Biancheri 2 occorrenze
  • 1892
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Io non ripeterò i loro argomenti, perchè li ripeterei male, e non rifarò nemmeno quella critica particolareggiata a cui sottoposi il trattato con

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Di Rudinì, presidente del Consiglio. E fecero male!

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ARABELLA

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De Marchi, Emilio 23 occorrenze

: "Capite?" "Aspetta, lascia finire a don Felice. Parlerai dopo, il mio galantuomo." E don Giosuè fece sentire un'ironia che sonò male all'orecchio del

, morto giovine anche lui. Ma...! nido fatto gazza morta..." "E questo nostro figliuolo?" chiese la Colomba. "Le testimonianze non fanno male, e non fanno

perduta; o bisognava credere che il demonio approfittasse del male per far ballare innanzi alla moribonda solamente le immagini carnevalesche dei veglioni

: non era che l'orario delle corse rimasto lì dalla sera prima. "Se vuol passare..." "Non si sente mica male..." "No, ha riposato. Non me la facciano più

porta qualche buona notizia?" "Lasciatemi sedere." "Cara vita mia, è tutta un'acqua. Da dove viene? Aspetti che ora faccio un po' di fuoco. Si sente male

patito insieme..." "Oh sì, e devo a lei se non ho commesso del male..." continuò Ferruccio con sincero entusiasmo. "Il male non fa mai bene, come ha

... Per quanti mali avessero a succedere, nessun male poteva essere più triste del tornar nel dominio brutale e assoluto di un uomo che, non mai come ora

dolore d'un dente strappato male, che lascia in bocca l'impressione di un'immensa caverna. Attraversando con rapide vertigini le scene della sera prima

alla vergogna d'un processo, e l'idea di un'anima in pena, che espiava il suo male forse senza speranza di perdono, aveva ancora la forza dopo cinque

signora, apposta per impedire molto male..." "Quando è accaduto tutto ciò?..." interruppe Arabella, commossa dalle parole e dalle ingenue dichiarazioni del

con questo di far male, compiacevasi del suo segreto, se lo portava nel cuore misteriosamente custodito, godeva insomma castamente di un bene, che non

capire, a compatire, a contentarsi del meno male, in attesa del bene e dell'ottimo. Lorenzo aveva veramente bisogno di grande compatimento. Cresciuto a

lo sai. Più volte mi ha ripetuta la minaccia di diseredarmi e di trattarmi male, non come un figliuolo, ma come si tratta un ingrato." "L'ha detto

riparazione, e non per nulla essa aveva perdonato il male che le avevano fatto. In questi discorsi venne la sera. Prima che fosse buio del tutto Arabella si

del male e che non gli mancava la buona volontà di cooperare a quel molto di bene che si poteva fare. Infine voleva rivederla, salutarla... Vestita di

, quasi tutti con qualche segno del mestiere e della miseria indosso, chi male infagottato nei panni d'inverno, chi livido e fresco nei pochi vestiti

suoi lari nella stanza che serviva di studio al signor agente di cambio, dove a nessuno faceva male l'odore della pipa; e per tutto il tempo che

nata una scena, che Lorenzo l'avesse maltrattata, cacciata via, che le fosse venuto male - era così debole ancora! - che la gente si fosse impadronita

nulla: noi saremo lo stesso buoni amici. Solamente io ho bisogno di saper bene le cose come stanno, anche se stanno male, perché non si va in cerca

pigliare colle molle d'argento, come si fa collo zucchero. Essa, da quel che so, potrebbe farti del male." "A me?" esclamò il signor Tognino, sogghignando

"Dio solo sa quel che è bene e quel che è male" scriveva Arabella qualche giorno dopo a Maria Arundelli "e tutte le volte che entriamo a giudicare

suscitano ire, odii, male passioni, querele che amareggiano la stessa ricchezza, turbano le coscienze, e caricano la responsabilità nostra di gravissimi

male a nessuno. Un'occhiata anche a noi, dalla parte di Dio! Si lavora come bestie, siamo carichi di figliuoli, e qualche cosa bisogna pur che si mangi

La morte dell'amore

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De Roberto, Federico 1 occorrenze

? Infine, se amare qualcuno importa quasi sempre più che odiarlo, giacché chi odia può anche astenersi dal far male, mentre chi ama infligge sempre dolori