incominciano le cure della famiglia, il maschio cova lui pure le ova, dalle dieci del mattino fino alle quattro pomeridiane: e la femmina nella rimanente parte
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professor H. Kronecker, nel 1870: dopo lui parecchi fisiologi se ne occuparono e citerò fra gli altri Rossbach, Ch. Richet, Frey, Kries. Ma nessuno aveva
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gli altri compagni. Gli aprii lo sportello e lui saltò dentro. I piccioni affaticati si riconoscono anche messi nella stanza cogli altri. perchè
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si producono con delle associazioni, che non dipendono dalla nostra volontà e possono modificarsi. Fechner fa notare che in lui le immagini della
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riguardo alla fatica intellettuale. In lui il periodo di eccitamento e di forza aumentata è brevissimo e subito vi subentra il periodo della depressione
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cessavano. Il dottor Salvioli mi diceva che dopo mezz'ora di lezione in lui succedeva un eccitamento piacevole. Riferisco ora alcuni dati presi dagli
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e si affatica anche lui per mille peripezie che si svolgono negli esami. Oltre il dovere e la responsabilità del giudizio, vi è, ad ogni nuovo
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fisiologia. Si sono presentati 16 studenti in questo primo giorno e il prof. Aducco deve interrogarli tutti lui. Dopo i primi sette esami si fa una breve
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infaticabili. "Non perdo mai di vista il mio soggetto, diceva lui, aspetto che i primi albori aumentando a poco a poco, diventino una piena luce
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per lui: egli poeta, s'era alzato a vent'anni alla pari dei maggiori poeti greci: ma tanta poesia e tanta erudizione che lo fecero chiamare dal
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soverchio, fu Quintino Sella. Sono stato amico suo, e nell' ultimo anno che egli visse, mi trovai spesso con lui ed accorsi dei primi al suo letto di
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furono molto contenti di lui, Erano passati pochi lustri dal giorno memorabile che Galileo Galilei chiamato innanzi al Santo Ufficio, nel vicino
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nelle gambe. Stenone dimostrò che i tendini sono delle corde inerti e che i muscoli si contraggono solo nella loro parte rossa e carnosa. Fu lui il
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cosa era per certo il vedere scelto stuolo di letterati, ben sovente splendida corona formargli alla mensa dintorno, anzi il rimirar lui medesimo
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Carlo Ludwig introdusse nello studio della fisiologia gli strumenti registratori: e dopo lui, Marey col suo talento meccanico e la genialità dei suoi
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, gli occhi suoi fissi nel volto di lui)
; chi gli stringe la mano, chi lo saluta, chi beve con lui.
(Alla voce di Silvio, Canio si volge come una belva, balza presso di lui è in un attimo lo ferisce, dicendo:)
anche di lui.
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personale Imbriani; inquantochè quelle veramente dette da lui furono queste, cioè: che egli deplorava la compiacente condiscendenza dell'amico
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profondo rammarico per la malattia (della quale, sono dispiacente per lui) che in quei giorni gli impedì di fare il controllo.
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di nessun controllo; ed il deputato Cavallotti lo sa; tante questioni, ho pregato io lui di trattarle. Dunque, non ho mai preteso al monopolio di
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l'onorevole Imbriani se a lui fossero state attribuite. Io non vado nè in cima nè abbasso, sono sempre rimasto qui.
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presidente. Prego l'onorevole ministro dei lavori pubblici di rispondere alla interrogazione a lui diretta dall'onorevole D'Alife circa «le
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nuove imposte? Io sarei curioso di sapere da lui qual'è la materia imponibile non ancora gravata in Italia o quella che può sopportare maggiori aggravii!
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problema, che a lui si imponeva, era semplicemente di far sopportare a questo paese il peso necessario per sostenere lo Stato; era di imporre a
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volete che il paese risorga ad una vita economica rigogliosa e feconda, se a lui vien meno questo precipuo strumento dell'economia moderna che è il
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(Molti deputati vanno a congratularsi con l'onorevole Prinetti e si trattengono in conversazione con lui)
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altri autorevoli rappresentanti come lui della politica delle imposte ad oltranza. Ma io credo anche vi sieno parecchi in quest'Aula i quali pensano
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tutti coloro che parlano come lui sono ispirati dal desiderio di fare il bene del paese; ma essi si illudono grandemente, perchè non pensano alla
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tabacchi veramente disgraziati (e non li ha fabbricati lui, avvertiamolo bene, l'attuale ministro, è uno stock che precede di molto la sua
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grande serietà e di grande fermezza di propositi, provvedendo ora al disavanzo, secondo lui di 19 milioni, secondo me maggiore, per l'esercizio 1891-92
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dell'economia nazionale. Tuttavia mi sia lecito di avvertire che non spettava a lui di censurare la finanza, quando diceva: questa tutto prende e nulla
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guardasigilli intende aumentare le competenze dei pretori, io vorrei fare a lui una raccomandazione.
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Codice di procedura penale, che si sta preparando, sia in occasione dell'esame di una riforma possibile della legge, da lui citata, del 1892, e che
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, secondo lui, questo benefizio è illusorio, in quanto che in quelle Provincie i parrochi sono soggetti alla prestazione d'una garanzia; obbligo che non
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Io dico per il primo che in queste faccende non entra punto nè la volontà nè la sollecitudine dell'onorevole ministro: ho troppa alta opinione di lui
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Tutte le ragioni che il ministro ha addotte sono giustissime. Sono tutte ragioni che giovano a persuadere lui, me, tutti i miei colleghi; solo gli
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degl'insegnanti e insieme quello della pubblica istruzione. Basta il nome di Villari; si sa che l'animo di lui non è che tutto affetto e sentimento
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Di fronte a cotesta obiezione l'onorevole Ellena deplora che non sia stato accettato un metodo da lui suggerito e che io assai elogio, l'applicazione
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dall'onorevole Chimirri. Io vorrei ricordare a lui, che in questa discussione rappresenta ancora il Ministero di agricoltura, sostenendo i trattati
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poi a gridare contro gli effetti degli atti del Governo quando non vi è più rimedio, e a chiedere da lui delle cose impossibili.
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che questo vuole con lui stipulare. A quel paese che a noi è tanto fatale in questioni doganali, che ci dà tanto da fare lungo i suoi lunghi confini
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Signor benedetto! il sor Tognino era venuto a cercare una carta. Aveva un cappello molle in testa. Faceva freddo; lui stava vicino al fuoco. Lo chiamò
naturale rimorso a svegliarsi e a cercare la luce. Ma una volta a Milano, i ciottoli della città diventavano per lui carboni accesi, gli pareva di vivere
minuti fu in via Torino a chiedere del principale. "Lui non c'è," disse la portinaia "è andato in campagna, credo alle Cascine." "C'è la signora?" domandò
, portinai, stampatori, mastri di muro (Gioacchino Ratta aveva cominciato anche lui col portar la secchia della calce), piccoli bottegai, venditori girovaghi
detto questo figliuolo che voi conoscete un delegato." "Sì, è stato lui... Signore!... è stato lui che ci ha avvertiti." "Accompagnatemi subito da lui
’ont plus rien qui mè meuve. Répondit-elle. Allor lui soudei: "Je conprends! La preuve qu’il vous faut je l’ai superbe et neuve". O toi que j’aime, tu
lo meno eguale a lui, ma egli aveva vantaggi incontestabili: era più giovane, aveva fatto parlare di sé come d’un ingegno pieno di promesse, e
Accademia della crusca
