"Finchè il tuo vicino avrà il bicchiere alla bocca, non gli rivolgere domande.
Pagina 106
". . . mangiando con altri a qualche mensa, non riporre nella custodia il coltello, prima del tempo; non rigovernare il coltello prima de' compagni
Pagina 106
Il primo dell'anno 1915 il campanello di casa mia non cessò di squillare. Erano tanti telegrammi che mi annunciavano il trasloco a Bologna ad un
Pagina 005
Impastate con burro fresco, prezzemolo trito, sale e pepe, rimestando bene con un cucchiaio di legno. Fate scaldare il piatto dove servirete la
Pagina 010
Il pane, che è un accompagnamento, un indispensabile e gustoso ausiliario dei cibi, non è poi mai o quasi mai un piatto che stia a sé. Così pure
Pagina 026
mettete sale, pepe ed olio. Lasciate che il pane s'imbeva del condimento, poi mettete alquante goccie d'aceto. Cercate, rivolgendo il pane, che le
Pagina 028
« Gratterai il pane molto fino e se lo potrai scrostare, sarà meglio. Passalo poi per crivello acciocchè non vi siano dei pezzetti e metti giù il
Pagina 034
Invece dell'acqua si può usare il brodo o il latte.
Pagina 035
Prima di servire, versateci sopra qualche conserva allungata col Madera o il Marsala, ma badate che il pane sia bene inzuppato.
Pagina 042
Aggiungete poi che mentre negli alberghi e nelle trattorie frequentate, il lesso è eccellente e saporito, nelle case non è così. La ragione è che il
Pagina 058
L'abitudine della minestra, che alcuni credono una cagione di decadenza per le razze latine, rende necessario il brodo : ma il brodo non si ottiene
Pagina 058
Il Gulyàs è un piatto nazionale ungherese. In fondo è un umido reso terribilmente pepato con la paprica, polvere di peperoni rossi, speciali del
Pagina 073
Il piatto deve essere pepato e fortemente aromatico per indole sua; ma qui, trattandosi di carne già lessata ed insipida, occorre esser generosi. Se
Pagina 074
. di farina e due decilitri di latte. Tagliate il lesso in fette sottili e in un piatto che regga al fuoco sciogliete 50 gr. di burro, coprendone il
Pagina 083
Se vi rimane, col lesso, alquanto pane che abbia molto midollo, tagliate il pane in fette un po' grosse, bagnatelo nella panna o nel latte, poi
Pagina 087
Il modo più semplice è questo. Fate colorire la farina nel burro e bagnate con brodo bollente. Salate, impepate, versate alquanto aceto, lasciate
Pagina 095
Tagliate il lesso in pezzi grossetti e metteteli a friggere in una casseruola con scalogni e cipolle triti, il burro necessario e qualche pizzico di
Pagina 110
Diceva il saggio che i gusti non si discutono ed io non mi permetto di esprimere il mio parere sopra certi piatti tedeschi che ad alcuni, come a me
Pagina 138
Questa ed altre ricette per avanzi di cervella di vitello, si mettono qui perchè il vitello è il più usato, ma possono servire per qualunque altro
Pagina 144
alternato con la carnesecca e la salvia come gli uccellini. Ungete coll'olio, o il burro, o il bianco d'uovo, secondo il gusto. Potete anche impanare
Pagina 151
salsa di pomidoro, servendo con insalata, il tutto freddo e in fette come il salame.
Pagina 161
Un pregiudizio più antico dello stesso Esopo, incorona re degli animali il leone. L'estetica si mise sotto ai piedi la giustizia, poichè il re degli
Pagina 163
Più delicato sarà il piatto se le salsicce e il formaggio trito saranno incorporati in una buona balsamella invece che nella farina spenta.
Pagina 166
In Romagna i contadini non potendosi permettere il lusso del migliaccio come lo descrive l'Artusi qui sopra, impastano il sangue o con riso cotto o
Pagina 172
Questo è il piatto nella sua semplicità. Comporta però molte varianti o aggiunte, secondo il genio del cuoco. Prima di buttar giù l'arrosto, potete
Pagina 176
Tritate e pestate proferibilmente gli avanzi di un pollo stato a lesso. Escludete le parti dure e fate che il trito sia il più fino e minuto
Pagina 188
rete di maiale e sopra ogni quadretto ponete tanto di questo ripieno quanto è il volume di un piccolo uovo. Ravvolgete, impanate e friggete. Non
Pagina 189
Sono avanzi crudi. La testa, meno il becco ed il collo, il collo, le cime delle ali, le zampe scottate e private della pelle, il ventriglio, il
Pagina 208
Se vi rimane brodo dopo aver lessato il pesce, specialmente se il pesce è di carni sode, assaggiatelo per correggerne il sapore, se ricordasse troppo
Pagina 232
È da preferirsi il pesce fritto. A Genova il pesce così marinato lo chiamano a scabeccio, e altrove carpionato, escabesche in Provenza ecc.
Pagina 232
I Genovesi mettono nella concia il ramerino e ci si può mettere quel che più aggrada ; pepe in grani, chiodi di garofani, timo ecc. Ma, ripeto, è
Pagina 233
Procedete come per gli avanzi di carni diverse fritti col passato. (Cap. XIII). Il pesce può essere rimasto cotto in qualunque maniera, ma liberato
Pagina 250
pelarli bene, indi fate una incisione circolare intorno al picciuolo per poter levare i semi, il torsolo e tutto l'interno. Ridotto così il peperone in
Pagina 264
Se vi resta un bel cavolfiore o due piccoli, già lessati mettete a parte il disopra della palla e fate passare il resto per staccio unendovi un po
Pagina 282
Se l'insalata verde vi resta condita, si inzuppa e diventa moscia e poco appetitosa. I Francesi dicono cuite o confite. L'insalata non deve bere il
Pagina 283
Là, tra il giugno e il luglio, quando le ciliegie sono abbondanti, potreste averne d'avanzo. Allora consumatele così :
Pagina 309
Fin qui il libro, ma la cuciniera degli avanzi non si spaventi del lusso di argenterie, porcellane ecc. Invece dell'argento serviranno bene il nichel
Pagina 327
(Si riprende la ricerca. Betto agguanta anche il piatto e lo mette sotto il vestito tenendolo assicurato col braccio.)
(Rinuccio dà a Zita il testamento; tutti seguono Zita che va al tavolo. Cerca le forbici per tagliare i nastri del rotolo, non trova né forbici né
Quando si apre il velario, Michele – il padrone del barcone – è seduto presso il timone, gli occhi fissi a contemplare il tramonto. La pipa gli pende
Il barcone ha tutto il carattere delle consuete imbarcazioni da trasporti che navigano la Senna. Il timone campeggia in alto della cabina. E la
(Si erge terribile, apre il tabarro; il cadavere di Luigi rotola ai piedi di Giorgetta che lancia un grido terribile e indietreggia con orrore. Ma
(Si ride. Ma si ride anche di più perché il Tinca non riesce a prendere il passo e a mettersi d’accordo con Giorgetta.)
Finalmente si accorge che il suo uomo è laggiù, e facendo schermo con la mano agli occhi, tanto è vivo il riflesso del sole che tramonta, lo chiama:)
(Dall’interno della cabina la voce di Giorgetta chiama: «Michele?…» Un silenzio. Michele sente, e rapidissimo siede e ravvolge il tabarro sopra il
È il tramonto.
(Il getto della fonte si è indorato, le suore riempiono un secchiello d’acqua, si avviano verso il cimitero e scompaiono.)
L’interno di un Monastero. La chiesetta e il chiostro. Nel fondo, oltre gli archi di destra, il cimitero; oltre gli archi di sinistra, l’orto. Nel
La rivoluzione francese, seguita dalle guerre napoleoniche, preparò il rinnovarsi dell'occidente europeo sulla base di libertà invocate di fronte ai
Pagina 35
Dalle classi salendo agli enti locali si ripresenta in tutta la sua interezza il comune, non certo il comune politico del medio evo, ma il comune
Pagina 52