Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: hai

Numero di risultati: 52 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Il Galateo

180864
Brunella Gasperini 8 occorrenze
  • 1912
  • Baldini e Castoldi s.r.l.
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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di maggiori variazioni e proliferazioni: il cinema («hai visto l'ultimo film di Coso, sì, come si chiama?»), i giornali («povera libertà di stampa

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!» ma preferibilmente: «A me sembra che...» Non dite: «Non hai capito niente!» ma: «Forse non mi sono spiegato». Non è ipocrisia, è tatto. Non siate

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preventivo); qualcuno mette l'acqua sul fuoco («e il sale, ce l'hai messo il sale» Sì, ce l'ha messo, anzi si scopre che ce l'hanno messo in tre

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guidatore («ma cosa fai, non hai occhio, non hai riflessi, ecco che gratti, non sai proprio guidare»). Non frastornatelo di chiacchiere, non tempestatelo

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querule e confusionarie, tutti sull'orlo del collasso nervoso («Non hai controllato le partecipazioni? Non hai ritirato i documenti? Ma se doveva pensarci

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fedi? Le hai prese le fedi?» Anche se è nervoso, come dopo tutto è normale che sia, lo sposo veda di trattenere l'urlo e risponda con pazienza: «Si

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assillatelo con le premure: «Cosa vuoi fare? Stai comodo? Vuoi più luce? Ti metto una coperta sulle ginocchia? Sei certo di star bene? A cosa pensi? Hai

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ridere, darsi di gomito e dire: «Hai visto quella vecchia pazza». Ma chi è più maleducato? La sessantenne in blue-jeans o la gente che ride e si dà di

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Eva Regina

203290
Jolanda (Marchesa Plattis Maiocchi) 2 occorrenze
  • 1912
  • Milano
  • Luigi Perrella
  • paraletteratura-galateo
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che colpisce, appunto perchè non ebbe l'eroismo della prudenza e dell'indulgenza : perchè non seppe aspettare. Prima o poi tornerà a te che hai sul suo

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fresca, edificare e tessere con elementi intatti. Vedi, io nasco oggi, la mia vita incomincia da questo momento e sei tu che me l'hai data... »

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C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE

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Capuana, Luigi 7 occorrenze

in una pianura e chiamare la Sorte: - Sorte, o Sorte! Gli apparve una vecchia, colla conocchia e col fuso: - Perché mi hai tu chiamata? - Ti ho

, fai, Non l'hai avuta e non l'avrai. Il Re fece finta di esserne contento, ma chiamò un Mago e gli raccontò ogni cosa: - Come va questa faccenda

ringraziarti. - Ringraziarmi di che? - Tu m'hai salvato la vita. Il mio destino è questo: di giorno son rospo, di notte son Fata. Ai tuoi comandi

cercato male, che colpa ne ho io? Cerchino meglio. - E tu l'hai veduto, coi tuoi occhi, l'albero che parla? - L'ho veduto con questi occhi e l'ho

Regina pel collo, e disse: - Trista femmina, che cosa hai tu fatto, da attirarci addosso tanti guai? La Regina non ne poteva più e confessò ogni cosa

a domandar l'elemosina al palazzo reale, e la condussero su. - Strega del diavolo! Che malìa hai tu fatta a quell'uovo? Ho mangiato la testa del

che la Cecina era già levata. - Cecina, non hai dormito? - Chi si guarda si salva. Grazie, Maestà. - Ah, poverina me! Son Regina senza Re! Il Re rimase

IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA

683025
Bertelli, Luigi - Vamba 33 occorrenze
  • 1912
  • MARZOCCO Sessantunesima edizione
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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di me, e il babbo ieri mi ha detto: - Forse ti si presenta l'occasione di riguadagnare la bicicletta che hai perduta per la tua cattiveria con Maria

canaglia: ma tu hai nelle tue intraprese di delinquente delle risorse misteriose, ignorate a tutti gli altri... Per esempio, come avrai fatto a fare

Ieri la mamma e Ada sono andate a render la visita alla signora Olga e quando son tornate ho sentito che dicevano fra loro: - Hai visto? Aveva un

certamente al babbo... quando torna. - Domani andrò a scuola. - Meno male. E hai portato a casa un altro serpente? - Ho risposto di no, che uno bastava. Mi

come hai fatto a venir fin qui? - Il babbo ha borbottato: - Una delle solite! - Anche Virginia, dopo lo sposalizio, piangeva e mi ha abbracciato e

, coprendomi il viso colle mani, perché in quel momento mi sentivo proprio commosso. - Cattivo, - mi ha detto - tu non puoi figurarti quanto ci hai fatto

, e lei? - Nel sentirmi discorrer col naso si è turbata, poi mi ha guardato, e vedendo che stavo serio, mi ha detto: - Ah! forse anche tu hai la mia

che vi ho disegnato. - Ma sai - ha detto - che tu hai una grande disposizione per il disegno? E poi si vede che osservi e ti vai migliorando... Vedi un

Come sono contento! lersera il dottor Collalto mi ha portato una splendida scatola di tinte, e mi ha detto : - Tieni: tu che hai tanta disposizione

giorni e anche più... - Meglio! - ho detto io. - O che hai piacer a star male? - ha esclamato il professore sorpreso. - No, ma mi piace tanto di stare a

Più tardi la direttrice mi disse: - Sei un sudicione e un malvagio. Sudicione perché hai sporcato il muro, e malvagio perché offendi le persone che

quanto hai riso!... Sfido! mi ci sarei divertita anche io!... - E mi ha acchiappato per la testa e mi ha coperto di baci. Come è buona la signora Olga

le mani sulla scrivania e protendendo la faccia stralunata verso di me; poi al colmo dell'ira gridò: - Hai capito che devi rispondere, eh? Pezzo di

mio, ce l'hai proprio con gli occhi degli altri!... - Però dopo un poco ha ripreso sorridendo: - Via, via, faremo accomodare gli occhi della bambola

dire con voce tremante per la commozione: - Oh caro! Oh caro! Ah che gioia, che grande gioia mi hai recata, ragazzo mio!... Oh che grata sorpresa

detto digrignando i denti: - È una vergogna che le tue sorelle piglino così in giro le persone per bene, hai capito? - Benché io avessi capito

lassù!... - Disgraziato!... - gridò il signor Clodoveo. - Tu hai dato il segnale d'allarme?... Che hai fatto?... - Ohi!... - risposi con voce

del petrolio, a rischio di far saltar l'istituto! Sangue d'un drago! E chi ha fumato? Hai fumato tu? Fa' sentire il fiato... march! - E si chinò giù

dicevo le mie ragioni: - Ma è colpa mia se loro s'eran messe in testa l'affare della cleptomania? - Brutto birbante, ora l'hai da pagar tutte! - Ma pensa

il vizio di chiacchierare e di ficcare il naso nelle cose che non le appartengono, ha esclamato: - Ma mamma! Non hai visto che, oltre all'orologio

l'inganno o con la violenza. E poi tu hai una mamma e un babbo che soffrirebbero molto della tua scomparsa... mentre io non ho che un tutore il quale non

spaventato perché credevo che fossero i carabinieri, ella mi ha detto: - Ah, meno male che, se non altro, hai rimorso di quel che hai fatto!... Io sono stato

gridato mostrandomi il pugno - sei stato tu, ancora coi tuoi fuochi d'artifizio? Ma dunque hai giurato proprio di farmi rovinar la casa in capo? - Io

in quello stato, cedette e un sentimento di pietà, e passandomi una mano sul capo esclamò: - Ma Giannino, Giannino mio! Come hai fatto a far tanti

ha detto: - Perché hai scritto tutte queste sciocchezze? Io gli ho risposto che non potevano essere sciocchezze, perché le aveva scritte nel suo libro

dal dolore dètte in un pianto dirotto, balbettando sempre rivolta alla venerata effige del defunto Pierpaolo: - Ah, zio! hai avuto ragione di punirci

portento! Tu hai un acume molto superiore alla tua età, e diventerai certamente qualcosa di grosso... E mio nipote dov'è? - Era lì fuori, ma ora è nel

ti sei rizzata in piedi quando hai sentito toccare il campanello? Collalto... - ma non ho potuto finire la frase, perché Luisa mi ha tappato la bocca

masticarle e può essere che lui le abbia portate fuori e le abbia lasciate per la strada... - Ah, dunque le hai prese tu! - ha esclamato Luisa, rossa

stavo per mangiare. - Non la finisci mai con le birbonate? Che coraggio hai avuto di venire in casa e di lasciare quell'angiolo caro, laggiù. sola, al

, - concluse la mamma - non diremo niente al babbo, hai capito! Ché se c'è qualche strascico d'allora non vorrei che compromettesse quel che hai

Bettina, - le ho detto - a te, lo sai, dico sempre la verità... - Bravo! Dimmi dunque... - Ecco: sono scappato di casa. - Scappato di casa? Come! Hai

? - gli domandai piano. - Zitto... - Ma che hai? - Se mi sei amico non parlarmi. - Il suo fare era imbarazzato, la sua voce mal sicura. Che era dunque

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