Tutta sua!... Ma io gli voglio bene ugualmente...
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(e guardando gli altri)
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(II tango dilaga. Lugubre come una marcia funehre. Ritmico come se una frustata colpisse di tanto in tanto i commensali, e perfino gli stessi
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(e come il ritmo della musica gli dà una scossa)
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Perchè?.. Che ci perdo?.. La nascita, il pudore, le origini, l'onestà, gli scrupoli!... Vecchiume!... Portane l'ingombrante fardello ad un uomo
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E l'anfora preziosa per gli assetati!
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E gli dobbiamo un omaggio!
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(Ma come sulla porta di fondo appare improvvisamente Armando, Grazia gli si precipita tra le braccia esclamando)
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pubblico bisogna ben guardarsi dal divertire gli uomini... perchè questo non fa parte della nostra fatica retribuita... È il nostro riposo... E quando si
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E chi gli ha dati gli schiaffi?
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e gli direi piano piano:
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(Bista ha ascoltato fissando il suo sguardo desolato sui due, muto, annichilito. Ma Giacomo ha pietà di lui. Gli si avvicina. Lo scuote con amoroso
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Da quando gli eventi hanno trascinato me! E allora sai benissimo come va a finire... si ruzzola...
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Ah! Armando! Una parola buona, finalmente! Lasciami piangere!... (e gli si precipita fra le braccia)
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È strano come gli orari non abbiano mai un'ora che sia senza minuti... Tutte ore con la coda, gli orari!... Dunque, Giacomo mio, questa sera - lo sai
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Ma si divertono molto gli uomini, nei bagordi?
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Vedi pallidi gli amanti turbinar...
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(e gli sbarra il passo)
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E aveva il coraggio di mendicare la pietà! La pietà mentre celava là dentro la preda! Ipocrita! E io ci sono cascato! E lo consolavo! E gli
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di glicine. Una sola porta, larvata dalla stessa stoffa della tappezzeria, a destra. Nel fondo gli alberi del giardino che si immagina in basso
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Non può essere altro! Con ogni lei: invariabilmente, gli succede - dopo pochi mesi - così!
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(avvicinandosi ad Armando, mentre gli altri fanno gruppo a parte)
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(E siedono sul divano in disparte, continuando a voce bassa. Dalla parte opposta, gli altri riprendono)
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(Butterfly prende il bambino, lo mette su di una stuoia col viso voltato verso sinistra, gli dà in mano una banderuola americana ed una puppattola e
(I parenti e gli amici si precipitano ai tavolini; i servi distribuiscono saki, dolci, pasticcietti, vino e liquori: esclamazioni acute delle amiche
, che si fermano in fondo. Pinkerton ha preso sottobraccio Sharpless e, condottolo da un lato, gli fa osservare il bizzarro gruppo dei parenti.
S’intravvedono nel fondo Simon Mago e Gobrias poveramente vestiti. Simon Mago ha il capo coperto da una calàutica i cui lembi sciolti gli mascherano
La luce, mite ancora e senza raggi, a grado a grado discopre le cose remote, gli edifici sparsi qua e là nel fondo della campagna, gli archi del
Fra gli alberi dell’uliveto si scorge una figura nera che s’avvicina lentamente. È Asteria.
Le donne hanno raccolti tutti i fiori e li spargono davanti i passi di Fanuèl, cantando e allontanandosi fra gli alberi dell’uliveto.
Asteria ha visto qualche riflesso dell’incendio sulla scala d’onde scese e la risale correndo e scompare mentre Rubria apre gli occhi.
Passa una famiglia di gladiatori, la precede il lanista, riconoscibile alla lunga ferula che impugna; gli sta a fianco uno schiavo con una lanterna.
Gobrias s’è allontanato dall’orto. Rubria entra nel casolare e poco dopo n’esce con alcuni Cristiani. Fra gli alberi del fondo si vede un Centurione.
grida e gli squilli del trionfo.
lato d’onde giungono gli squilli.
in giro dal tempiere. Un vecchio coi capo coperto da un palliolum che gli ripara anche le spalle, e sorretto da uno schiavo, sale sul basamento dell
Nerone ricade come fulminato sulla gradinata. Asteria, lentamente, scende qualche gradino, s’avvicina a Nerone, chinandosi a poco a poco, gli si
. Frattanto si avanza un carro, tirato a mano da quattro schiavi, dove sono accatastati degli attrezzi teatrali. Dietro al carro e d’intorno camminano gli
a raccogliere l’ara thuraria, il velo nero e l’idria in cui pone la tazza e l’aspersorio e ritorna là ove discende; lascia cadere gli oggetti nel
del serpente di bronzo e tutti escono dalla porta a sinistra. Intanto Dositèo eseguisce gli ordini di Simon Mago: spegne i lumi, accende un cero che
questo e gli altri campi che si estendono dall’altro lato. La notte è nuvolosa. La luna pènetra a stento le dense nubi che la nascondono. Sull’Appia e
trionfo e d’ira, agitando toghe e cappelli e pezzuole verdi ed azzurre. Parecchi brandiscono degli stili, altri minacciano colle pugna gli avversarii. L
lacerna dissimula, sotto dei nèi artificiali, gli sfregi del volto; eleganti cavalieri ed aurighi d’ogni fazione. Di fianco all’ingresso un mercante d’idoli
gemme. Ha, come Tigellino, un focale di seta annodato intorno al collo, sul petto una collana d’ambra mista a molti amuleti: dalla cintola gli pende un
Sul lato destro della via, dalla parte di Roma, s’innalza un grande sepolcro che si prolunga nell’erba; gli si allinea d’accanto, progredendo verso
ch'io rappresento», ma sovratutto, qualunque siano stati i nostri insuccessi, gli amici sentono che non è sconfitta l’idea e che attorno ad essa abbiamo
riforma amministrativa Acerbo reca un decentramento amministrativo entro gli organi dello Stato ma nega ogni maggiore autonomia alle provincie e non
, persuaderà anche gl’indifferenti di ieri che il problema deve riguardarsi come il problema centrale italiano. Nell’80, gli uomini di destra si accorsero
occuparsi dello stile che gli avversari, in qualche articolo di questi ultimi giorni, hanno usato contro di noi.Lo sottoporremo al giudizio del pubblico
tattica cogli altri partiti di opposizione: gli uni accanto agli altri, non frammisti, né confusi; non vincolati da alcun patto per l’avvenire, ma
Accademia della crusca
