Orrido carcere: in un canto finestra con inferriata; porta nel fondo: smorto fanale, pendente dalla volta.
melodramma
Orrido carcere: in un canto finestra con inferriata; porta nel fondo: smorto fanale pendente dalla volta.
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È sera. Le botteghe sono adorne di lampioncini e fanali accesi: un grande fanale illumina l’ingresso del Caffè Momus. Il Caffè è affollatissimo così
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(la ciurma scende sotto il ponte. Intanto il Mastro delle vele alza con una corda il fanale sull’albero maestro, poi scende anch’esso)
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(Un Lampionaio entra dal fondo a destra cantarellando, traversa la scena e va a spegnere il fanale)
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nave da guerra. A destra, una casa, poi un viottolo; all’angolo un fanale ad olio che rischiara debolmente. È l’ultima ora della notte; il cielo si andrà
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(Un Lampionaio entra dal fondo a destra cantarellando, traversa la scena e va a spegnere il fanale)
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nave da guerra. A destra, una casa, poi un viottolo; all’angolo un fanale ad olio che rischiara debolmente. È l’ultima ora della notte; il cielo si andrà
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tutto forato da gotici archi, a traverso i quali si scorge il Canalazzo, ed in lontano l’antico ponte di Rialto. La sala è illuminata da gran fanale
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forato da gotici archi, a traverso i quali si scorge il Canalazzo, ed in lontano l’antico ponte di Rialto. La sala è illuminata da gran fanale
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forato da gotici archi, a traverso i quali si scorge il Canalazzo, ed in lontano l’antico ponte di Rialto. La sala è illuminata da gran fanale
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Accademia della crusca
