in particolare. Faccio un esempio (non raro, di questi tempi). Una madre permissiva di mia conoscenza, mentre un mattino si stava preparando il caffè
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, curve su due ruote, gimcane, sorpassi al cela-faccio-non-ce-la-faccio. Evitate ai vostri ospiti sobbalzi, scossoni, frenate, nasate sul cruscotto, e
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. Personalmente la detesto. Proprio perché faccio parte della categoria, mi dà molto fastidio questa oleografica, retorica, niente affatto spontanea
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mio figlio, in compenso gli faccio tanti bei regali» o anche: «ieri ho trasceso, l'ho sgridato ingiustamente, mi farò perdonare con un regalo»). I figli
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se non vieni mi offendo», «se non vieni tu non faccio venire nessuno» ecc.). Se la persona rifiuta, non insistete, non indagate, non fate suppliche
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pericoli e si manifesta sempre con una frase: « Infine che male c'è ? Io non faccio niente di male! » Ma la tolleranza dello sposo, gli inviti e
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L'onorevole Salandra diceva con molta solennità: «Il voto, secondo me, deve essere un atto di volontà» . Ora io vi confesso che faccio sì un atto di
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grida di dolore? E non comprendi ch'io faccio forza a me stesso imponendo un rigore di disciplina per poter salvare quello che ancora può salvarsi?
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Però faccio presente che, anzitutto, non mancano cautele, poichè è stabilito che debba essere avvenuta per due volte la regolare convocazione della
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però il faccio con un amico, come siete voi, col quale so di avere i sentimenti ed il cuore, per così dire, comuni. La mano di Dio toccando voi, ha
, onde non ammette discorso e distinzioni. Ma, come dicevo, di questo non faccio caso, perchè ho veduto in altri passi che Ella viene poi a spiegarsi
vostra! Di questo prego il Signore per voi di cuore, e questi sono gli augurii che io vi faccio per l' anno che abbiamo pur ora incominciato. [...OMISSIS
trovava l'uscita. Vide uno scarafaggio: - Scarafaggio, bel scarafaggio! Se mi conduci dalla Fata gobba, ti faccio un magnifico regalo. - Non la conosco. E
caparbia? Dallo sdegno, le legò le mani e i piedi e la calò in un pozzo: - Di' di sì, o ti faccio affogare! E la Reginotta zitta. Il Re la calò fino a metà
si gonfiava e pareva dovesse scoppiare da un momento all'altro. Il Re la pregava: - Cecina bella, vieni fuori, ti faccio Regina! - Maestà, sto bene qui
; e come vide il coltellino, si mordeva le mani: - Se trovo chi l'ha piantato, ne faccio un boccone! Cercò, frugò attorno, ma non trovò nessuno
cos'hai, figliuola mia? - Sono disgraziata! Tutti i figliuoli che faccio mi muoiono dopo due giorni. - E l'anello della buona fortuna non giova a nulla
faccio uscire vittorioso. - E tu chi sei? - Mi chiamo Niente-con-Nulla; ma non vuol dire. Mettetemi alla prova. - Niente-con-Nulla sia comandante! I
Strega, se seguiti, ti faccio buttare in fondo a un carcere, te e il tuo Tizzoncino! - Maestà, non è vero nulla. Le vicine sono bugiarde. Tizzoncino