mamma disse che si divertiva molto a giocare con noi, e che le dispiaceva enormemente di lasciarci. E disse anche che lo zio Fil non è seccante, ma è
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e di carezze! Era da poco arrivata alla scuola. Non conosceva nessuna delle compagne. Ma quando la maestra disse che Ersilia era sola, senza genitori
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parmigiano, giallo giallo. Ma non disse nulla ai suoi bambini, Tonino ed Alfredo. Quando questi tornarono dalla scuola mangiarono d'appetito la merenda
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- Lucio, prestaci il tuo treno che facciamo fare un viaggio alle nostre bambole!- disse un giorno l'Emilia a Lucio. Lucio sùbito: - Per quella della
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. - Mamma, - disse Lucio piangendo - ho voluto pulire il calamaio e.... - - E ti sei insudiciate le mani - continuò la signora. Infatti le mani del ragazzo
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L'Emilia qualche volta fa i capriecetti. Un giorno la mamma le disse: - Làvati bene il collo col sapone. Non devi aver timore dell'acqua, tanto più
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bugia alla signorina. Disse che l'aveva dimenticato. Ma sapete dov'era? Sotto il letto di Lucio, mezzo rosicchiato dal gatto. Se Lucio fosse un po
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Un giorno Enzo disse ai suoi compagni: - Io ho un leone e un lupo. Li accarezzo, dò loro da mangiare, vado a cavallo ora su l'uno ora su l'altro ; ed
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. Ma si sentì afferrare per un braccio e mandò un grido. - Non vedi, piccina, che passa il tranvai elettrico? - disse un signore. Aveva proprio corso
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parlare d'altro. La famiglia reale. Peccato che non vi fossero anche i principini! - Io voglio più bene al re - disse Lucio. - Ed io alla regina - fece
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tagliuzzava col temperino il banco. Enzo gli disse - Non sciuparlo, non è tuo! Che te ne importa? - rispose con mal garbo il birichino non è tuo, nè mio; è di
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alla signorina! - disse l'Emilia. Le due fanciulle fecero un bel mazzolino dei fiori profumati; e la signora maestra fu ben contenta del pensiero
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IV. Il babbo. Il signor Guglielmo gradì molto la letterina e il pensiero gentile dei suoi figliolini. Li baciò con affetto e disse loro: - Grazie
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. Lucio e la Maria vollero anch'essi mettergli nel cappello un soldo per ciascuno e fare una carezza alla bestia. Il vecchio ringraziò e sorridendo disse
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Elisa! « disse, scrollando il capo, la gaia Vittorina. « E come vuoi che Arnoldo ci senta, se tu canti con una voce patetica al pari della sciagura
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uomini, e fare ad essi il maggior bene che puoi. Così vuole il Signore. Dio disse a tutti gli uomini:Amatevi l'un l'altro come buoni fratelli, come
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suo nome da ragazza.... Ma fa' per benino, veh! - E le frutta? - mi disse con un mezzo sorriso Giacomo. - Non le porto in cucina sa, perchè il cuoco
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infatti lo era davvero, si presentò allo sportello della biglietteria e disse educatamente: - Per favore un biglietto per Parigi. Seconda classe
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giú e la zia la abbracciò. Lei lasciò fare. Stava a testa bassa, senza guardarci. - Non può essere vero, - disse di nuovo. Come un disco che si è
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? Non poteva negarlo, dunque disse: - Già. - Ma a Parigi ti aspetta qualcuno? Qui andava sul sicuro: - Sí, mia madre. - E come ti chiami, di' un po
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, senza fiato. - Proprio magnifico. Ippolita, senza muoversi dal suo angolo, fece una risatina. - È tutto finto, sai, - disse, sporgendo un po' il labbro
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raccolto la Capra, per andar d'accordo, domandò al Lupo se volesse il mucchio dei chicchi o quello della paglia. Il Lupo che si stimava furbo, disse pronto
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fosse appagato subito il desiderio della scolaretta torinese e inviò alla scuola una sua dama con una bambola. La messaggera disse alla bambina
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mangiarono un boccone e poi si misero al solicchio a riposare. A un tratto la Cicala, che aveva una gran voglia di ridere, disse al Moscone: - Sóffiati il
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sono mangiate. - La nonna disse: - Ba', avete fatto come i gatti e la scimmia. - Giulio e Sèrafo allora si dimenticarono della lite, si asciugarono le
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bambini - rispose l'Angelo. Il ciechino allora non volle più muoversi pregò l'Angelo di riportarlo nel suo lettino e disse: - Più del sole, dei fiori
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disse con indifferenza: - Nonnino, grazie, ma ne ho tante di bambole io, tante e cosi belle, vedessi!. - Che dolore per il povero vecchio! Tacque, ma
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chiese: - Di dove vieni? Ella Io guardò un momento, poi rispose: - Non so. - E allora dove vai? - Ma la bambina scosse il capo e disse ancora: - Non so
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fratello, principe Tommaso, e li accompagnava un cerimoniere di Corte. Passavano vicino ad un campo di zucche, ed giovinetto Principe disse al
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vecchia gli aveva posato una mano sulla spalla - Non temere, - gli disse - son qui per aiutarti. So tutto; so che sei buono e che nessuno ti vuol bene. Ma
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olmo che non aveva nulla da fare e pensò di offrirsi come sostegno alla vicina. L'olmo disse: - Giacchè io non riesco a fare l'uva è meglio che
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IL MERLO E IL PASSERO Un Merlo disse al Passero: - Guarda che quando l'uomo si abbassa e raccoglie qualche cosa per terra è certo che prende un sasso
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? - la margherita. - Bravo! Ma per essere proprio bravo interamente dovresti sapere anche i colori dell'arcobaleno. - Li so! - disse Nello un po
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morte. E cosi fecero: per ucciderlo lo crocifissero. Gesu` però terzo giorno dopo morto risorse a vita e disse agli uomini che i buoni vincono i catliivi
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comparve davanti ai Giudici portando seco tutti gli attrezzi con i quali lavorava la terra. Ecco - disse sorridendo - i miei incantesimi, sono questi arnesi
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, disse al bambino: In che azzardo ti sei messo? Potevi farti del male. Se lo sapesse il tuo babbo.... - Mario fu pronto a risponderle così: - Il mio babbo
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? - Nulla. - Cambieresti il tuo stato? - Il contadino non sapendo a chi parlava rispose: - Neanche con un Re. - Oh - disse il Principe - dammi allora la
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vendere al paese, gli disse con voce angelica : -Puoi darle a me, per amor di Dio?— Il ragazzo non seppe dir di no a quella dolce implorazione e consegnò
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condotto un'ultima volta davanti al Re. - Dunque - disse questo - hai scelto la pianta a cui dovrai essere appiccato? - Si - rispose timido il contadino
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perderei troppo tempo fra andare e tornare. - È vero, - disse il Ministro, - la scuola è molto lontana. Se ne fabbricassimo una più vicina, che direbbe
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Comare Assunta staccò la padella dal chiodo e la diede a Trottolina. - Grazie - disse Trottolina e via di corsa a casa. La sera le frittelle erano
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centesimino in tasca. In casa non c'era legna per fare il fuoco, non c'era farina per fare il pane. Un mattino il babbo disse ai suoi: - Che faremo
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aveva sotto le ali un lanternino acceso, a cristalli verdi. - Ecco il lumino - disse la nuova venuta andando a posarsi sulla pagina del libro. - Sei
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TROTTOLINA C'era una volta una bimbetta che avea nome Trottolina: rosea come una mela, tonda come una palla. Un giorno la mamma le disse
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addentare l'avversaria. Ma la volpe furba gli disse: - Lap! lap! prima ti voglio invitare a pranzo e poi mangerai me. - Che mi offri da mangiare? - Un
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NEL BOSCO Maestro Saverio si mise in capo la berretta rossa, impugnò il bastone e disse a Sempronio e a Sempronella: - Questa mattina voglio condurvi
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fare il mio ritratto, mia sorella disse che era il ritratto di un ragazzo qualunque». Appena ha finito di scrivere, Sempronio corre dalla sorella, le
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con panni grigio-verdi, gli misero un elmetto in testa, gli diedero un fucile in mano, e dopo qualche mese lo mandarono in trincea. Pinotto si disse
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rispose. Allora disse Sempronio: - Non abbiamo pensato che oggi è domenica, e anche il mulinaro riposa. Dolenti essi stavano per andarsene, quando
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smorta di paura. Che li è accaduto? Signor maestro, in cucina c'è un fantasma vestito di bianco. Il maestro prese il lume e ridendo disse: Vieni, vieni
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