Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Una famiglia di topi

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Contessa Lara 19 occorrenze
  • 1903
  • R. Bemporad &Figlio
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
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creditori e conservare intatto il suo nome onorato, aveva finalmente veduto la propria onestà ricompensata dal buon successo di certe sue grandi

sempre meglio i loro caratteri e i loro cuori dal modo in cui esprimevano l'impressione provata. - Ho piacere - disse la signora a Nello - che tu non abbia

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due come due piccoli disperati. Moschino, turbato dal brutto sogno, che doveva sicuramente essere una visione, si svegliò sobbalzando. Appena desto, si

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dov' era capitato per caso, gettatovi dal temporale, stimò una fortuna di poter barattare due parole con qualcuno della sua razza, e s' affrettò a

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le loro ricerche riuscivano senza frutto. Moschino si scosse dal suo torpore sonnolento, quasi mortale; fece uno sforzo supremo e cominciò a muoversi

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. - In fatti la contessa, che si sentiva un poco meglio, s' alzava, sorretta dalla Letizia e dal conte: i topini scesero giù dal letto, e andarono a

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regole della buona creanza. Dopo il pranzo, furon di nuovo in torno a Dodò, che riprese la narrazione dal punto dove l' aveva lasciata.

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il pensiero di lei: - A star senza la Ninì? - Allora Vittorio, incoraggiato dal sorriso di sua madre e della contessa, trovò le parole giuste. - Se mi

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invaghito dallo scintillìo di due marenghi d' oro, che la signora aveva tirato fuori dal portamonete, dopo qualche altra chiacchiera levò Ragù e Ca

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cose buone. Dodò pigliava i suoi bocconi, serio e grazioso, dal piatto stesso del conte e della contessa, ammirato e lodato, non soltanto dalla Rita e

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, che si ricordava del povero sorcio ucciso dal gatto davanti a' suoi occhi. - No: vengo dai tetti, io. - O perchè sei tutto bigio, mentre io sono

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ogni cura e premura, togliendo dal proprio piatto quel che c' era di meglio. Il latte, per Caciotta, fu a dirittura una rivelazione. Che differenza con

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, bonissimo, il latte! Le scendeva come un balsamo fresco e odoroso giù giù dal musino dentro lo stomaco! Bevve lungamente, deliziosamente, e non si sarebbe più

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regalatale un giorno di Natale dal babbo; una puppattola che pigiata un po' sullo stomaco proferiva distintamente: papà e mammà con una vocetta nasale

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poltrona che la padroncina gli aveva data vicino al proprio scrittoio, gli occhi chiusi affatto o imbambolati dal sonno. Si destava appena quando la Rita

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. - Picchiano ancora quel povero servo sciocco! - esclamava la contessa commiserando il protetto di Rita, ma divertita e interessata dal diverso carattere di

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qualche vaso di fiori dove allungava la pancia; e così godeva il profumo che veniva dal mazzo e la frescura che l' acqua del vaso gli procurava. Un

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- Bravo Dodò! - esclamava il conte, mentre la Rita e Nello, vedendo quell' armeggìo, si tenevano i fianchi dal ridere. Forse un solo vizio aveva Dodò

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sapeva come fare, non ostante i suoi guai, per tenersi dal ridere. Frattanto Dodò, seduto pacificamente nella libreria, si ripuliva i baffi e la testa; e

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Il congresso dell'Associazione universitaria cattolica trentina - Relazione del presidente

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Alcide de Gasperi 2 occorrenze

corpo, dal quale l’ha cacciata un’infinità di mali, che invano tenta tutti i mezzi per ritornarvi dentro. Aure vitali circondano già quel corpo, ma esso

appare all’esterno, ma la relazione fatta dai giornali delle nostre feste, vi dà anche la risultante di tutte le nostre fatiche, coronate dal radicarsi in

La questione meridionale (II red.)

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Sturzo, Luigi 4 occorrenze
  • 1903
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 240-244.
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Nature fantastiche, mobili, che hanno una visione della realtà dal punto di vista estetico più che realistico, hanno un soggettivismo psicologico che

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coordinamento siamo stati sopraffatti dal forte della vita antica; ieri il tiranno, il re assoluto, l'aristocrazia, oggi il capitale, lo Stato, la

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stacco dal passato cattolico borbonico

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Un po' di storia dal '94 sino a oggi, un decennio. Dalla Sicilia a Napoli.

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Il legittimismo in Italia

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Sturzo, Luigi 2 occorrenze
  • 1903
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 245-249.
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a più non posso contro l'abate Sturzo, a cominciare dal Conte Pasini Frassoni, che pubblicò una protesta a nome del Collegio araldico e della Nobiltà

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Ho lasciato per un mese che una certa stampa si sbizzarrisse contro di me, che ho assunto nel campo cattolico, dal Congresso di Bologna a questa

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La questione meridionale

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Sturzo, Luigi 3 occorrenze
  • 1903
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 234-239.
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Meridionale, anche guardato solo dal punto di vista della nostra stessa organizzazione; e mantengono uno stacco notevole, e se vuolsi una posizione o più che

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Diversità di razze, di condizioni geografiche e di tradizioni storiche differenziano sensibilmente l'Italia del Sud dal resto del continente italiano

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Calabria, va alle ridenti e seducenti spiagge della Campania, dal severo Etna si disegna all'incantato Faro, alla altrice di vita Conca d'Oro, alle pianure

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I PREDONI DEL SAHARA

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Salgari, Emilio 20 occorrenze

s'alzava appena nove piedi dal suolo, e si provarono a dare la scalata. Essendovi numerose colonne, la salita non fu difficile. Raggiunta la balaustrata

deserto. A mezzodì dell'indomani i minareti di Tombuctu e le cupole delle moschee, indorate dal sole, si delineavano all'estremità della pianura

temperatura che regna in quelle pianure sconfinate non si riscontra in nessun altro luogo. Esso si estende dal 16o al 30o di lat. Nord fra il 27o di long. Est

rapidamente, tingendo d'un rosso infuocato la sterminata distesa di sabbie, mentre la luna sorgeva dal lato opposto, pure rosseggiante come un disco di

-Melah. "E questi sono miei amici che non desiderano altro che di vivere in pace." Attraversò lo spazio che lo separava dal capo dei Tuareg e accostatosi

all'opera. Dopo aver ottenuto dal colonnello del suo reggimento un congedo straordinario di quindici mesi e dal governatore d'Algeri raccomandazioni per le

vista della città?" "Io non so di quali francesi tu intenda parlare," rispose il marchese. "Io vengo dal deserto, quindi non posso sapere chi arriva dal

levare le tende e di caricare i cammelli. Doveva essere l'ultimo ordine che dava; la sua morte era stata ormai decisa dai Tuareg e dal tunisino. "Già

a non più di tre o quattrocento passi dal campo. Ora non ruggiva più e forse s'accostava strisciando, per non farsi scorgere e piombare

, legati l'uno all'altro, sorvegliati dal secondo beduino, il quale cavalcava uno degli asinelli. La pianura diventava sempre più arida e deserta

Renato Caillé e Barth la visitassero, è situata ai confini meridionali del Sahara nel mezzo d'una pianura sabbiosa, a circa quattordici chilometri dal

." L'ebreo fermò il cavallo, alzò lentamente il fucile e mirò il mehari del capofila, un bellissimo animale dal mantello quasi bianco, dal ventre stretto e

. Intanto i vapori, bianchi come latte, aumentavano coprendo quasi tutto il cielo, e dal sud cominciava a spirare, ad intervalli, qualche raffica

loro santo patrono, serpenti pericolosissimi, dal morso mortale. Ma gli aisaua non li temono; essi sono immuni dal veleno perché sono devoti al

resistere nel caso d'un attacco da parte dei kissuri." Tasili, convinto dalle ragioni esposte dal traditore, si volse verso i beduini i quali avevano

animali più robusti, poi il moro diede il segnale della partenza. "Mi hai ben compreso?" chiese Esther al moro, prima che questi uscisse dal giardino. "Sì

dal doppio peso e dalla stanchezza, si lasciasse raggiungere dai Tuareg. Il destriero però, oltre ad essere robustissimo, era ancora pieno di vigore

sentinella." Quella risposta, lungi dal rassicurare il moro, gli aveva destato un subitaneo lampo di diffidenza. "Sali," aveva ripetuto. "Ti ho detto

essere stati rinchiusi dalle sabbie accumulate dal simun, avevano anche corso il pericolo di venire divorati dai leoni. Separati dai loro compagni dai

entrati nella piccola oasi, colla speranza di trovare la carovana. Beramet non è che una piccola stazione, situata a poche miglia dal fiume Igiden