Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: cristiano

Numero di risultati: 73 in 2 pagine

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Introduzione. La società cristiana

398550
Murri, Romolo 3 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, X-XVI.
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cristiano. Ed abbiamo ragiono di farlo. Ma poi, invece di cominciare dal ricercar le cause del male là dove esse principalmente risiedono, nei difetti della

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Ma se, in luogo di prendere come fatto cristiano ciò che per i suoi caratteri esterni si presenta come tale, lo studioso incomincia a fare una scelta

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costume cristiano, di descriverlo, di esaminarne oggettivamente le origini storiche, la diffusione, la varietà, la tenacia nel perpetuarsi, i caratteri

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La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

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Murri, Romolo 46 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
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dei preti la cura che il matrimonio cristiano aveva affidato ad esse, non ottengono che di ritardare di qualche anno la rovina. E nei collegii

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amiamo e verso i quali abbiamo dei doveri. Colui al quale la coscienza è quasi un estraneo non ha il diritto di chiamarsi cristiano; poiché il primo

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III. C'è un punto, in particolar modo, di questa dottrina, nel quale il precetto cristiano fu affermato con una nettezza e precisione che non permise

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cristiano quanto alla continenza appare come salvaguardia inevitabile d'ogni ulteriore elevazione dell'uomo e della società umana; e che nella lotta che

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e del triste spettacolo dei flagellanti fece come l'espressione dell'atteggiamento del cristiano dinanzi alle bellezze della natura ed alle pure

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L'inversione dei valori morali operata dal sermone della montagna e da tutto il precetto cristiano, la profonda visione della vita che dava un

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simili cose sono rimproverate all'ascetismo cristiano, significano di per sé assai poco, se altri elementi positivi non ci aiutano ad intenderne il

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, sia che esse abbiano preceduto il cristianesimo, sia che coesistano a questo, così per ogni cristiano l'esame dei difetti che egli può notare nella vita

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, l'esponente collettivo di essa. L'ideale cristiano deve essere spirituale, direi quasi intensive non estensivo; il concetto della felicità non può né

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l'opposto di tutto ciò è vero, la parola greca adibita a spiegare il grande mistero cristiano non mostra se non che in Cristo il Dio discendente e il

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spirituale che ci viene dal Cristo, verso Dio, noi dovremmo ancora concludere ad essa come alla sola spiegazione sufficiente del fatto cristiano.

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tempii. In tutto l'oriente cristiano, la religione è apparsa per molto tempo ed è assai spesso anche oggi il più eminente e centrale degli istituti

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vaste che segnalano nella storia il progredire del fatto cristiano. In un periodo relativamente breve — meno di tre secoli — questa forza potente, che

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II. Accettare come norma della propria vita il precetto cristiano vuol dire due diverse cose: imporsi volontariamente, ma così che l'atto volontario

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con cui il cristiano entra in comunione con la divinità ed acquista da essa forza e virtù. Primo di questi riti è il battesimo, sul quale oggi ci

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Queste due cose dice ed è appunto pel cristiano il battesimo; e di qui il suo significato e valore spirituale. Esso significa, innanzi tutto

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Nell'entrare in questa società, il cristiano si impegna a seguirne lo spirito, ad osservarne le leggi, a compierne i fini in sé stesso. Nulla di più

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, costruito, con adatte forme architettoniche, presso la soglia del Tempio; di lì il cristiano, rigenerato, entrava in questo: altro segno sacro e

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simboleggia l'atteggiamento sociale del cristiano, sia nel seno della società religiosa alla quale appartiene, sia di fronte agli estranei ed ai nemici

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Nelle primitive comunità cristiane la vita sociale era straordinariamente intensa. La profonda diversità dell'ideale cristiano, e della vita che esso

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cristiano viene unto di olii sacri, come ungeva l'atleta le membra, prima di affrontare l'avversario; egli rinnova, personalmente, questa volta benché ancora

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, secondo lo spirito di un impulso interiore, la materia ed il mondo circostante. L'individuo non diviene cristiano praticamente ed efficacemente senza

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Ogni cristiano è quindi nella necessità di appartenere a una Chiesa, per compiere in sé lo spirito della sua vocazione; questa chiesa svolge nella

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quasi ad empirsene, se non alimentandolo di Dio stesso, assorbendo e veramente mangiando Dio. Triste il cristiano che non intende quanta profonda

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VII. Se sono riuscito, signori, a darvi una giusta idea di ciò che è nella vita del cristiano la penitenza e il rito della confessione, voi potete

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Così nella vita del cristiano il pensiero della morte non muta il criterio del vivere; egli può sempre avere presente la morte e può anche non

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Così il cristiano non teme la morte e non teme la vita presente, o dalla prima egli non teme che il cessare del tempo utile a costruire, dalla

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egoarchico, nel vangelo, come massimo e primo mandato: ricordiamo ora brevemente l'essenza del vangelo e del primo insegnamento cristiano a questo

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Il matrimonio cristiano.

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dovere, d'una finalità fisiologica insieme e sociale ed etica che sola lo legittima e lo fa, di bestiale, umano e cristiano. La possibilità del

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cristiano: il concetto di un arduo ufficio assunto, di gravi doveri da compiere, di gioie pure, anche terrene, ma da meritarsi con molta bontà, con molto

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loro supremi fini individuali, alla pienezza dell'essere e della vita in Dio. E perciò il matrimonio, nel concetto cristiano, è rito fra i contraenti

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stessa e la morte di Gesù acquistano questo significato, normativo per ogni cristiano, di dedizione piena e volonterosa di sé stesso pel bene di molti

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proselitismo spirituale che dà il possesso di una fede ferma e di un vivo amore. Ognuno, io ve lo ho già detto, che sia veracemente cristiano, che viva in sé i

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IV. Io non debbo a voi, né da questo luogo, parlare delle condizioni presenti dell'apostolato cristiano. Il sacerdozio, nella Chiesa, la vita

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Il popolo cristiano dovrebbe inoltre vigilare il suo clero ed esigere da esso quello che ha diritto di averne. Non è colpa del clero se le scuole

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spensieratamente un denaro che fu bene chiamato gelatina di fame e di lacrime oscure, ne hanno coloro che non predicano il precetto cristiano con lo spirito vivo

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che li animi e dell'avere essi collocato, nel centro di tutta la loro vita interiore ed esterna, l'ispirazione moderatrice del precetto cristiano.

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Ma ciò non è né logico né cristiano. Non è logico, poiché non conviene scambiare i segni con la cosa significata, la luna nel pozzo con la luna che è

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del nostro costume cristiano di oggi, può essere una sola, ma di qualche importanza: che cioè noi non dobbiamo rifarci, ogni età, ogni società, ogni

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diffidano del cristianesimo, e cercano altrove; perché è in essi 1'opinione che o la dottrina o il rito cristiano o la società dei credenti nella Chiesa

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venuti perdendo importanza a tal segno che oggi è assai difficile trovare un cristiano di cui si possa dire: il pensiero più assiduo della sua mente, la

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tutto d'una società pagana, ciò mostra che l'intensità della vita religiosa è assai diminuita ed il senso cristiano dei rapporti fra uomo e uomo va

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vita collettiva: cristiano, appoggiateli con tutto il vigore della fede religiosa. Poiché lo stesso precetto di amore crea anche per voi un dovere verso

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cristiano resta un ufficio grave e delicatissimo; sì che all'esercizio di esso in questo più lungo e più difficile campo è stato riserbato sovente il

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rimuoverlo. Non sempre alla volontà benefica del cristiano può seguir l'atto, evidentemente; ma ciò è solo quando lo sforzo, mancando i mezzi e le

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Prefazione alla seconda edizione

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, VII-IX.
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giustificazioni dell'uso da noi fatto di questi dati teorici sulle dottrine e sul rito cristiano; la giustificazione della nostra scelta è, o dovrebbe

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