creatura che lascia la terra portandosi seco la parte più vitale di not stessi; sanno che ore di strazio sieno quelle che seguono la morte di chi ci
paraletteratura-galateo
Pagina 263
ripetiamo. E pure a la morte siamo sempre nuovi. La sentiamo, la pensiamo, magari la affrontiamo, ma non ci rassegniamo ad essa; ci ripugna; ci ribelliamo
paraletteratura-galateo
Pagina 272
signore e prima di qualunque altro uomo se ci fosse. Cosi pure in casa propria, o in luogo pubblico purchè sia, al marito che ritornasse da un viaggio o da
paraletteratura-galateo
Pagina 28
sieno venuti in mente; ma il perchè vi dev'essere stato; e se ci fu il perchè, ci fu anche di mezzo un sentimento.
paraletteratura-galateo
Pagina 48
Nel dolore pensiamo che non vi ha dolore del quale non si possa pensare un altro maggiore. Quando ci tormenta il dolore di denti diciamo: Se questo
paraletteratura-galateo
Pagina 51
Non so se ci avete fatto caso: spesso i gaffeur sono anche maldestri, perché più si è nervosi, distratti, un po' brilli, più si è a rischio di
paraletteratura-galateo
Pagina 100
la differenza. Scriveva Fëdor Dostoevskij che « le piccole cose hanno la loro importanza. È sempre per le piccole cose che ci si perde». Solo le buone
paraletteratura-galateo
Pagina 12
. Però a volte è quasi impossibile scegliere subito: nel qual caso ci faremo perdonare la nostra incertezza (e il relativo sovrappiù di lavoro) con una
paraletteratura-galateo
Pagina 143
un atto libero, con cui possiamo (ma senza essere obbligati a farlo) esprimere un ringraziamento in più a chi ci ha serviti con particolare gentilezza
paraletteratura-galateo
Pagina 166
Quando ci rapportiamo con persone disabili, spesso sbagliamo toni e modi perché ci facciamo cogliere dalla paura di non sapere come fare. Ricordiamo
paraletteratura-galateo
Pagina 29
disagio o diffidenza. Dichiariamo che ci piacciono molto il regalo o il mazzo di fiori appena ricevuti, la casa in cui entriamo per la prima volta, la cena
paraletteratura-galateo
Pagina 36
Fate pure gli scongiuri del caso, ma ci sono anche quelle. Prima di tutto, si spera che la rottura avvenga senza drammi e faide familiari. Oggi una
paraletteratura-galateo
Pagina 20
estranea e scomoda, se ci ispirerà soggezione o viscerale antipatia; potremo dire: «l'ha arredata l'architetto Famosi». Questa ci sembra una cosa triste
paraletteratura-galateo
Pagina 202
e ostentata benevolenza ai loro sudditi. Non ci si dovrebbe sforzare di essere «democratici» con gli inferiori, ci si dovrebbe convincere che non si
paraletteratura-galateo
Pagina 217
fastidioso per gli eventuali vicini di divano e di poltrona, coinvolti loro malgrado in quel continuo su e giù. Per contro, ci son quelli che, chiunque entri e
paraletteratura-galateo
Pagina 54
DEH! non ti sia grave, cara sorella, ch'io ritorni a parlarti del Padre nostro, dopo d'averti accennato che questa invocazione ci chiama in modo
paraletteratura-galateo
Pagina 62
1) tovagliolo 2) forchetta da 2` pietanza (normale) 3) piatto normale, sul quale verrà appoggiato il piatto fondo da minestra già pieno prima che ci
paraletteratura-galateo
Pagina 108
. Posato il bicchiere, ci si asciuga leggermente la bocca. Anche in questa circostanza, le signore fanno in modo di non stampare le labbra sul
paraletteratura-galateo
Pagina 113
Non ci si serve di sale e di pepe con le dita né con la lama dei coltello; perciò una buona padrona di casa provvederà sempre saliera e portapepe di
paraletteratura-galateo
Pagina 114
Di regola, non si raccoglie la salsa rimasta nel piatto. Solo in famiglia è ammesso raccoglierla con dei pezzetti di pane, purché ci si serva della
paraletteratura-galateo
Pagina 114
operazione, non ci si comporti come se si passasse lo spazzolane della cera su un pavimento.
paraletteratura-galateo
Pagina 115
Tornati a casa, si scrive per ringraziare."Non ho parole, gentile Amica, per dirLe quanto la Sua ospitalità perfetta, deliziosa, ci ha incantati
paraletteratura-galateo
Pagina 136
, bruttissime, fanno pena a guardarle e ci si vergogna per loro.
paraletteratura-galateo
Pagina 150
Se un decesso viene direttamente comunicato dai congiunti del defunto, ci si affretta a far loro visita. Altrimenti si manda subito un telegramma o
paraletteratura-galateo
Pagina 199
rispettosi (o deferenti) saluti" (oppure: "Con ossequio" o "Con deferente ossequio"). Scrivendo a un subalterno ci si accomiata: "Con molti cordiali
paraletteratura-galateo
Pagina 235
Carissima, riceviamo ora la partecipazione con la bella notizia. I nostri cugini Alberti che conoscono bene l'architetto Rossi ci dicono che è un
paraletteratura-galateo
Pagina 240
Siamo commossi, gentile Avvocato (o caro Dottore, a caro Amico) della sollecitudine con cui ci è stato vicino in questo periodo difficile. Le saremo
paraletteratura-galateo
Pagina 243
Si indirizza una richiesta di udienza specificandone chiaramente e brevemente il motivo. Se si è ammessi, entrando nell'ufficio della personalità ci
paraletteratura-galateo
Pagina 256
Voltare la testa a piccione per seguire con lo sguardo qualcuno che ci incuriosisce.
paraletteratura-galateo
Pagina 252
II. Le variazioni della moda non sono sempre irragionevoli e ridicole. Noi ci siamo, tagliati i ricci e la coda; quindi minor tempo ci ruba la
paraletteratura-galateo
Pagina 139
9.° Allorché siamo ammalati, gli amici, i parenti, i servi ci aggravano colla loro soverchia sollecitudine. Le loro mal celate sorprese, le loro
paraletteratura-galateo
Pagina 204
l'addietro un fanciullo alla presenza degli altri e che la decenza ci vieta di nominare.
paraletteratura-galateo
Pagina 213
Non si può abbastanza ricordare ai giovani il credito o lo scredito che ci fruttano i compagni che frequentiamo, e come dalle qualità buone o ree di
paraletteratura-galateo
Pagina 222
., ci si rimescola lo stomaco allorché leggiamo che i Negri della baia di Saldana ravvolgono intorno al collo e fanno cadere sul petto i fetenti
paraletteratura-galateo
Pagina 23
All' opposto ci riesce penosa la ricordanza dei mali se non dà risalto al coraggio con che giungemmo a superarli. Enea nell' atto di raccontare a
paraletteratura-galateo
Pagina 35
il dolore, non riesce giammai a cancellarne la memoria. Qualunque potere, qualunque autorità abbiano gli altri sopra di noi, non ci possiamo giammai
paraletteratura-galateo
Pagina 50
gesto analogo ai sentimenti che esprime. . . . . ci piacciono così come ci piacciono degli occhi vivaci, delle rosee guance, dei denti alabastrini
paraletteratura-galateo
Pagina 68
III. Affettazione. Se una certa timidezza ci dà un'aria imbarazzata e ci cagiona inopportuno rossore, all'opposto il desiderio troppo vivo di
paraletteratura-galateo
Pagina 72
non conviene alle donne alcun poco agiate. Plutarco ci dice che Minerva ebbe Vergogna di sé
paraletteratura-galateo
Pagina 89
E poco ci conforta di questi quotidiani lacrimevoli eccessi che funestano le famiglie e le città il resoconto faceto che ci ammanniscono con
paraletteratura-galateo
Pagina 148
«O gloria! cantava il Byron, il tuo raggio più bello è il sorriso d'una donna!». E quell'anima mesta del Giusti scriveva: Le donne ci accarezzano
paraletteratura-galateo
Pagina 45
quali dobbiamo il vivere, l'amare, lo sperare, tutto ciò che ci allieta quaggiù e ci consola nel viaggio che ci venne assegnato dalla Provvidenza.
paraletteratura-galateo
Pagina 499
amati nostri che la loro vista ci rianima e ci allieta: il bacio dei nostri cari sia per noi il più soave, il più prezioso compenso alle nostre fatiche
paraletteratura-galateo
Pagina 78
Il ritmo incalzante del vivere moderno non sempre ci consente di avere una soluzione pronta e chiara per tutti i problemi che la vita di relazione
paraletteratura-galateo
Come si mangia il foie gras? Con la sola forchetta. A questa regola non ci sono eccezioni: è perciò vietato spalmarlo sul pane con il coltello. Per
paraletteratura-galateo
E ora torniamo a riveder le stelle. Nel simbolismo più soave degli uomini ci sono le solennità religiose; le feste liete dell'anno che ci portano le
paraletteratura-galateo
Pagina 192
significhi spendere poco, ma non è sempre vero. Ascoltiamo la sapienza antica che ci ammonisce per mezzo del proverbio: «Chi più spende meno spende. » Se
paraletteratura-galateo
Pagina 330
assorbirà in sè come un raggio ribeve la gocciola d'acqua. Tutta la natura parla d'amore e ci presenta un perpetuo spettacolo di nozze; tutta l'arte
paraletteratura-galateo
Pagina 35
LE CONSOLAZIONI Ma il più delle volte la vita ci riafferra e ci trascina giù, lungo la corrente, col cuore spezzato. Necessità materiali e morali ci
paraletteratura-galateo
Pagina 472
le donne bellissime ne sono fornite, ma che la natura ha riservato la simpatia come compenso a quelle che ha meno favorito. Quante volte ci è accaduto
paraletteratura-galateo
Pagina 567