Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Numero di risultati: 566 in 12 pagine

  • Pagina 1 di 12

Otto giorni in una soffitta

204651
Giraud, H. 4 occorrenze
  • 1988
  • Salani
  • Firenze
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, che stava per salire lo scalino precedendo Leonia di qualche passo, manda un'esclamazione sorda, si china e raccatta.... il calzerotto che aveva

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Pagina 107

più che una sottile linea verticale appena visibile in tutto quei verde. Esso fa le fusa e strofina la testa sul collo della sua cara padrona. «Non

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- È molto meglio così, eh, Nicoletta? - dice Maurizio. Nicoletta risponde gentilmente: - Però stavo molto bene anche lassù! - E che soddisfazione

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e mangia perchè è impossibile fare altrimenti e perchè Maria viene a chiamarlo senza stancarsi fino a che non ha lasciato la biblioteca; ma la sua

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Pagina 29

Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura

205361
Garelli, Felice 7 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
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sovra tutte utile, necessaria, e meritevole di rispetto. 2. Tutto viene dalla terra: il pane che ci nutrisce, gli abiti che ci vestono, e quanto occorre

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LO STALLATICO 1. Necessità di restituire al terreno quel che esso dà alle piante. 1. Smuovendo la terra, e nettandola con opportuni strumenti, tu

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3. Fiori. Frutto. 1. Il fiore è l'organo che serve alla riproduzione delle piante. Esso è composto di varie parti, le quali tu puoi facilmente

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, gli organi che le compongono: la radice, il fusto, le gemme, le foglie, i fiori, il frutto. Poi ne studiasti la vita nei tre periodi in cui si

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moderato fortifica le piante; fa su queste l'effetto che la ginnastica fa su te; ne rinvigorisce le fibre. Un vento furioso le piega, e le schianta. 2

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1. Necessità di studiare il terreno. 1. Chiamasi terreno coltivabile quello che è proprio alla coltivazione, ossia che lavorato convenientemente dà

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senza orecchio; per terre compatte, o leggere; per lavori profondi, o superficiali. Quindi il coltivatore può scegliere l'aratro che più conviene alla

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Pagina 90

Gemme - Corso completo di letture

206836
Grassini, G. B., Morini, Carla 2 occorrenze
  • 1905
  • Remo Sandron - Editore
  • Milano - Palermo - Napoli
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Proprio! c'erano una volta cinque fratellini che si volevano un ben dell'anima, e stavano sempre l'uno vicino all'altro. D' estate andavano a spasso

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Che vento tirava! I ragazzi uscivano dalla scuola, e il vento faceva loro volar via i berretti. Quasi tutti gli scolari allora incominciarono a

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Pagina 41

Angiola Maria

206994
Carcano, Giulio 2 occorrenze
  • 1874
  • Paolo Carrara
  • Milano
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questa stessa vostra città, Dio mi fece incontrare con quel saggio uomo che doveva rinnovare la mia mente, vincere il dubbio del mio cuore, sollevare la

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Così cantava, ma la voce della giovinetta era malinconica e lenta: il suo canto mori sull' acque del lago, come il gemito d' una colomba. « Che buona

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La giovinetta campagnuola

207851
Garelli, Felice 11 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
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contentezza nel cuore? E quando hai fatto qualche cosa che è male, non senti dentro di te un rimprovero, un rimorso? Oh sì! Prima che i genitori, o la

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lavori, e nelle faccende di casa: non avviene mai che si bisticcino fra loro, o si guardino storto. Ma io ne conosco altri che non vanno guari d'accordo

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Pagina 10

, ma ben fatta: patate ben lessate, polenta un po' condita, minestrone ben cotto, ecc. Poche massaie sanno l'arte di cucinare. Perchè vedono che

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allora che «il male viene a libbre, e se ne va a oncie;» perciò se tu, o altri cade ammalato, ricorra a quei due gran medici, che sono l'acqua e la dieta

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31.Il pollaio. Le galline, salvo che tu le allevi in gran numero, e con le debite cure, non dànno guari profitto. Se conti bene i guasti dell'orto

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Pagina 129

, e parla poco. Chi parla, semina; chi tace, raccoglie. Sopra tutto guardati dal brutto vizio di metter bocca nelle cose che non ti spettano; di

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fratelli, e i parenti; e si adopera volonterosa in loro servizio; Se ama eziandio il suo prossimo, e fa ad esso il maggior bene che può, e sempre che

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almeno a distinguere con sicurezza i buoni, o mangerecci, che sono pochi, dai cattivi, o velenosi, i quali sono moltissimi, e dai sospetti, ossia da

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crescere, mangiano con molto appetito. Un bue che lavora, mangia più di un altro che resti alla stalla. La vacca che dà molto latte mangia più di quella

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3.Le piccole economie. Sovra tutto ti raccomando le piccole economie. Le minute spese sono più a temersi, che le grosse: queste si fanno di rado, e

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5.L'economia e l'avarizia. L'economia non vuol dire soltanto spender poco, e risparmiare ciò che è superfluo; essa consiste più specialmente nello

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Pagina 94

Quell'estate al castello

213889
Solinas Donghi, Beatrice 5 occorrenze
  • 1996
  • Edizioni EL - Einaudi Ragazzi
  • Trieste
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uh accipicchia! L'«uh accipicchia» non faceva parte del canto, mi era venuto fuori per una slittata piú lunga che per poco non mi mandava a sbattere

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che sui francobolli soliti non si vedevano tanto facilmente. Ma non c'era da meravigliarsi, venivano da tanto lontano... - Oh!! - Si era accesa una

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Dunque la prima cosa che aveva detto a Ippolita l'impiegato della biglietteria, quello coi baffi stupefatti, era stata per l'appunto: - Viaggi sola

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Pagina 103

Mica che lo continuassimo subito, il discorso. Anzi. Prima ci fu il pranzo: una morte civile, quel giorno. Ippolita non alzava gli occhi dal piatto

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Pagina 73

finta che tutto fosse normale. Tant'è, mi svegliai. Di soprassalto, come se qualcuno mi avesse chiamato. La stanza era al buio, pareva ancora notte

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Pagina 86

I miei amici di Villa Castelli

214234
Ciarlantini, Franco 18 occorrenze
  • 1929
  • Fr. Bemporad & F.°- Editori
  • Firenze
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nuovo, che ripete la classe. Mario dice che si vergognerebbe a ripetere la classe, perciò ha promesso che starà attento e studierà.

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L'ACQUA Come fa piacere, quando incominciano le giornate calde, bere qualche bicchiere d'acqua fresca! Sembra di rinascere, sembra che quel liquido

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Pagina 102

IL RE Nella vicina città han fatto una gran festa: hanno inaugurato un monumento in onore dei soldati che morirono in guerra per ubbidire alle leggi

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Pagina 105

SI FA ALLE FORMICHE? Giangia, Dina, Narcisa, Bianchina, erano sull'aia che avevano finito di ammucchiare il grano. Mettere insieme quattro bambine

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Pagina 114

IL CHICCO DI GRANO Che cosa diventerai, chicco di grano uscito dalla spiga materna? Dentro di te c'è già un po' di farina e tu potrai domani, portato

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Pagina 129

BUONE AVVERTENZE Non rimettere mai a domani quello che puoi fare oggi. Non aspettare che altri faccian ciò che puoi fare da te stesso. Non spendere

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Pagina 13

UNA BRUTTA DIMORA Mario va malvolentieri in compagnia di Federico quand'esso lo vuole con sè a casa sua. In che brutta cascina abita! Davanti alla

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Pagina 26

UN MENDICANTE Passa talvolta per il paese un vecchio lacero con la barba bianca incolta e i capelli che gli scendono di sotto al cappello fin sulle

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Pagina 30

IDA - Quanti anni hai ? - Che lo so? - O il babbo dov'è? - Che lo so? - Perchè ti hanno messo nome Ida? - Che lo so? - Non sa nulla, a sentir lei

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Pagina 37

LE BRICIOLE DI PANE Nonna Giuditta non vuol vedere sulla tavola o per terra le briciole di pane che avanzano dopo i pasti, nè permette che vengano

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Pagina 39

CIÒ CHE MARIO DEVE IMPARARE La maestra di Mario ha assegnato il posto a tutti i bambini, poi quando ognuno è seduto nel proprio banco ha cominciato a

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Pagina 4

LE ARMI DEL CONTADINO Sotto i portici, che circondano l'aia, i contadini tengono di solito i loro utensili per lavorare la terra. Sono le armi con

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Pagina 61

IL MERLO E IL PASSERO Un Merlo disse al Passero: - Guarda che quando l'uomo si abbassa e raccoglie qualche cosa per terra è certo che prende un sasso

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Pagina 65

apposta per lui e per la sua famiglia. Di settembre vi si vedono ancora i cumuli di cartocci e di tutoli di granturco che odorano e su cui è piacevole

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Pagina 7

LUNA, CHE FAI?

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Pagina 73

I BALILLA C'è un inno che tutti i ragazzi che frequentano la scuola sanno a memoria e si chiama l'inno di Mameli, perchè l'autore si chiamava

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Pagina 79

PASQUA Tutte le campane suonano a festa. Si sono sciolte dopo tre. giorni di silenzio. Che sole, che allegria, che festa! il Signore è risorto! Le

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BAMBINI CORAGGIOSI Che cosa direste di uno che fosse pauroso come il coniglio? I bambini d'Italia non devono avere paura di nulla. L'Ida, che è nelle

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Pagina 92

Sempronio e Sempronella

214815
Ambrosini, Luigi 1 occorrenze
  • 1922
  • G. B. Paravia e C.
  • Torino - Milano - Padova - Firenze - Roma - Napoli - Palermo
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BABBO, MAMMA! I nostri due viaggiatori stavano per giungere al paese. Si scorgeva, tra gli alberi fronzuti, la vetta del campanile: le campane che

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Pagina 92