Del pari, come lo spirito umano nell'indagine del vero ha d'uopo di procedere dal noto per rinvenire l'ignoto, così deve accettare come presupposti i veri forniti da scienze logicamente anteriori o superiori, per ricercare i veri propri nella dipendenza da quelli ed in armonia con essi.
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Sicché l'economia deve accettare questi istituti nella loro essenziale costituzione etica,salvo, per sua parte, di chiarirne l'efficacia utile che essi dispiegano in tutto il dominio della ricchezza, e di suggerire le modalità accidentali nel loro ordinamento, che conferiscono al miglior bene materiale.L'accettazione dei principi etico-giuridici intorno a quegli istituti è così decisiva, che alterate quelle nozioni, la fisionomia della scienza economica riuscirebbe a sua volta modificata e talora contraffatta; ed anzi dal rispetto o dal rifiuto (totale o parziale) di tali istituti fondamentali si contrassegnano le dottrine sociali economiche rispetto a quelle socialistiche.
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Queste leggi pertanto l'economia deve accettare dalla scienza biologico-sociale, come risultano dimostrate positivamente, — salvo soltanto di riconoscere le inflessioni che vi apportano le ragioni economiche, ossia i mezzi di sussistenza, e di porre codeste leggi di incremento della specie, in correlazione con quelle del progresso della ricchezza, per trarne deduzioni di ordine utilitario. Ma non spetta alla economia, da un punto di vista d'interesse puramente materiale, di formulare leggi, le quali sono la risultanza di fattori molteplici e che mirano a fini incomparabilmente superiori, quali sono quelli della civiltà, connessi con la diffusione del genere umano. Di qui l'origine di tutte le aberrazioni della economia malthusiana.
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Lo Stato deve promuovere bensì la ricchezza, ma in armonia con tutti gli altri beni conseguibili dai cittadini e quindi non già dietro criteri soltanto di gretta utilità materiale.L'economia perciò deve accettare tutti i canoni direttivi delle scienze sociali-politiche.Solamente, essa è chiamata ad estimarne i risultati pratici nel campo della ricchezza, e ad argomentare analogamente intorno alla convenienza o meno d'introdurre in quelle, dal proprio punto di vista, le dovute correzioni.
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2º accettare e promuovere il cristianesimo, non come speciale forma o pretesto o programma dettagliato di raggruppamento politico, ma come spirito e precetto di amore e di bene che deve essere, in maniera assai più larga e perfetta che non fu pel passato, norma e vita di coscienze ripugnanti a qualunque forma di oppressione e di maleficio umano ed operanti secondo l'amore fraterno, principio di vera solidarietà ed eguaglianza spirituale.
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