A Nennele. Io non ci sono poi a colazione. Non voglio trovarmi col signor Precettore.
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Vado a parlare a tuo padre.
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Cerco di bastare a me stesso. La legge della vita è di non campare a spese altrui. Nè dei vivi, nè dei morti.
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Domanda a Max, domanda a Max.
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Oh a quel patto! Lo dirai tu a Nennele.
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A Giulia accennando a Giovanni.
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Oh a nulla. A soffrire un po' di più. Mammà lo sapeva?
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Lo pensavi già da principio, di', che non avresti durato a quel lavoro? Fino da quando hai detto a Massimo che lo accettavi?
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Vedi? Stamattina, mi ha tolto il governo della casa, per darlo a mammà! Mi fa sorridere, pensare che ti racconto... Sono tanto lontana da questo. Me
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Stasera eri così tranquilla. A pranzo hai mangiato. Discorrevi. Quando Massimo stava per andarsene, hai celiato sulla gita che faremo domenica a
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Oh! Oh! Si dice un no a quel modo? A tuo padre? Guarda che tono, madamigella! No! E io dico di sì. Andiamo.
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Prende la lampada, va a chiudere a chiave la porta comune e poi va precipitoso, in camera di Nennele. NENNELE rimane rigida presso la tavola.
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va a scrivere la ricevuta, poi la consegna a Giulia.
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Guardate che a momenti sarà qui Massimo. Dev'essere arrivato stamattina, e farà viaggio con noi, ben inteso. So che non è nelle vostre grazie, e
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Imperterrita. A quest'ora ha già messo a macerare il suo cinquantesimo Monte Bianco di cotone entro il cinquantesimo lago d'anice.
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A me? Tutt'altro. Che ci stanno a fare le carrozze in piazza?
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Frullate un rosso d'uovo in una tazza, spremetevi un poco di limone, e, continuando a frullare, aggiungetevi a poco a poco tanto brodo ben caldo
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Mettete al fuoco il brodo che vi abbisogna, e quando comincia a bollire gettatevi il semolino, facendovelo cadere a poco a poco, come a pioggia, e
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Indi cuocetelo a bagnomaria. Quando sarà diaccio, sformatelo e tagliatelo a dadini grossi un centimetro. Metteteli nella zuppiera, versateci il brodo
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Preparate nella zuppiera 2 rossi d'uovo con una piccola ramaiolata di brodo tepido, unitevi i suddetti erbaggi e mescolate sempre aggiungendovi a
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Quando bolle di nuovo, versate il tutto nella zuppiera dove avrete preparato il pane tagliato a fette grosse un dito, arrostito e fatto a dadi.
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Fatti così i ravioli, metteteli a cuocere in acqua senza sale, avvertendo che bolla forte e gettandoveli con delicatezza ed a pochi per volta, onde
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Frattanto cuocete 600 grammi di riso, facendolo dapprima soffriggere con un pezzo di burro, e tirandolo poi a cottura con acqua calda, la quale
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nell'uovo sbattuto e friggeteli. Quindi disponeteli a suoli in una teglia di rame, condendoli a mano a mano con pezzetti di burro, parmigiano grattato
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Prendete 300 grammi di riso, fatelo soffriggere nel burro, poi aggiungetevi a poco a poco dell'acqua bollente per tirarlo a cottura, e dategli sapore
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Prendete 300 grammi di funghi porcini, nettateli bene, lavateli a più acque e tagliateli a pezzi piccolissimi.
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Gli sparagi si mozzano un poco dalla parte del bianco, il quale si raschierà un poco per renderlo ancora più bianco, e si mettono a lessare legati a
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l'acqua a poco a poco; unitevi un pizzico di sale, zibibbo e pinocchi, e del composto fate le frittelle mettendole a cucchiaiate nella padella dove
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Spellate e sventrate la lepre, tagliatela a pezzi, lavatela con aceto, e mettetela a cuocere in un soffritto di cipolla trinciata, carota, sedano
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Questa vivanda si può servire fredda, tagliandola a fette a guisa di salame: ovvero si può servire calda con guarnizione di passato di patate (Num
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Disossate un pollo, operando nella seguente maniera: Tagliategli il collo a metà; tagliategli le punte delle ali e le zampe alla giuntura; poi
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Quando lo levate, copritelo con un lembo della stessa pasta, fatto a misura, e che avrete cotto a parte.
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, mettetele al fuoco con 30 grammi di burro, 25 grammi di prosciutto tagliato a striscioline, 2 foglie d'alloro, sale e pepe, e un battuto fatto con poca
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Poi legatela con uno spago, onde tenerla meglio raccolta; infilatela nello spiede e fatela arrostire, dapprima a fuoco ardente, poi, quando è a mezza
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Potrete anche unire i tocchi a due a due, infilzandoli con stecchi, e farli arrostire sulla gratella, voltandoli e bagnandoli più volte colla miscela
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Tagliate l'anguilla a tocchi, come è detto sopra, e metteteli a marinare per circa un'ora in un condimento composto di olio, sale, pepe e fette di
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tre cose insieme, poi aggiungete 150 grammi di burro a pezzetti e incominciate a intridere la farina, per formare a poco a poco un pastone che metterete
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Sbattete per mezz'ora 6 torli di uova insieme con 300 grammi di zucchero in polvere; aggiungetevi le 6 chiare, già sbattute a parte; mescolate ed
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Basteranno 40 minuti circa di cottura a moderato calore: dopo di che spolverizzerete le sfogliatine con zucchero e le servirete calde o fredde a
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Prendete un uovo intero e 2 torli e sbatteteli bene con 100 grammi di burro, strutto a bagnomaria. Poi aggiungetevi 300 grammi di farina finissima e
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Sbattete 8 torli di uova insieme con 200 grammi di zucchero in polvere; aggiungetevi a poco a poco un litro di eccellente latte, tramenando il
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Quando le avrete ben montate, versatevi a poco a poco, e continuando sempre a battere, 15 grammi di zucchero a velo. Allorché il latte comincia a
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Fate cuocere con fuoco sotto e sopra a moderato calore, e quando sarà diaccio tagliatelo a mandorle.
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Prendete delle buone pere, sane e sugose; mondatele della buccia, tagliatele a pezzi, togliete loro il torsolo, e mettetele a mano a mano nell'acqua
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A questo punto le fanciulle turbate da profonda tristezza si faranno intorno a Sakùntala, quasi volessero inconsciamente trattenerla.
esuberanti oggetti di corredo a trattative private e a prezzi irrisori a commercianti grossisti con grave danno dell'Erario e con grave scandalo degli
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Turati. Onorevole presidente del Consiglio, lontanissima è da me l'intenzione di violare una legge. Parlo anzi perchè essa sia realmente a
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dopo la giornaliera fatica, qualunque provvedimento legislativo inteso a frazionare il nostro latifondo non riuscirebbe a modificare le condizioni che
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urgenti problemi locali, dipendenti da una Amministrazione centrale alleggerita di funzioni, ma competente ed appassionata a dirigere a coordinare ed
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Fu egli veramente un uomo che tutto dovette a sè medesimo, alla dirittura del carattere, all'assiduità del lavoro, a la nobiltà dei propositi e a
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